Losers → g.r || Urban Strangers

Glances.

Ci alzammo dalle sedie e salutammo il nostro professore.

"È molto bravo il tizio nuovo non credi?" Chris parlò mentre camminavamo per il corridoio.
Sul suo viso aleggiava un sorrisino.

"Ha un nome... e comunque, si, fin troppo bravo" dichiarai sussurando.

"Abbassa la voce altrimenti ci sente"

"Hai paura?" Mi chiese lui divertito.

Non risposi. Mi limitai a fare un smorfia e continuare a camminare.

Uscimmo fuori e iniziammo a parlare.
Sinceramente non avevo voglia di tornare a casa.

"Peter!" Urlò Chris all'improvviso facendomi spaventare.
Mi voltai e vidi un ragazzo molto alto venire verso di noi sorridente.

"Cavolo amico, cosa ti sei mangiato per diventare così?!" Risero.

"Chris e chi è questa ragazza, mh? La tua fidanzata?" Scherzò.

"Oh, no no! È solo un'amica!" Si affrettò Chris.

"Ehy Peter.." mi voltai sentendo una voce non molto allegra.

"Genn! Vieni qui!" Lo chiamò Peter.
Gli mise un braccio intorno alle spalle e lo fece avvicinare.

"Lui è Gennaro, Gennaro lui è Chris... e lei è... come hai detto che ti chiami?"

Sussultai "Hailey"

"Carino..." sussurò Gennaro.

"Il nome intendo.." aggiunse con la sua tenera voce.

Abbozzai un sorriso e arrosì per poi ritornare seria.

"Woah, Hailey sei propio felice oggi eh?! Fammelo un sorriso!" Mi richiamò Chris.

"Sei propio la 'felicità in persona'." Scherzò.

"Non parliamo di Genn!" Aggiunse Peter.

"Lo chiamo sempre 'allegria in persona'." Rise.

"Siete perfetti insieme!" Dissero in coro.

Contemporaneamente io sussurai un 'vaffanculo' e Genn alzò il dito medio.

"Aww fanno le cose insieme!"
Okay. Peter è totalmente pazzo.
Assomiglia tanto a una di quelle fangirl fuori di testa.

Gennaro si limitò ad abbassare lo sguardo sulle sue scarpe trovandole improvvisamente interessanti ed io diedi un leggero pugno sulla spalla di Chris. Delle volte è un vero coglione.
Non credo se ne accorga, gli viene spontaneo.

Decidemmo di avviarci insieme visto che la di stanza tra una casa e l'altra non era molto lunga.
Durante il traggitto nessuno parlò, ma mi accorsi che ogni tanto Mr.Occhiazzurri mi lanciava occhiatine per poi sussurrare qualcosa nell'orecchio dell'amico.
Ero imbarazzata? Si.
Ero a disagio? Ovviamente.
Avevo il coraggio di dire qualcosa? Certo che no.

Vi immaginate? Io che inizio un discorso con Genn? AHAHAHHAHA... ma anche no.

Casa mia era la più vicina alla scuola così mi lasciarono sulla soglia di casa salutandomi.

"Tu non vai con loro?" Balbettai. Questo Gennaro è strano... è rimasto davanti alla porta a fissarmi mentre Chris e Peter si allontanavano.

"Non lo so. Tu mi stai simpatica."
si, è strano forte. Da piccolo ha battuto la testa? Altrimenti non si spiega.

"Quindi... vorresti entrare?" Gli feci cenno. Lui si limitò ad annuire, strisciando i piedi sul tappeto ler poi entrare e guardarsi intorno.
Non aveva espressione. Era serio e non parlava.
Gli chiesi cosa avesse.

"Non ricevo mai affetto."
E allora? Cosa vuole quest... oh..

"Posso avere un abbraccio?"
Awww, quanto può essere carino?
E ora tu chi sei?
La tua vocina interiore.
Ci mancava solo la vocina interiore.
Ehy!
Zitta.

Mi sentì la faccia in fiamme.
"C- come scusa?"
Ma allora sei scema?
Vattene.
No, mai.

"Nulla... solo che mi manca l'affetto.."
Forse parla dell'affettato. Quello che si mangia.
Puoi stare in silenzo?! Per Dio!

Lentamente si avvicinò a me con passi insicuri e traballanti.
Poi mi abbracciò con leggerezza, senza forza.
Ricambiai l'abbraccio sentendomi in imbarazzo.

Poi se ne andò senza dire una parola.
Sto tipo è strano
Ti odio.
Non è vero tu mi ami
Ti odio.
Ah già forse ami Genn
Cos..NO!
Seh... e io mi chiamo Ganluchino

Sospirai andando verso l'entrata princiapale guardando il biondino che si allontanava con le mani in tasca ed un piccolo sorriso.

"Uhm.. G-Genn" lo richiamai poco convinta.
Lui si voltò leggermente preso alla sprovvista.

"Ci vediamo domani a scuola."

Lui annuì "A domani."

"A domani." Ripetei io.

"A domani." Sussurò lui per poi andarsene.
Forse 'a domani' sarà il vostro per sempre
Molto divertente ah-ah
Volevo solo sdrammatizzare un pò
Puoi farmi un favore?
Si si! Mi piace aiutare!
Bene, puoi aiutarmi stando zitta per un secondo!
Okaaaaay. Uno... fattooo! Sono brava eh?!

La discussione con la mia vocina interiore venne interrotta dal vibrare del mio cellulare nella tasca.
Chris mi stava chiamando... come sempre voleva copiare i compiti, quel ciuccio.

"Pronto? Chris ogni tanto ragiona con quel cazzo di cervello! Fatti i compiti da solo!"

"Cosa stai dicendo Hailey? Volevo solo chiederti una cosa, e non riguarda i compiti... quelli li chiedo a Taylor" disse sfacciatamente.

"Uh-Uh, sentiamo, cosa dovresti dirmi?"

"Ci vieni stasera alla festa a casa di Mike?" Chiese velocemente.

"Che cosa a casa di chi?!" E mò chi è sto Mike?

"Il più popolare della scuola mi ha chiesto di venire alla sua festa e mi ha detto di portare altri tre amici, così porto: te, Genn e Peter. Alla festa ci sarà tutta la scuola! Porco mondo e ora cosa metto?!" Cominciò ad andare in panico parlando più con se stesso che con me.

"Intanto ti calmi. Poi, smettila di andare in paranoia, sembri una tredicenne con il ciclo."

"Secondo te è meglio il jeans nero o bl... IO NON SONO UNA TREDICENNE MESTRUATA!" Per poco con mi esplose un timpano.

"Non urlare! E comunque quello nero Chris.."

"Si il jeans nero è molto meglio... allora.. la festa inizia alle nove. Ti passo a prendere insieme a Genn. Peter vive praticamente affianco a quella casa. Quindi, verrai?"
Guardai l'orario
16,30.

Ci pensai un attimo.
Non ero mai stata ad una festa ne tanto meno in discoteca. Non amavo quei posti pieni di gente ubrica che balla come scimmie in calore,
Ma Hey, ci dovrebbe sempre essere una prima volta, anche se quei posti non sono molto rassiucuranti.
Ma Hey, ci sarà anche Genn... anche se mi vergogno a rincontrarlo dopo quello che è successo...
Ma Hey..

"SEI MORTA PER CASO?!" Mi risvegliarono le urla di Chris.

Sospirai "Passami a prendere alle nove in punto."

***BAELL***
Hola.
Se notate errori ditemelo, li correggerò immediatamente.
Eh nulla vado a scrivere il terzo capitolo c: