La cruda verità

244 12 6
                                    

"Alle 12:30 sulle tribune del campo da football. Non fare tardi! -Allison"

Quando sono entrata questa mattina in classe, questo era sicuramente l'ultimo bigliettino che mi immaginavo di trovare da parte di Allison.

Mi sarei immaginata minacce di morte, insulti e tante altre cose del genere, ma mai e poi mai la richiesta di poterci parlare in modo civile in un luogo privato.

Eppure eccomi sulle scale delle tribune del campo, che mi affretto a salire per non fare aspettare la principessina. Non so se mi voglia parlare o picchiare a sangue, ma sono certa che se mi ha voluto mandare un bigliettino, la situazione è davvero importante.

-Puntuale come un orologio svizzero- dice Allison con tono secco, non girandosi nemmeno per controllare che ad avvicinarmi sia proprio io.

Non le rispondo e vado subito a sedermi ad alcuni centimentri da lei.

-Ero sicura che saresti venuta, nonostante non avessi il minimo obbligo a farlo...- dice con tono infastidito, ma contraddicendosi con un sorriso

-Ho immaginato che fosse importante-

-Beh lo è...- dice prima di iniziare a fissare il campo

L'ansia sta salendo dentro di me per quello che vuole dirmi, ma non riesco a capire il perché continui a fissare il campo al posto di darmi risposte. Pensavo che avesse voglia quanto me di chiudere al più presto questa conversazione.

-Potresti dirmi ciò per cui mi hai scritto?- domando infastidita quando è passato davvero troppo tempo da quando ha iniziato la sua riflessione interna guardando il campo.

-Certo. Scusa, ma stavo cercando le parole giuste per iniziare la conversazione...- dice per poi iniziare una nuova lunga pausa -Ero sicura che tra di voi sarebbe successo qualcosa, l'ho dichiarato ieri davanti a tutti. Sai il perché di questo presentimento?-

-Certo che no- rispondo subito secca. Se c'è una cosa che odio è quando le persone ci mettono secoli per arrivare al punto della conversazione e lo fanno solo per vedere andare l'altro fuori di testa.

-Non credo che te lo abbia raccontato perché ha praticamente fatto tacere tutti per provare a dimenticare il tutto meglio, comunque Cam ha una sorella- dice aspettandosi una reazione sconvolta da parte mia che però non arriva

-Non capisco quale sia il succo della questione-

-Erano fratelli gemelli ed erano davvero molto legati. Quando aveva tredici anni i loro genitori si sono separati e Madison si è trasferita con la madre in Europa. I genitori gli anno inizialmente promesso che si sarebbero potuti tenere in contatto, ma appena Madison se n'è andata non c'è più stato nulla. Cameron avrà provato a chiamare per giorni il numero di telefono che rappresentava tutto ciò che le rimaneva della sorella, ma la cornetta opposta non ha mai risposto.Noi c'eravamo già in quel brutto momento e abbiamo provato ad aiutarlo, anche se con il tempo è diventato una persona completamente diversa da quella che era-

Con tutto ciò non ho la minima idea di cosa intenda, dato che tanto per cominciare questo non ha nulla a che vedere con me. Tutto ciò che ho capito è che con le parole "Noi c'eravamo già" mi ha voluto far intendere che lei è presente nella sua vita da molto più tempo di quanto io possa immaginare. A parte questo non ho la minima idea del perché mi stia dicendo queste cose.

-Non capisco questo cosa centri con me...- le rispondo mentre lei continua a fissarmi.

-Il punto è che io ho sempre saputo che si sarebbe avvicinato a te perché le ricordavi Madison. Quando ha dichiarato la prima volta che ti ho incontrato che saresti stata la sua "nuova sorella", i suoi occhi si sono illuminati e ho subito capito che non ci sarebbe stata la minima speranza di riuscire a controllare questa cosa, perché parlando con te, lui si sarebbe sempre comportato come se avesse appena ricevuto l'opportunità di avere una nuova Madison.- poi fa una pausa e alza gli occhi gli occhi al cielo con aria teatrale -Poi come se non bastasse avete gli stessi fottutissimi occhi color nocciola e praticamente gli stessi capelli color caramello e questo non ha fatto altro che complicare le cose per me...-

Better NowWhere stories live. Discover now