Una torta mi fa capire tutto...

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Gli alberi continuano a scorrere davanti a me velocemente, mentre l'auto dove mi trovo è avvolta da un silenzio di tomba.

Io e mia madre non ci siamo dette una parola da quando siamo partite, ma forse è meglio così, dato che sono abbastanza certa che se azzardasse a dire anche una una sola parola, potrei dire qualcosa di cui mi pentirei.

Se c'è una cosa in cui sono sempre stata brava è proprio far pesare a mia madre tutte le scelte sbagliate che lei ha fatto per me e tutto questo rientra sicuramente in quella categoria.

Ricordo ancora il giorno in cui tutto sarebbe cambiato...

Quando ho aperto la porta di casa, le mie narici sono state invase da uno dei profumi che più amo al mondo : l'odore della crema pasticcera unita al pan di Spagna.

È stato in quel momento che ho capito che qualche terribile notizia avrebbe rovinato la mia vita...

Mia madre detesta cucinare e le uniche volte in cui lo fa è quando vengono i miei nonni, per dimostrargli che nonostante la separazione, riesce comunque a essere indipendente o per dirmi qualcosa di brutto. L'ultima volta che mi ha preparato una torta è stato per dirmi che mio padre se ne sarebbe andato da casa, per cui sapevo già che quello che mi avrebbe detto sarebbe stato tutt'altro che positivo.

-Com'è andata la giornata tesoro?- mi ha chiesto con un sorriso a 32 denti. Quando mia madre sfoggiava quel sorriso incedibilmente falso era davvero impossibile non temere il peggio.

-Bene, ma considerando che stai cucinando, dubito che andrà bene ancora a lungo...-

-Perché? Non posso semplicemente preparare una torta a mia figlia?-

-Dimmi soltanto ciò che hai da dirmi, tanto continuare a rimandare la notizia non farà altro che rovinare la situazione...- le avevo subito chiesto sedendomi su una sedia per evitare di cadere per terra appena mi avesse detto qualcosa di sconvolgente.

-Sai che all' inizio della scorsa estate sono andata a un corso di formazione a Chicago?-

-Mi hai lasciato a casa da sola per due settimane, come potrei dimenticarlo...sono state le settimane più belle della mia vita-

-Anche io ti voglio bene tesoro...comunque ho incontrato un mio vecchio compagno di università-

-E...-

-Abbiamo passato insieme molto tempo ripensando ai vecchi tempi e ci siamo riavvicinati molto...è stato davvero bello e per una volta penso di aver finalmente provato quello che provavo per tuo padre...- mi aveva detto con aria talmente allegra che era davvero impossibile non sorridere a mia volta.

Era la prima volta che la vedevo così piena di vita e per quei 30 secondi fui davvero tanto felice per lei.

-Sono felice per te! Quando posso incontrarlo?-

-Lo incontrerai tra due settimane...- dicendo quelle parole il suo volto si era immediatamente rabbuiato, facendomi preoccupare ancora di più di quanto già non fossi.

-Perchè tra così tanto tempo?-

-Perché lo incontrerai a New York- nella mia mente iniziò a balenare l'idea di una vacanza, ma il suo volto non era di certo il volto felice di chi sta per partire per una pausa.

-Perché così lontano?Non potevamo incontrarci direttamente a casa nostra o in un bar qui vicuno?-

-Olivia...- dice facendo un respiro profondo,probabilmente non sapendo come continuare -come avrai notato quest'anno molto spesso nei week-end non c'ero e ti dicevo che era per andare a dei corsi di aggiornamento...-

Better NowWhere stories live. Discover now