I Come With You.

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"... ecco come gli Illuministi volevano rappresentare la loro idea. Cercando di far distaccare l'uomo dalla chiesa." Terminai con voce tremante.

Cazzo.. ma quante volte a settimana mi voleva interrogare?

"Bene... ti metto una sufficienza solo perché sono buona" disse le professoressa mentre si voltava per mettere il mio voto.

"Ma se ho detto tutto bene! Un otto sarebbe il minimo.." mi lamentai.

"È la quarta volta che ti interrogo in settimana e non sei ancora riuscita a stupirmi.." spiegò lei, girandosi verso di me sistemansosi gli occhiali che le ricadevano sul naso.

"Ho detto l'intero capitolo.." dissi lentamente. Stavo cominciando ad arrabbiarmi seriamente.

Prima la prof di matematica che mi manda alla lavagna per due volte in una giornata sola... e ora anche la professoressa di storia si mette a rompere i coglioni.

"Non mi interessa. È dal primo anno che non apri il libro. Questa è stata la prima volta in quattro anni" replicò la professoressa, scostandosi una ciocca di capelli dalla spalla, sorridendo beffarda.

Io sbattei il pugno sul tavolo facendo voltare mezza classe.
Non vedevo Gennaro da solo due giorni. È fottutamente sbagliato dipenssre da qualcuno... ma io non ci posso fare nulla.

La campanella suonò ed io fui la prima a precipitarmi fuori dalla classe, cercando di riprendere più aria possibile.
Ma quando la mia rabbia stava per sbollirsi del tutto vidi da lontano Gennaro che si scontrava contro Taylor.

Già... Genn era tornato a scuola solo per riprendere alcune insufficenze. Ormai mancava poco alla fine della scuola.. e lui anche con la gamba malfunzionante aveva deciso di ritornare.

Taylor lo aiutò ad alzarsi. E fin lì tutto okay.

Invece di andarsene, cosa che Taylor avrebbe dovuto fare, cominciò a parlare con lui animatamente.

Il voto di Gennaro era spaesato, non spapendo come doveva reagire a quella situazione.
Poi lo vidi sorridere e cominciare a prender gusto a parlare con Taylor.

La mia rabbia cominciava a salire. A offuscarmi la mente non facendomi pensare a cosa stavo facendo in quel momento. Infatti mi ritrovai velocemente davanti a Taylor, spingendola.

"Vattene" dissi semplicemente, dopo aver aperto e chiuso la bocca inutilmerne cercando le parole per insultarla.

"Pf... stai calma Whittermore. Vedo che sei molto tesa oggi eh? Perché non ti vieni a rilassare a casa mia in piscina? Il tuo amichetto ha già accettato" ridacchiò lei dandomi un bigliettino, per poi spostare un pò la testa e guardare dietro di me. Strizzò un occhio verso Genn, per poi guardarmi e facendo un cenno con la mano. Si allontanò con un sorrisetto amaro ondeggiando i fianchi.

Mi votai verso Gennaro con ancora la rabbia a mille. Ma appena lo vidi la mia tensione diminuì leggermente.

Chiusi gli occhi e posai una mano su i suoi capelli prima di accarezzarglo la testa.
Boh, neanche io sapevo cosa stavo facendo... ma mi aiutò a rimanere calma.

Tolsi la mano, aprendo gli occhi e decidentomi a parlare.

"Così hai accettaro l'invito?" Gli chiesi cercando di rimanere più calma e  tranquilla possibile.

"Sembra una cosa divertente" alzò lui le spalle, guardando il fogliettino bianco che aveva in mano.

"Ti ricordo che quella ti ha quasi rotto una gamba" assottigliai gli occhi e incorciai le braccia.

"Beh.. quella mi ha appena invitato ad un festa fantastica in piscina, ed io ho accettato molto volentieri" replicò lui, gesticolando.

Io sospirai stanca "Sei una testa di cazzo" scossi la testa e feci per andarmene.

Losers → g.r || Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora