L'ho saputo fin dal primo momento

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-Muovi il culo Liv!- sento gridare dal piano di sotto da Cameron.

Come se a lui importasse qualcosa di arrivare puntuale a scuola!

Scendo le scale correndo come al solito, chiudo la porta di casa con un calcio e mi fiondo sull'auto nera di Cam, che è appena stata messa in moto.

-Come è possibile che ogni volta che ti devo accompagnare tu riesca sempre a essere in ritardo?!-chiede con un tono arrabbiato che non riesco a capire se sia ironico oppure no

-Non è colpa mia se ogni volta Isaac mi dice all'ultimo che non riesce ad accompagnarmi-

-Allora fagli capire che io non posso ogni volta sapere all'ultimo se devo accompagnarti o no-

-Perché? Se io sono in ritardo non puoi baciare la tua barbie mora prima delle lezioni?- dico ridendo con un tono tagliente

-Ma quanto sei spiritosa! La tua battuta sarebbe anche ben riuscita se non sapessi che dietro a tutta quella ironia c'è anche un bel po'di gelosia...- risponde con un tono altrettanto tagliente e sarcastico

- Se la cosa ti aiuta a migliorare la tua giornata credilo pure...- dico facendogli un sorrisetto storto

Continuiamo a scambiarci battutine fino all'ingresso della scuola, poi, viste le occhiate che ci vengono rivolte da tutti i presenti, decidiamo di recarci con cautela verso gli armadietti cercando di capire cosa sta succedendo.

Appena la gente ci vede camminare insieme ci rivolge delle occhiatine furtive per poi andare a bisbigliare qualcosa nel orecchio di chi si trova vicino. Gli occhi degli altri studenti passano su di me e poi su Cameron e subito dopo sui loro volti compare un sorrisetto che non riesco a capire.

Il mio battito cardiaco accelera velocemente anche se non riesco a capirne il motivo. Non ho fatto nulla né di sbagliato né di eccezionale, eppure sento tutti gli occhi della scuola puntati su di me.

Non capisco cosa ci trovi di speciale Allison a essere sempre al centro dell'attenzione, vivendo con il pensiero che qualunque tua azione sarà giudicata da altri...

Passo dopo passo capisco meno quello che sta succedendo, fino a quando non noto lo sguardo di Allison illuminarsi e rabbuiarsi allo stesso tempo appena ci vede che ci avviciniamo al mio armadietto.

Non capisco la motivazione della sua presenza qui, dato che il suo armadietto non è vicinissimo al mio, ma preferisco non dire io le prime parole.

Cameron si avvicina a lei con un sorriso, probabilmente creato per nascondere la tensione e la confusione che riesco a notargli in volto.

Il volto di Allison è impassibile, non si riesce nemmeno a capire se sia arrabbiata, delusa, triste o preoccupata.

Cameron cerca di avvolgerle la vita con un braccio e avvicina le sue labbra alla sua guancia, ma lei si scosta bruscamente, mantenendo il volto impassibile di prima.

Solo ora mi rendo conto di essere proprio imbambolata davanti a loro come una completa deficente. Vorrei andarmene da questo posto e lasciarli ai loro problemi, ma i miei piedi paiono completamente attaccati a terra.

-Cosa c'è, piccola?- dice con un sussurro Cameron tentando nuovamente di avvicinarsi alla sua guancia, ma venendo nuovamente respinto.

Allison fa un passo in avanti e si pone faccia a faccia a lui con le braccia serrate davanti al petto. Le sue labbra tremano un po', non so se per fare scena o realmente, e poi pronunciano con tono fermo:

-È da ieri sera che attendevo questa tua domanda e ho passato tutta la notte a pensare a come rispondere quando me la avresti posta, ma nonostante tutte le ore passate a rifletterci, io continuo a non avere la minima idea di cosa dirti. Non so proprio da dove cominciare. È questo il problema...-

Better NowWhere stories live. Discover now