Unexpected Return.

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La giornata proseguì velocemente. Provai a distrarmi dal fatto accaduto quella mattina.

Ormai mi ero resa conto che le persone così... malvagie e cattive esistono, anche se tentiamo di farle migliorare.. quella piccola voglia di far del male resterà sempre, e noi possiamo farci ben poco.

Sembrava che tra di noi tutti avessero dimenticato ciò che era accaduto quella mattina... beh, tranne Chris che continuava a lamentarsi per il labbro spaccato e alcuni lividi sulle braccia.

"Sta sera c'è una festa sulla spiaggia" ci informò Alessio, mentre armeggiava con il suo cellulare.

"Uh, si fa bordello!" Esultò Gennaro saltellando come un coniglio.

"Ma sta zitto, che ogni volta che vai ad un festa ti ritrovi ubriaco e a limonare con un muro" sbuffò Alessio infastidito.

"HEY! Quella sera pensavo fosse una figa pazzesca!"

"PENSAVI. Era un cazzo di muro, Gennà"
Io cercavo di non ridere per quella scena fin troppo buffa.

"UFF. Allora ci andiamo?" Chiese Gennaro. Si voltò verso di me e ci guardammo negli occhi.
Io stavo ancora ridacchiando appena con una mano davanti la bocca.

Lui separò le labbra leggermente e mi guardò come se avesse dimenticato anche il suo nome.
Respirò con la bocca per poi buttare tutta l'aria fuori abbastanza rumorosamenre.

Okay.. che cazzo era successo?

Io rimasi leggermente confusa da quella scena ma tentai di nascondere la confusione annuendo energeticamente.

"S-si okay.. ehm, sarà divertente. Cioè, an-anche io vorrei andarci.." balbettò lui, abbassando lo sguardo.

Io cercai di reprimere un 'aw' per la sua goffagine e prestai attenzione a Chris e Peter seduti ai piedi del letto.

"Voi ci state?" Chiesi ai due. Chris stava accarezzando la testa di Peter in modo lento e Peter faceva lettera le fusa sotto il tocco di Chris.

"Si certo" rispose Chris non molto attento a ciò che avevo chiesto, troppo preso per coccolare Peter.

Gennaro saltò in piedi con il sorriso stampato in volto.
"WAH, BOOM BITCH SI VA A COMANDARE"

***

Erano già le undici di sera, e avevano detto che la festa sarebbe finita il mattino seguente.
Io non sarei sicuramente rimasta fino alle cinque del mattino a bere alcolici fino a scoppiare. Quindi decisi di andarci piano e controllare, come una mamma fa con i suoi bambini, Peter e Chris che già si erano buttati fra la folla a ballare come se non ci fosse un domani.

Alessio stava parlando con un tizio che vendeva occhiali, spiegandogli perché i suoi erano più fighi.

Gennaro se ne stava seduto su una sedia non molto lontano da me, e si guardava intorno con sguardo perso, mentre si torturava le mani.

Lui finalmente si voltò verso di me ed io gli sorrisi istintivamente.

"Tutto okay?" Mimai con la bocca, sapendo che non sarebbe riuscito a sentirmi con tutta quella musica.

Non mi avvicinavo a lui per non invadere la sua privacy, sapevo che voleva stare da solo in tranquillità.

Lui accennò un sorriso ed annuì debolmente.

"Non balli?" Chiesi.

Lui ridacchiò mettendo una mano davanti alle labbra che poi tolse quasi subito. "Non sono bravo" mimò ancora con il sorriso sulle labbra.

Io annuì piano.

Rimanemmo a guardarci negli occhi per un pò, fino a quando io non tolsi lo sguardo di scatto, come se avessi preso la scossa. Troppo intenso. Non dovevo farlo mai più. Il cuore quasi esplodeva e sembrava che avessi un vuoto nello stomaco.

Cominciai a pensare a Markus.
Sapevo che fosse alla festa, anche se non l'avevo ancora visto da nessuna parte. Ne al bancone, ne alla pista, ne a riva.
Se non c'era, sarebbe sicuramente arrivato dopo.

Concetrata su i miei pensieri, non mi accorsi che Gennaro era davanti a me e mi guardava sorridendo imbarazzato.

Si avvicinò al mio orecchio.
"Facciamo una camminata" mi urlò.

Io annuì e mi alzai velocemente.

E senza aspettarmelo lui mi prese per mano e iniziò a camminare.

Io mi immobilizai e lui notandolo mi guardò.

"Tutto okay?" Urlò, sovrastando la musica.

Io mi svegliai dal mio stato di trance e sorrisi annuendo e intrecciando le mie dita con le sue.

Camminavamo sulla riva del mare, si porevano udire a malapena le onde che si infrangevano.

"Ti preoccupa Markus?" Chiese.

Io non risposi, ma alzai le spalle.

"Hai mai visto Sandy dopo quello che è successo?" Disse ancora. Mi si gelò il sangue e bloccai i miei movimenti.

"Oh scusa, non volevo.. non dirmelo non importa io-"

"No non l'ho più vista" scossi il capo e continuai a camminare.

I ricordi erano tanti. Ma i più brutti sovrastavano i più belli e spensierati.

Solo perché era arrivato lui. Markus. Per farla cadere in depressione. Per non falra mangiare. Per farla finire in coma.
Come se questo fosse divertente.
Ma non lo è.

"Preferisco non parlarne" gli sorrisi.

"S-si già... cioè, lo capisco" balbettò.

Accarezzai il dorso della sua mano con il pollice e lui sembro rilassarsi appena.

Dopo almeno una mezz'ora di camminata passata totalmente in silenzio decidemmo di ritornare indietro.

Ci sedemmo sulle solite sedie, solo che lui si mise vicino a me, ed osservavamo come ballava la gente in pista, o facendo commenti sugli ubriachi che ci passavano davanti, ballando in modo scoordinato.

Spostai lo sguardo un pò più a sinistra, ancora ridendo per la battuta di Gennaro.

Il mio sorriso svanì immediatamente.

Sostituì la mia espressione divertita in una di pura sorpresa.

Era una cosa sconcertante.

Markus avanzava cerso la pista da ballo con un sorriso beffardo.
E cingeva i fianchi di una ragazza.

Minuta, magra, lunghi capelli biondi, viso angelico e felice. In questo momento baciava le labbra di Markus con dolcezza.

Sentivo Gennaro guardare prima me e poi loro, con occhi spalancati.

Oh mio dio.

Non riuscivo a crederci.










"Sandy?"

*Compare* ZALVE
UH UH. LE COSE SI FANNO INTERESSANTI.

Ho voluto portarvi comunque il capitolo anche se sono molto confusa e arrabbiata con wattpad perché ora la maggior parte delle persone, se non tutte, hanno dei problemi con i followers.

Domandinah:

Di solito come vi vestite? (Boh non so che domande fareee)

Ehm.. jeans neri e maglione largolargolargo. Anche se fa un caldo pazzesco io metto i maglioni.. perché... perché si, VIVA I MAGLIONI.

e boh... domani la prof fantastica, gentile, meravigliosa e calma... SOTTOLINEO CALMA (notare la quantità di ironia che tra poco esplode peggio di una bomba)
Mi interroga in arte e quindi niente... buonanotte.. spero che il capitolo vi sia piaciuto, se è stato così votate *youtuber mode on*

CIAO *lancia scimmie* *puf* *scompare*

Losers → g.r || Urban StrangersWhere stories live. Discover now