Non morirò mai.

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Come si supera il dolore?
Come faccio a lasciarmi tutto alle spalle?
Come faccio a smettere di pensarla?
Non si può semplicemente.
Col tempo le cose cambieranno e io riuscirò a dare un senso di nuovo a questa esistenza.
Sfiorai il suo viso angelico, avevo paura, sembrava così piccola, come una bambola.
Stava immobile sul letto, distesa e con il viso rivolto verso la mia parte.
La bocca semiaperta e gli occhi..quegli occhi erano spariti, era ormai solo un ricordo..la luce dei suoi occhi quando mi fissava intensamente.
Gli spilli erano conficcati ovunque e le sue labbra erano dipinte col sangue.
Non sapevo se toccarla sarebbe bastato.
Toccai la sua mano, quella che non era mai stata esaminata e che era ancora  in perfetto stato; la strinsi e con delicatezza la sollevai per darle un lieve bacio.
Fredda come il ghiaccio.
La posai con cura al suo posto e mi alzai
Fissai ancora quella ragazza che era indifesa e senza colpe, presi la coperta a terra e la stesi su tutto il suo esile corpo
A piccoli passi uscii dalla stanza e tirai fuori il telefono
Chiamai Aaron.Dovevamo chiarire un bel po' di cose.

"l'hai uccisa"feci una pausa, ripetendo quelle parole nella mia mente, ero ancora troppo scosso."sei contento ora?"chiesi trattenendo le lacrime,
"Pensavo lo volessi anche tu"disse dall'altra parte
Sospirai.
Cosa volevo davvero?Non volevo la sua morte, questo sì, ma lasciarla vivere per sempre nell'oscurità..ne valeva la pena?
"Speravo che non succedesse così, era troppo piccola, e io..la amo"ammisi,".
"La amavi forse, ma ora non devi preoccuparti più dei tuoi sentimenti.Pensa alla tua carriera.Sai dove dovresti essere ora.Lascia qui la ragazza, al resto penso io"
Non risposi, non volevo dire assolutamente nulla, pensavo semplicemente al futuro..e che futuro senza valore sarebbe stato senza la mia Grace.
"Vuoi morire anche tu, ora, Oliver?"me lo chiese come se sapesse che, senza di lei, io non sarei durato.
"Voglio qualche altro giorno, e poi scomparirò, non verrò ricordato, non voglio compassione, voglio lasciare il resto alle spalle"dissi cercando di sembrare il più possibile convincente al killer.
Mi morsi d'istinto il labbro, sapevo cosa fare.
"Come vuoi tu" e riattaccò.
Lasciai il telefono e mi sbottonai la camicia, esausto per quella chiacchierata
mi diressi nella camera di Grace.
Era tutto come prima.
Alzai le coperte e al suo posto trovai dei cuscini intrisi di sangue.
Guardai e spalancai gli occhi, ero terrorizzato
Non capivo cosa stesse succedendo e poi un colpo alla testa
Caddi di lato, con il braccio tremante, il dolore alla testa mi aveva stordito

...riuscivo a sentire una voce femminile in lontananza...
Diceva 'ti ho preso Dottore'
La vista si offuscò e persi i sensi in quella stanza, in cui era successo l'incredibile e continuava ad accadere.

Diario senza titolo.[in revisione]Where stories live. Discover now