Chapter 19

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«Che facciamo oggi?» chiedo quel giorno a pranzo. Martina scuote la testa «scusa, devo studiare con Daniel» la guardo «insomma quando vi volete mettere insieme?» esclamo. Si strozza e tossendo mi guarda «cosa?» alzo gli occhi al cielo «si vede che gli piaci e a quanto pare il sentimento è ricambiato. Datevi una svegliata!» rispondo. Martina si mette a giocare con il suo cibo «seconde te gli piaccio davvero?» la guardo sconvolta «ma certo, è da inizio scuola che non fa che trovare scuse per stare con te» sorrido «seconde me dovresti farla tu la prima mossa» alza lo sguardo fissandolo nel mio «tu pensi?» sbuffo «si, sei grifondoro usa quel coraggio» annuisce «hai ragione» ridacchio «io ho sempre ragione» mi abbraccia ridendo «sei la migliore, ci vediamo stasera» dice alzandosi e incominciando ad uscire dalla sala «hey dove vai?» le grido, si gira verso di me con un sorriso «a dichiararmi!» risponde uscendo. Scuoto la testa con sorriso e torno a mangiare. Dopo qualche secondo sento come se qualcuno mi stesse osservando, alzo lo sguardo e incontro, dall'altra parte della sala, due occhi argentei. Regulus mi sorride e saluta, ricambio il saluto, poi lui ritorna a parlare con Barty al suo fianco. Fisso le patate nel mio piatto pensando alla conversazione con Sirius. Io innamorata? impossibile, innamorata di Regulus? una pazzia, anche se però è davvero bello, con quei occhi argentei che ricordano la luna, e i suoi capelli neri lunghi che solo a vederli sembrano davvero soffici, e le labbra rosee, e alla sensazione di protezione quando mi abbraccia...oh misericcia credo di essermi innamorata. Maledetto Sirius. Alzo lo sguardo verso il tavolo insegnanti, c'erano solo Sirius, Remus e James, nessuna traccia di Peter. Stavano parlando di qualcosa di entusiasmante, visti i loro sorrisi. Sirius incrocia il mio sguardo e fa un occhiolino facendo un cenno con la testa verso Regulus, gli faccio il medio, lui ridacchia poi riporta la sua attenzione su Remus. Mi guardo intorno e i miei occhi si fermano su Regulus, che stava ridendo, è la prima volta che lo vedo ridere, istantaneamente sorrido. «FLAVIA!» grida qualcuno facendomi sobbalzare, mi giro verso le porte della sala grande trovando Martina, che corre verso di me. Nella sala era sceso il silenzio, tutti gli occhi puntati su di noi «ma che cazzo fai?» chiedo «linguaggio!» grida James, lo ignoro. «Avevi ragione» risponde Martina «lo so che avevo ragione, ma su cosa?» sbuffa «Daniel» la guarda aspettando «ci siamo fidanzati» continua «per la barba di Merlino, finalmente» commento «scusa che ci fai qui? vai da Daniel stupida» esclamo «oh si, ci vediamo stasera?» domanda, annuisco «si» detto questo corre via.
«Chi cazzo è Daniel?» chiede Remus nel silenzio della sala, scoppio a ridere insieme a Sirius e James «oh moony moony» commenta Sirius, Remus lo guarda serio «devo assolutamente conoscerlo, devo fargli il discorso» risponde «amico, non serve» ridacchia James. Remus si gira a guardarlo, la sala in silenzio ad osservare la scena. «Tu però a Regulus l'hai fatto» spalancò gli occhi, alcuni sguardi si posano su di me, chi di gelosia, chi di disgusto, faccio finta di niente. «Hai ragione, si ok puoi andare a fare il discorso a Daniel» risponde James «ora se volete scusarmi devo andare all'allenamento di quidditch» si alza e si incammina verso l'uscita. La sala si riempie di nuovo di chiacchiere e risate,. Mi alzo anch'io e mi dirigo verso la torre di Astronomia per poter stare da sola. Quando arrivo mi siedo appoggiando la schiena sulla colonna e guardo il panorama. Dopo qualche minuto tiro fuori un libro e inizio a leggere.
«Posso?» chiede una voce, che riconoscerei tra mille «certo» rispondo guardando Regulus sedersi accanto a me, le gambe che si toccavano «che ci fai qui?» domanda, gli mostro il libro «lèggevo, tu?» distoglie lo sguardo arrossendo leggermente «ho visto che venivi qui e ho pensato di farti un po' di compagnia, se per te va bene» guardo il pavimento «certo che mi va bene» cala il silenzio, poi Regulus lo interrompe «ho sentito che Martina si è fidanzata» annuisco «si finalmente, la stavano tirando per le lunghe» ridacchio, ricade il silenzio «sei mai stata innamorata?» mi giro a guardarlo, poi sposto lo sguardo verso il panorama «non lo so...credo di si, tu?» sospira «si» si schiarisce la gola «non credi che l'amore sia in un certo senso strano?» domanda «che vuoi dire?»
«si, insomma, si può dire che l'amore sia un arma a doppio taglio è un po' strano no?» sposta lo sguardo su di me, incrociandolo con i miei occhi «può farti stare bene ma anche farti stare...»
«male» completo «esatto, può anche ucciderti se vuole, l'amore è strano» annuisco «ma non vuol dire che se è strano non sia bello» continua avvicinandosi, sposto lo sguardo sulle sue labbra «si, concordo» sussurro rialzando lo sguardo nei suoi occhi. Lui si avvicina ancora di più «je crois que je suis amoreux de toi» dice a bassa voce, sorrido leggermente «moi aussi». Sorride e si avvicina ancora di più eliminando la distanza che ci separa, appoggiando le sue labbra sulle mie iniziando una lenta danza. La sua mano sulla mia guancia, ci stacchiamo per riprendere fiato, le fronti appoggiate. «Da quando sai il francese?» chiede «mi ha aiutato Sirius» sorrido, lui ridacchia e poi mi ribacia con ancora il sorriso sulle labbra.

The Black's wife~R.A.BWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu