4 - bad decisions make good stories

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Un pomeriggio, finite le lezioni a scuola, mi stavo avviando verso la fermata del bus che mi porta al lavoro, vicino il porto.

Sono assorta nei miei pensieri e non mi accorgo che dal parcheggio della scuola sono partite delle moto.

Dopo un attimo mi trovo davanti alla moto nera di Blake. Mi blocca la strada! Noto, non di fuggita, che è tutto vestito di nero (jeans e anfibi) come la moto. Il giubbotto invece è bianco, rosso e nero. Sul serbatoio c'è scritto Suzuki...è naked (senza carenatura).

Fa rombare il motore....tze! Simbolo di virilità! Mi cascan le braccia!

"Senti: ho un po' fretta! Mi lasci passare?"

"E dove devi andare?"

"Ti interessa?" alza le spalle imbottite del giubbotto. "Vado a lavorare! Adesso mi lasci passare? Altrimenti perdo il bus!" si guarda in giro. Gli altri suoi amici se ne sono andati. Nel parcheggio sono rimaste poche macchine che pian piano si allontanano lasciando una scia di musiche varie uscire dai finestrini. Guardo verso la fermata del bus a un centinaio di metri più in là.... Oh cavolo! Sta imboccando adesso la strada! Se non mi sbrigo, lo perdo! Lo vede anche lui.

"Scusa...vado!" faccio per allontanarmi di corsa, ma mi afferra per il braccio "Lasciami, scemo! Mi fai perdere il bus!"

"Ti accompagno io!"

"No!" gli urlo strattonandomi il braccio nel tentativo di liberarmi. Ma non molla.

"Ho detto che ti porto io!" insiste.

Eh ciao....il bus se ne è andato...merda!

Lo guardo arrabbiata. "Grazie tante!" mi scoccia aver perso il bus e non ho voglia di farmi portare da lui. Ho la gonna e, sopratutto,non voglio che veda dove lavoro!

"Sali!" mi lascia il braccio "Arriviamo prima del bus con la moto!"

Cavolo, non ho altra scelta! Salgo dietro e infilo la gonna tra le gambe, che non voli via, sposto la borsa dietro, poi lui mi passa il suo casco. Lo guardo incerta. Anche i suoi pidocchi devo condividere adesso? Dobbiamo per forza avere tutta questa intimità?

"Mettilo tu! Se ci fermano sono cavoli miei se sono senza casco!" vede che sono dubbiosa "Che hai? Ti fa schifo?"

"No, no!" insomma....se lo fa per gentilezza, non posso essere schizzinosa. E poi ha dei capelli castani corti, pulitissimi, soffici e profumati di shampoo.

"Dove lavori?"

"Conosci 'Barry's mussels'?" non so il nome della via, solo che è vicino al porto.

Parte a razzo...devo tenermi ai suoi fianchi avvolti dalla pelle del giubbotto.

Davanti al locale scendo senza sapere bene come fare per ringraziarlo del passaggio e andarmene subito, perché non mi va di averlo tra i piedi.

"Ah e così lavori qui!" dice guardando l'insegna luminosa, ancora spenta, posta sul tetto del locale. "Ci sono già venuto qualche volta, ma non ti ho mai visto! Da quant'è che ci lavori?"

"Un paio di mesi!" dico dopo essermi tolta il casco. Lo saluto, ma vedo che scende dalla moto. Oh no! Vuole entrare? Merda merda merda. Non posso dirgli che voglio che vada via...

Mi segue fino alla porta. Gli do un'occhiata rapida, ma quando allungo la mano per aprire, lui più veloce mi apre la porta e mi fa entrare! Dentro è tutto spento, ma si vedono le ombre del bancone e dei tavoli. Aleggia sempre un vago odore di fumo, nonostante sia vietato fumare dentro. Barry dev'essere in cucina, perché sento rumori di piatti e una luce filtra da sotto la porta di servizio.

Si guarda in giro e poi fissa lo sguardo su di me. Ha gli occhi verdi...oddio!

"E' tutto ok?" annuisco "Eh..bhe ciao, allora! Ti lascio lavorare!"

Chiude la porta dietro di me e se ne va.

Ohhhhh non ci posso credere!!!

il nome l'ho scelto, alla fine! questo capitolo mi ha influenzato!

voi ditemi lo stesso quale preferireste!

My heart beats twiceTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon