Don't let me down

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A chi non fosse arrivata la notifica del capitolo precedente a causa dell'errore di pubblicazione vi consiglio di andarlo a leggere prima di proseguire...

Canzone : "Don't let me down" 💗

La distesa di aceri e il laghetto che si trovano dietro la finestra davanti alla quale mi trovo riescono a farmi calmare almeno un po'. Là fuori è tutto perfettamente equilibrato e pacifico, mentre dentro di me sento che qualcosa ha smesso di funzionare improvvisamente.

Da almeno un paio d'ore sento un peso nello stomaco, che mi blocca completamente.

Il problema è che non è il classico peso di quando a delle occasioni del genere si è mangiato troppo o il blocco che si sente prima di una verifica o di una gara importante. E' il peso che si sente quando capisci di aver preso una decisione completamente sbagliata e di non poterla più modificare in nessun modo.

Faccio un respiro molto lungo e sprofondo nella poltroncina nera di velluto sulla quale sono seduta da qualche minuto. Guardo ancora una volta il paesaggio davanti a me e cerco di non pensare ai miei problemi per poter vivere almeno nel week-end una giornata tranquilla.

E' davvero una bella giornata per essere in autunno inoltrato. Gli alberi hanno da tempo perso il loro colore verde, per lasciare spazio al rosso e al giallo acceso e il laghetto che rende particolare questo posto è di un azzurro innaturale per essere metà novembre.

Cam entra nella stanza e non appena si rende conto che ci sono solamente io, un enorme sorriso compare sul suo volto.

-Sei bellissima con quel vestito...- dice con tono estasiato - Cosa ci fai qui?-

Per un'attimo sento come se l'aria dentro di me fosse del tutto scomparsa, per lasciare spazio all'ansia di iniziare una conversazione difficile, ma poi tutto scompare e rimango solamente io con i miei pensieri e senza paura di dire ciò che l'evidenza mi porta a pensare.

-Pensavo...- rispondo misteriosamente passando lo sguardo dall'azzurro dei suoi occhi all'azzurro del laghetto

-Quante volte ti devo dire che pensare e non buttare fuori tutto non ti fa bene- dice sorridendo e non facendosi intimidire dal mio comportamento schivo.

-Pensavo a quando non ci basterà più guardare film sul divano di casa mangiando sempre i soliti pop-corn , a quando non sopporterai più di vedermi leggere un buon libro avvolta tra le tue braccia, piuttosto che uscire e andare a una festa come farebbero tutte le coppie normali. A quando ti renderai conto che al tuo fianco hai bisogno di una ragazza come Allison- dico provando a guardarlo negli occhi, ma interrompendomi più volte per mandare giù a fatica la saliva che si accumula sotto le parole pesanti.

I suoi occhi non si staccano nemmeno un attimo dai miei come per voler appurare quando la mia voce si spezzerà per la prima volta.

-Con questo cosa vuoi dire, Olivia?- domanda con un tono serio che non usava da tempo con me

-Intendo dire che forse non è una buona idea continuare questa storiella prima di farci male a vicenda-

-Farci male a vicenda?!- dice dando il via a una risata isterica -Farci male forse avresti dovuto pensarci un po' prima-

-Mi dispiace, ma non ce la faccio a continuare-

-A continuare cosa? A guardare stupidi film sul divano, mentre io ti dico solo cose che ti facciano stare bene?! Cosa c'è di difficile per te in tutto questo? La paura che mammina ti scopra?- dice continuando con la sua risata isterica -Sai che cosa è voluto dire per me passare il mio tempo con te?-

-Non...- cerco di rispondere, ma non ne ho il tempo.

-Per me è voluto dire perdere moltissimi dei miei amici, perdermi delle feste grandiose a cui fino a qualche mese fa sarei stato il re, perdermi momenti da liceale che non riacquisterò mai-

Dopo le sue parole qualcosa dentro di me scatta e la parte più forte di me prende il sopravvento sulla parte che mi direbbe di nascondermi nella mia timidezza.

-Quindi stai dicendo che tutto il tempo passato con me è stato solo una perdita di tempo?! Oh mi spiace di averla distratta dalle feste in suo onore, altezza!-

-E' esattamente quello che sto dicendo! Perché se non fosse per te che hai paura anche solo di dire la parola sbagliata, che appena sei in un gruppo ti senti a disagio, per te che non ti senti in ansia al solo pensiero di parlare con un ragazzo, per te che preferisci nasconderti dietro alle vite di stupidi personaggi inventati- fa una pausa come per voler decidere se spezzarmi il cuore definitivamente- Se non fosse per te, che sei spaventata da tutto ciò che ti circonda io in questo momento sarei ancora con la ragazza più bella della scuola a godermi la vita che ogni liceale sogna di avere-

-Perdonami per averti distratto dalla tua vita mondana! - dico asciugandomi una lacrima, ma continuando a parlare con tono deciso -Ma ho bisogno di un po'di tranquillità non posso passare tutte le mie giornate a pensare a come dire agli altri come stanno le cose-

-E' proprio questa la cosa che mi fa incazzare. Che tu mi stia lasciando non perché io abbia fatto qualcosa, ma solo perché vuoi una vita in cui le tue massime preoccupazioni siano studiare e finire una serie tv, per poi sdraiarti sul letto e pensare a "perché la mia vita non è come quelle dei libri" e non avere il coraggio di dire a te stessa che è solo perché hai paura del mondo-

-Io non ho paura del mondo!- grido

-Invece si, perché altrimenti non saresti qui a lasciarmi con il pretesto di voler anticipare il momento della nostra separazione. Perché se avessi anche solo metà del coraggio che credi di avere quando ti paragoni agli stupidi personaggi delle tue serie tv, ti butteresti fino alla fine in una storia con me senza pensare alle conseguenze. E' inutile cantare "I want, I got it" per auto convincerti di essere forte, quando al primo problema preferisci scappare-

-Parlarmi di tutti i miei errori non cambierà la situazione. Ora torna pure dalla tua fidanzatina snob e ai party in tuo onore- dico cercando di apparire forte

-E' quello che cercherò di fare. Ma non sarà facile farlo pensando che tutti i miei tentativi di consolarti durante i tuoi momenti difficili per cose inutili, mi hanno solo portato ad affezionarmi alla piccoletta che ha paura di tutto che ha iniziato a girare per casa mia due mesi fa e quindi a soffrire di più adesso-

-Cam- dico cercando di toccare la sua mano con la mia.

Lui però la scosta rapidamente e mi dice con tono tranquillo -Sapevo che prima o poi lo avresti fatto, ma ho sperato fino all'ultimo di tirare fuori da te una parte in grado di affrontare questo tipo di problemi. Avresti potuto almeno avere la decenza di dirmi tutto questo prima che mi innamorassi di te-

Detto questo se ne va via. Lasciandomi totalmente sola a pensare alle sue parole.

Forse ho realmente paura del mondo. Forse preferisco davvero chiudermi dietro la vita di personaggi inventati solo per dover evitare di soffrire veramente.

Eppure in questo momento mi sento spezzata ugualmente.

Forse Cam era già entrato troppo in profondità dentro di me per poterlo estrarre dal mio cuore senza soffrire...

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