Chapter 9

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«Non ci credo che due settimane sono già passate» sbuffa James, mentre entriamo nella sala d'attesa dell'aeroporto. «James non cominciare a lamentarti, oggi non riesco a sopportarti» dico con un sorriso finto, lui mi guarda offeso ma non aggiunge niente. «Io ho fame» proclama Peter «andiamo a mangiare?» annuisco e ci dirigiamo verso uno dei ristoranti.
«C'è ne dobbiamo proprio andare?» domanda Sirius mangiando un panino «purtroppo si» rispondo prendendo un sorso della coca di Regulus, che mi guarda male, gli sorrido innocente, sbuffa e ritorna a mangiare.
«Sul treno venite nel vagone insieme a me e Martina?» chiedo «si, non voglio andare con gli altri insegnati» commenta James terrorizzato, ridacchio. «Tu Reg non ti siedi con noi?» gli domanda Remus «no, scusate ma gli altri serpeverde mi aspettano» sembra quasi desolato.
«Ho sentito che il tuo amico Barty Crouch dovrebbe sposarsi» interviene Peter, faccio una faccia disgustata «mi domando chi sia la povera sfortunata» Regulus si gira verso di me «hey, guarda che non è male, devi solo conoscerlo»
«ohh caro piccolo innocente Regulus, lo conosco molto bene, vero ragazzi?» gli altri annuiscono. Regulus è confuso «che vuoi dire?» Sirius sorride malizioso «l'anno scorso erano fidanzati, come fai a non saperlo?» Regulus è ancora più confuso «cosa!?» esclama «davvero non lo sapevi?» gli domanda, lui scuote la testa spaesato «e perché vi siete lasciati? per il matrimonio?» chiede «no, mi ha tradito verso la fine della scuola, con una qualche serpeverde, davvero non lo sapevi?»
«non me l'ha mai detto» dice a bassa voce «beh ora lo sai» commento, lui annuisce.
«Ma non provi ancora qualcosa per lui vero?» «scherzi? lo odio» James alza la testa dal suo piatto «è stato fortunato che eravamo a fine scuola e non c'era tempo per escogitare una vendetta, ma stai certo che la vendetta l'avremo quest'anno! E no non mi interessa che ormai siamo professori, ha ferito la mia sorellina e deve pagarla!» commenta arrabbiato «lo stesso avvertimento vale per te ok?» continua sorridendo angelico a Regulus, che spaventato annuisce, gli sorrido. Ho proprio un fratello fantastico, ma non diteglielo o si monta ancora di più la testa. Mi giro verso Regulus «non sarai mica spaventato?» domando ridendo «chi io? ma ti pare!» dice ridacchiando nervosamente. Sirius scoppia a ridere «oh fratellino, sei un caso perso, James stava scherzando, forse»
«forse!?» esclama spalancando gli occhi «tranquillo, se non farai niente non ti succederà niente» lo rassicurò con un sorriso «non è rassicurante»
«shh, mangia».

«Ragazzi muovetevi, dobbiamo andare a fare il check-in» ci esorta Remus «arriviamo, arriviamo». Quando abbiamo finito al check-in ci dirigiamo verso l'aereo, entriamo e ci dirigiamo verso i nostri posti, quelli in fondo.
«Come ci dividiamo?» chiede James «io, Flavia e Regulus insieme» risponde Sirius sorridendoci «ok, in che fila volete stare?»
«quella a sinistra», James annuisce a noi ci dirigiamo verso la fila sinistra.
«Allora Sirius dove vuoi stare?» domando «in parte al finestrino» dice sedendosi, mi giro verso Regulus, che alza le spalle quindi mi siedo in mezzo lasciando Regulus sul lato scoperto.
«La famiglia riunita!» esclama Sirius con un sorriso, gli tiro un pugno «Ahia» esclama, sorrido.
«Si prega di allacciarsi le cinture per il decollo» avvisa il pilota, tutti facciamo come ci è stato detto e ci mettiamo comodi. Sirius era attaccato al finestrino che guardava fuori, io tiro fuori il libro e comincio a leggere. Dopo qualche minuto sento un peso sulla mia spalla destra, mi giro e trovo Regulus addormento, lo osservo. Le labbra sono leggermente aperte, gli occhi sono chiusi con le ciglia che toccano delicatamente le guancie, i capelli neri gli circondano il viso, e la pelle pallida. Sembrava fatto di vetro, fragile ma allo stesso tempo bellissimo. Alzo lo sguardo e lo sposto su Sirius che mi sta guardando sorridendo. «È cambiato un po'» commenta «in che senso?»
«non hai notato che in questi giorni non era più il ragazzino arrogante di sempre?» pensandoci Sirius non aveva tutti i torti, certo un po' di spavalderia alla Black c'è l'aveva ancora ma non era più così antipatico.
«Sei tu»
«cosa?» domando «sei tu la ragione per cui è cambiato, non so perché ma sono sicuro che sei tu, insomma non credo sia diventato più simpatico per me o James o Remus o Peter» risponde sorridendo, poi si fa serio «promettimi...promettimi di non abbandonarlo ok?» i suoi occhi si fanno tristi e il tono di voce più basso e rauco «te lo prometto Padfoot»
«grazie» dice stringendomi una mano con gratitudine, poi si appoggia contro la parete e chiude gli occhi. Io ritorno a leggere sentendo però il sonno arrivare, così chiudo il libro, appoggio la testa su quella di Regulus e mi addormento.
«Che viaggio stancante» commenta Peter una volta che siamo scesi e stiamo aspettando le valigie.
James mi si avvicina «hey sorellina, prima in aereo ti ho fatto una foto, ecco tieni» me la passa sorridendo. Diffidente la prendo, era una foto di me e Regulus che dormivano.
«Le valigie!» grida Remus, velocemente mi metto la foto in tasca e vado a prendere la mia.
«Ragazzi» sentiamo chiamarci, ci giriamo e davanti ci ritroviamo mia madre e mio padre. «mamma!» esclamo abbraciandola «allora com'è andata?» domanda mio padre «benissimo» risponde James, «andiamo, sarete stanchi, presumo» noi annuiamo. «Regulus, puoi stare da noi fino all'inizio della scuola, se vuoi» gli comunica mia madre con un sorriso dolce e materno. Regulus spalanca gli occhi «oh grazie signora Potter, sarebbe un onore per me»
«oh ti prego chiamami Euphemia caro»
«va bene, Euphemia» risponde con un sorriso timido, poi tutti ci dirigiamo verso casa.

The Black's wife~R.A.BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora