Sempre tra i piedi...

286 17 6
                                    

Ho chiamato Carly più o meno tutti i giorni da sabato pomeriggio e nonostante tutto lei non si è mai degnata di rispondermi. Dopo le prime chiamate ho iniziato a temere che le fosse successo qualcosa di grave, ma dopo aver chiamato addirittura sua madre ho scoperto che semplicemente non vuole parlare con me.

Io non mi arrendo e continuo a chiamarla costantemente, anche solo per farle notare che oggi ho pensato a lei, ma nonostante tutto non sono ancora riuscita a sentire la sua voce.

Dagli ultimi messaggi pacifici che ci siamo mandate è passato davvero un sacco di tempo e non posso che domandarmi se già all'epoca fosse arrabbiata per i pochi minuti che le dedicavo.

Ora che riguardo quei messaggi, mi rendo conto che attraverso quelle stupide frasi così corte non mi sarei mai accorta di quello che la mia migliore amica stesse passando veramente. Forse proprio mentre mi scriveva "tutto bene" stava piangendo, ma raccontarmi che le cose erano a posto le rendeva tutto più semplice.

Vorrei fare un salto a San Francisco solo per dirle che ci tengo a lei, ma temo che mia madre non me lo permetterebbe mai.

La chiamo un'ultima volta prima di entrare a scuola per le lezioni pomeridiane e quando sento che la chiamata viene accettata, mi affretto a controllare di aver chiamato la persona giusta perché conoscendo la sua testardaggine è davvero impossibile che abbia deciso di rispondere.

-Cosa c'è Olivia?- dice con tono neutro

Sentirmi chiamare in quel modo mi fa davvero uno strano effetto, soprattutto per il fatto che non le ho mai sentito pronunciare con tanto disprezzo quelle sei lettere.

-Volevo soltanto parlarti per chiedere se andasse tutto bene...-

-Va tutto benissimo-

-Sai che puoi essere sincera con me...-

-A parte per il fatto che mentre tu ti facevi la bella vita io ero qui nella merda a cercare di sopportare persone che per anni non ho mai calcolato per stare con te. Ora che non ci sei più non ho nessuno con cui stare e ovviamente le persone che abbiamo preso in giro per anni non mi vogliono parlare...- dice con tono freddo- scusa ma non avevo visto le chiamate...-

Non crederei a queste ultime parole nemmeno se la vedessi con i miei stessi occhi... Carly è in assoluto la persona più attaccata al telefono che conosca e dubito che in ben cinque giorni non abbia mai notato una delle mie venti chiamate.

-Mi spiace moltissimo per il fatto di non essermi fatta più sentire, ma non pensavo che le cose stessero andando così male...-

-Forse quando ci isolavamo dal mondo per essere semplicemente noi due non abbiamo mai pensato a come sarebbe stato se una delle due se ne sarebbe andata-

Effettivamente a San Francesco io e Carly abbiamo sempre avuto la terribile abitudine di isolarci da tutti gli altri. Un po'perché stavamo bene anche solo tra di noi e un po'perché dopo un po'eravamo stufe di passare interi pomeriggi a fare conversazioni stupide o nella realtà o direttamente su WhatsApp.

Ci piaceva parlarci chiaramente di tutto ciò che pensavamo del mondo e degli altri e ovviamente era impossibile da fare stando attaccate ad altre persone che nonostante conoscessimo da anni, non conoscevamo sul serio se non per qualche battutina.

In pratica siamo sempre state in mezzo a molta gente, ma quando c'era il reale bisogno di parlare e basta di questioni serie, eravamo sempre e solo noi due e questo ha fatto sì che il resto del gruppo con cui eravamo solite girare, si stancasse che tra noi due ci fosse un legame così stretto, mentre con gli altri si era creata una amicizia molto più abbozzata.

Nelle ultime settimane non mi sono mai chiesta come si sentisse in quel gruppo senza avere più nessuno con cui parlare sinceramente e questo non fa che farmi sentire una terribile egoista.

Better NowWhere stories live. Discover now