Note dell'autore... cioè di me

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Ebbene sì, anche questa storia finisce.

Un grazie doveroso a tutti voi che, con infinita pazienza, ne avete seguito la tortuosa stesura, tra alti e bassi, lunghi silenzi stampa e capitoli pubblicati random.

Sono stato poco diligente nello scrivere e pubblicare questa storia, forse come mai mi era capitato prima. L'ho inconsciamente messa in pausa un paio di volte, l'ho ripresa, non l'ho riconosciuta e poi ho avuto una voglia immensa di continuarla, terminarla.

In pratica, si è scritta seguendo la danza pazza delle mie stesse emozioni.

È diversa da quelle che sono solito scrivere, con una forma d'amore diverso, sottile. Forse il finale vi avrà confusi, spiazzati – o forse ve lo aspettavate pure. Ma MasciaCorazzini potrà confermarlo: io avevo già da tempo deciso che sarebbe stata una "tragedia"! 😂

Però non ho ammazzato nessuno, stavolta, quindi... amen. Stefano si è svegliato dal coma e forse la storia che ha vissuto era reale oppure no. Forse il Claudio infermiere non è lo stesso Claudio barista che ha sognato mentre era in coma, oppure sì – a voi lascio l'interpretazione finale e sono certo che, qualsiasi essa sia, sarà pure giusta. Perché, poi, alla fine, le storie diventano parte delle emozioni di chi le legge e ognuno le interpreta a modo proprio.

Magari qualcuno leggerà questa storia e la disprezzerà, a qualcun altro piacerà, qualcun altro ancora non la capirà.
Ma va bene così, sul serio.

Io l'ho scritta, l'ho portata fino al suo punto. È stata importante per me come poche altre, e per motivi del tutto personali – li trovate nascosti tra le righe dell'immaginazione che le ha dato vita.

Un grazie ancora più grande alle persone temerarie che sono arrivate pure fino a qui, sorbendosi anche uno dei miei strabilianti deliri! 😂

Vi do appuntamento al prossimo... viaggio!

Grazie ❤

Con affetto,

D.

CI SONO ANCH'IO Where stories live. Discover now