Chapter 24

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mi sfrego gli occhi sbadigliando. Mi giro a guardare la sveglia erano le 06:00am. Lentamente mi alzo e preparo il caffè. Sbadigliando lo verso in due tazze, aggiungendo nella mia un po' di latte e zucchero. Esco dalla tenda guardandomi intorno, poco più avanti Regulus era appoggiato a un albero coperto da una coperta. Le palpebre erano chiuse, le labbra leggermente aperte, alcune ciocche di capelli gli erano finite sul viso, sembrava un angelo sceso in terra. Lentamente mi dirigo verso di lui, appoggio le tazze per terra, assicurandomi che non cadano. Gli sposto le ciocche dietro l'orecchio «Regulus» lo chiamo a bassa voce, niente «Reggie» dico scuotendolo leggermente. Apre lentamente gli occhi guardandosi attorno, poi il suo sguardo trova il mio e sorride «ciao» saluta con voce impastata dal sonno «ciao» prendo le tazze del caffè e gli passò la sua «ti ho preparato del caffè» fa un verso di approvazione «sei dai sposare» ridacchio «mi hai già sposato» gli ricordo «allora sei la moglie migliore del mondo» sorrido, alza la coperta per farmi spazio, mi siedo appoggiandomi a lui che mi avvolge le spalle con un braccio. In silenzio beviamo il nostro caffè godendoci il panorama.
«È così tranquillo qui» commento «non possiamo restare qui?» domando girandomi a guardarlo «no, però se ti piace possiamo venire a vivere qui dopo la guerra» risponde «immaginati al posto della tenda una casa in legno, solo noi due e la natura» mi giro verso la tenda «noi due e un cane» aggiungo, lo stento ridacchiare «ti prego il cane che non sia Sirius» scoppio a ridere «sarebbe bello, ma saremmo anche lontanti dagli altri» mi stringe di più a se.
«Gli rivedremo presto» sussurra dandomi un bacio sulla testa «cosa staranno facendo adesso?» domando «saranno incazzati con noi perché siamo partiti senza avvisare. Scommetto che Sirius ne starà facendo un dramma» sorrido leggermente «già» finisco il caffè.
«Oggi che facciamo?» chiede «pensavo di andare a Little Hangleton» Regulus annuisce poi si alza porgendomi una mano, la afferro e mi aiuta ad alzarmi. Raccolgo la coperta e ci avviamo alla tenda.
Qualche ora più tardi abbiamo già smontato tutto, nel dubbio incontrassimo qualcuno e non potessimo tornare qui. «Pronto?» chiedo, annuisce e prendo la sua mano e ci smaterializziamo poco fuori Little Hangleton.
«Secondo te dove si trova la casa?» domanda Regulus incamminandosi verso il paesino «non in centro. Credo sia isolato, come quella casa» indico una casa alla fine del villaggio isolata, con siepi alte come recinzione «credi sia quella?» alzo le spalle «non lo so, proviamo a vedere» mi prende per mano «va bene».
Ci incamminiamo verso il centro. Ci sono bambini che giocano per le strade, donne che lavano i panni, uomini in valigietta che andavano al lavoro, anziani che parlavano a un tavolo del bar. Non erano molto allegri, ogni volta che passiamo davanti a qualcuno ci guarda male, o in modo diffidente. Velocemente ci dirigiamo verso l'entrata della casa isolata. La siepe arrivava anche davanti al cancello d'ingresso, Regulus si guarda attorno assicurandosi che siamo soli, poi tira fuori la bacchetta e sussurra «Reducto» subito i rami si spezzano, lasciando libero il passaggio. Regulus spinge il cancello che si apre cigolando, entriamo nel vialetto e osserviamo la casa «beh di certo qui non ci abita nessuno» commento. Sul soffitto c'era un buco da dove entrava un raggio di sole, le finestre avevano i vetri rotti, la porta aveva dei buchi e la vernice si era quasi del tutto staccata. Regulus entra per primo controllando «vieni, è sicuro» lo seguo dentro la casa, che era peggio dell'esterno. Il pavimento era di legno marcio, pronto a spezzarsi da un momento all'altro, i mobili erano coperti da uno strato di polvere. Mi avvicino a una mensola dove era appesa una foto «Regulus guarda» si avvicina alla foto «guarda l'anziano ha il medaglione di serpeverde» Regulus guarda la foto un po' più da vicino «dovevano discendere da salazar» annuisco «secondo te dove avrebbe potuto nascondere l'anello voldemort?» domanda lui.
Fuori dalla casa si sente un CRACK, io e Regulus ci guardiamo allarmati, bacchette alla mano. La porta si apre leggermente e entra una persona «ragazzi!» esclama, alza le mani e si avvicina alla luce. «professor Silente?» chiedo incredula «che ci fa qui?» domanda Regulus «presumo quello che fate voi. Sono stupido dalla vostra bravura. Come avete fatto a capire che un horcrux si trovava qui?» risponde «dalla sua lettera, più che altro la nostra era un'ipotesi, perché è qui?» lui sorride «vedete l'anello è maledetto, per essere distrutto qualcuno dovrà assorbire la maledizione, sono qui per questo. Non rischierò che uno di vuoi due muoia per questo» annuisco «lei sa dov'è?» scuote la testa, senza dire niente ci rimettiamo a cercare. Passo sopra una trave che si alza leggermente, incuriosita mi abbasso e guardarla meglio. La trave era leggermente più alzata delle altre, segno che qualcuno l'avesse già tirata su. La alzo guardando sotto trovandoci una scatolina. La prendo in mano e sento un'ondata di magia oscura uscirne. La apro con cautela, all'interno c'era un anello «Regulus, Professor Silente» chiamo «si?» Regulus corre al mio fianco, poi abbassa lo sguardo sull'anello «l'hai trovato!» esclama sorridendo «molto brava signorina Potter, posso?» gli porgo l'anello. Lui lo esamina poi lo indossa.
Dopo qualche secondo esclama di dolore «professore!» gridiamo in coro io e Regulus, Silente alza una mano «sto bene, la maledizione è iniziata» ci sorride «ottimo lavoro ragazzi, vedo che ve la cavate benissimo anche senza di me» ridacchia facendoci l'occhiolino e avviandosi verso la porta «Professore!» lo richiamo «si?» risponde girandosi «può non dire agli altri quello che stiamo facendo?» lui sorride annuendo «facendo cosa?» fa un altro occhiolino poi scompare «sei stata pazzesca!» dice Regulus baciandomi, sorrido staccandomi «andiamo, per oggi direi che basta» ci prendiamo per mano e ci smaterializziamo.

The Black's wife~R.A.BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora