The Frist.

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Mi ritrovo ancora qui, a cliccare e ri-cliccare il tastino del mouse e a schiacciare i tasti della tastiera cercando qualche maglione o maglietta.

Basta sia di colore nero e va bene.

Pensai cercandi ancora con gli occhi ormai rossi.
"Hailey, non puoi sempre davanti a quel computer!"

Quella era mia madre, Sandy Willow, la donna più protettiva, e stressata,  del mondo.

Aveva ragione, non potevo starmene là tutta la giornata, inoltre lei aveva sempre ragione. Non so come sia possibile.

Sospirai cliccando la croce in alto a destra per poi alzarmi dalla sedia verde. Rimasi a pensare.

Cellulare?
No no.. basta cose elettroniche
Ah! Un bel libro

Presi dallo scaffale un libro che stavo attualmente leggendo. Un mattone praticamente.
Saranno state almeno millecinquecento pagine.
Si intitolava: 'The eyes of dead'*
Ero arrivata più o meno a metà in tre giorni.

Mi stesi comoda sul letto e cominciai a leggere e sfogliare le pagine.

***

Le palpebre si stavano facendo pesanti. Voltai la testa verso il comodino guardando l'orario.
15,15 pm
Woah avevo letto tutta la mattina.
Il mio stomaco emise un rumore poi sentì un dolore alla pancia.

Ovvio... non ho pranzato.

È strano che mia madre non mi avesse chiamato per mangiare, di solito è attenta a queste cose.

Arrivata in cucina trovai mia madre seduta a tavola con le braccia incrociate sul tavolo e la testa poggiata su esse.
Stava dormendo beatemente.

Il mio animo stronzo si risvegliò.
"Mammaaa!" Quasi urlai sbattendo i piedi e scuotendola.

Emise un mugolio per poi stropicciarsi gli occhi.

"Ho fame.." sussurrai.

"Fatti un panino.." fece un smorfia per poi ritornare nella posizione di prima.

"Mamma, stai bene?" stavo iniziando a preoccuparmi. Lei era molto attiva.

"Mi gira solo un pò la testa... mi brucia la gola... la schiena mi fa male, non preoccuparti"

"Mh, niente più?" Chiesi sarcasticamente.

Lei non rispose, così la presi in braccio a mò di sposa e la portai in camera sua.
Fortunatamente ero abbastanza forte da sollevarla.

La poggiai sul letto e senza dire una parola andai a farmi un panino.

***

La sveglia suonò.

Dio, quanto odio quel rumore

Le diedi un pugno per poi prenderla e lanciarla in un punto indefinito della stanza, ma continuò a suonare.

Scostai non poco gentilmente le coperte e mi alzai e andai verso la sveglia. La schiacciai con il piede per poi calciarla contro la parete.
E lì il rumore finì.

Pace.

Sospirai iniziando a vestirmi.
Presi una maglietta totalmente nera con le maniche che si fermavano ai gomiti ed un jeans nero attilato.
Misi delle scarpe nere e andai in bagno.

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