Vuoi un autografo?

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Quando apro la porta del bagno, Cameron si trova a circa quindici centimetri da me e la sua mano è appoggiata alla maniglia della porta bianca.

Per un attimo rimaniamo inspiegabilmente l'uno davanti all'altro, fissandoci smettendo completamente di respirare. Cameron è vestito un po'meglio del solito e i capelli biondi che di solito tiene completamente a caso, hanno la parvenza di essere stati pettinati.

Il suo sguardo mi squadra dal basso all'alto, senza soffermandosi a guardare i capelli lievemente arricciati o il vestito blu che ho deciso di indossare. Quando però il suo sguardo raggiunge le mie labbra sulle quali ho probabilmente messo più lucidalabbra del solito, sento il completo peso di esso su tutto il mio corpo. Il tempo pare essersi fermato e appena entrambi ci rendiamo conto della situazione imbarazzante che si è creata, lui cerca di entrare nel bagno e io cerco di allontanarmi.

Ma come mi capita solitamente in tutte le situazioni di questo genere, entrambi dobbiamo fare vari tentativi prima di riuscire a superare l'altro, dato che ogni volta finiamo col rimanere faccia a faccia.

Non appena raggiungo la porta della mia camera, a pochi passi dal bagno, Cameron domanda con un sorriso lieve quanto falso:

-Appuntamento con Justin?-

Io rispondo annuendo timidamente, dato che il fatidico "ti aspetterò", è stato pronunciato meno di una settimana fa e quindi il livello di imbarazzo tra di noi è davvero altissimo.

-Appuntamento con Allison?- domando quasi per dovere.

Anche lui annuisce debolmente e risponde con un sorriso, meglio finto di prima:

-Buona serata allora-

-Anche a te- dico subito prima di fiondarmi in camera mia per terminare questa conversazione.

Nel tragitto dalla mia camera alla macchina di Justin ho la fortuna di incontrare solamente Mason, il gatto dei vicini. Un altro incontro con Cameron sarebbe stato davvero letale per il buon umore che questa serata mi aveva portato.

-Hey- esclama Justin non appena chiudo la portiera della sua auto.

-Hey- rispondo io, con un po' d'ansia, non avendo la minima idea di come iniziare una conversazione decente.

La mia massima preoccupazione quando uscivo con qualcuno è sempre stata quella di trovare un argomento di cui parlare subito. È veramente devastante per me avere qualcuno accanto e dovermi sorbire minuti di imbarazzante silenzio.

-Hai già deciso che film vedere?- domando io ansiosa di iniziare a parlare.

Possibile che pur di iniziare una conversazione io debba sempre fare delle domande idiote?

-Non ancora- risponde divertito

-Di cosa stai ridendo?-

-Di te ovviamente- risponde poggiando la sua mano sulla mia.

-Per cosa?-

-Perchè ogni volta che non riesci a iniziare una conversazione inizi a mordicchiarti le labbra e a giocherellare con le unghie. Poi dal nulla salti fuori con una domanda a caso pur di tranquillizzarti...sei fantastica- dice non smettendo di ridere.

Se essere fantastici vuol dire essere completamente fuori di testa e iniziare a far domande a caso pur di iniziare una conversazione, si io sono davvero molto fantastica.

-Fantastica per essere una pazza?- rispondo iniziando a ridere anche io per colpa del suo stupido sorriso contagioso.

-No fantastica perchè mi fai ridere essendo te stessa...-

Better NowWhere stories live. Discover now