Capitolo 11

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-Harry's pov-

Sono tre settimane che non vedo Louis a lezione e che non torna in camera, sembra sparito e non capisco cosa gli sia preso. Quando mi ha visto a letto con Emily mi ha urlato addosso ed è scappato via.
Non lo vedo da quella sera e mi manca.

Sto ancora con Emily.
"Starci" è un parolone. La uso solo per dimostrare al mondo, o forse a me stesso, di non essere gay.

La verità è che quando la guardo negli occhi vedo solo quelli del mio compagno di stanza.

Sono preoccupato anche se non ho intenzione di scrivergli.
Sono sicuro che questa lontananza schiarirà le idee a tutti.

Andare a lezione e non vederlo seduto accanto a me mi mette agitazione.
E se gli fosse successo qualcosa?
A volte guardo i suoi migliori amici, Niall e Liam, e anche loro sembrano pensierosi.
Magari non ha nulla a che fare con lui, però loro sanno sicuramente dove si trova.
Ho pensato più di una volta di parlargli, ma non voglio che pensino che sia preoccupato per lui.

Nel frattempo continuo a vedermi con Emily e a baciarla ogni volta che qualcuno ci guarda.
Che schifo.
Le uniche labbra che vorrei baciare non sono sicuramente le sue.

Perché sono così sbagliato?

Eppure quando ero con lui, quando scrivevamo insieme e ci risvegliavamo la mattina nello stesso letto l'uno sul petto dell'altro sembrava tutto tremendamente giusto.

Cosa mi stava succedendo? Cosa cazzo ho fatto? Dio Harry, sei un coglione.

Ero costantemente combattuto tra l'andare a prendermi quello che amavo e il tenermi la dignità.
Sapevo che non avrei nemmeno dovuto pensare ad una cosa simile, ma se avessi ammesso a me stesso di essere innamorato di Louis Tomlinson la gente mi avrebbe giudicato, ed odiavo esserlo.
Louis meritava qualcuno che lo amasse veramente, che non avesse paura di urlare al mondo quanto fosse speciale e quanto i suoi occhi azzurri potevano mettere il mondo in silenzioso.

Perso tra questi pensieri per l'ennesima volta, come ogni giorno, Zayn mi raggiunse in cortile.
"Hazza ti stavamo aspettando in mensa, dove ti eri cacciato? La tua ragazza ha provato a chiamarti ma avevi la segreteria" disse.
Feci un sorriso malinconico alle parole 'la tua ragazza' e guardai il mio amico.

"Non avevo fame", feci spallucce.
"Non avevi fame anche ieri sera Harry, non mangi da due giorni" mi disse preoccupato.
"Sto bene Zanzi, davvero".
"Cosa ti sta succedendo? Emily ti ha detto qualcosa? Non è brava a letto?".
Lo guardai stupito.

"Non lo so".
Questa volta quello stupito era lui.

"Non lo sai? State insieme da quasi un mese ormai! Da quando Harry Styles non si porta a letto qualcuno?". "Lei è innamorata di me da anni, non voglio farla soffrire" dissi io, era vero, ci tenevo a lei.
Non in quel senso, ma ci tenevo.

"Io davvero continuo a non capirti. Se non sei innamorato di lei perché ci stai insieme? Perché la baci ogni volta che qualcuno vi guarda come se volessi dire a tutti che è tua?".
"Non lo so".
"Che cazzo di risposta è Harry? Mi vuoi dire cosa ti passa per la testa una buona volta? E si può sapere che fine ha fatto Tomlinson?".
Continuai a fissare la punta dei miei stivaletti, silenzio.

"Harry...è per lui?" disse Zayn.
"No, non lo so. E comunque non lo vedo da tre settimane, non torna in camera e non si vede a lezione. Non so dove sia, sembra scomparso nel nulla".
"Com'è possibile? Che cosa può essere successo? Hai qualche idea?" mi chiese.

Perché dovevamo parlarne?

"Forse...è stata colpa mia" ammisi, pronto a prenderle dal moro.
"Cosa cazzo hai combinato questa volta?".
"Io...Lou è entrato in camera, tre settimane fa, e mi ha visto a letto con Emily mentre ci baciavamo".
"E...?".
"E...ha urlato 'vaffanculo Styles!' con gli occhi lucidi ed è corso via. Non so cosa gli sia preso, sembrava incazzato però".
Zayn mi guardò con la bocca spalancata.

"Io non posso credere di avere un amico ritardato" disse poi.
"Cosa vorresti dire? Che c'entro io scusa?" chiesi confuso.
Non capivo dove volesse arrivare.

"Mio Dio Haz, come hai fatto a non capirlo prima? E tu...oddio".
"Puoi spiegarti per favore? Poi il ritardato sono io. Almeno so mettere insieme una frase" dissi.

"Louis è innamorato di te" disse.
Mi gelai.
Nonostante fosse l'ultima settimana di maggio e l'estate era alle porte sentii un brivido freddo trafiggermi la schiena.

Louis cosa?

Non risposi, così il mio amico continuò: "Prova a far funzionare quel cervello difettato che ti ritrovi. Chi potrebbe mai reagire così vedendo una persona baciare un'altra?".
Ci pensai, che avesse ragione?

"Ma io..." dissi.
"Ma tu niente. Dio Harry, è sparito per causa tua".
"Louis non è gay" dissi io, forse un po' troppo convinto.

"Come non lo sei tu?".
Mi bloccai.

"Non lo sono Zayn, smettila".
"Credi che non ti conosca abbastanza? Credi che non mi sia accorto di come il tuo sguardo cerca il suo in mensa o di come ti brillano gli occhi quando parli di lui? Credi che non mi sia accorto che Emily è un diversivo per far credere a tutti che tu sia etero? Chi stai cercando di convincere Harry? Il mondo o te stesso?" mi disse.
"Io..." non sapevo cosa dire.

Erano gli stessi pensieri che avevo avuto per queste ultime settimane, ma sentirle dire da qualcun altro aveva lo stesso effetto di una doccia fredda. Di un bagno in mare il giorno di Capodanno.
Non trovavo parole, forse perché sapevo che la verità l'avesse appena detta chiaro e tondo Zayn.

"Non devi ammetterlo a te stesso se non sei pronto, non devi ammetterlo a nessuno, ma così stai solo facendo del male a tre persone. Louis è sparito perché è convinto che tu sia innamorato di una ragazza e chissà come sta, Emily è innamorata di te dall'asilo e la stai solo usando come copertura a sua insaputa e...tu...stai lasciando andare via il tuo unico amore. Non ti sto dicendo di lasciare Emily e di andare a cercare i tuoi occhi blu, ma Harry ti prego...trova un modo per risolvere questa situazione".
Annuii, lo ringraziai e corsi in camera mia.

Era ormai troppo vuota e il profumo di Louis stava iniziando a sparire dal suo cuscino.
In queste settimane avevo scambiato lo avevo scambiato con il mio per sentirlo vicino, con la speranza che prima o poi varcasse quella porta, ma non era mai successo.
Dio che stupido, come potevo non averlo capito?

Presi il mio quaderno delle canzoni e iniziai a scrivere, scrissi per lui.
Questo non lo avrebbe mai letto nessuno.

"Same lips red, same eyes blue, same white shirt couple more tattoos.
But it's not you and it's not me.
Tastes so sweet, looks so real, sounds like something that I used to feel, but I can't touch what I see.
We're not who we used to be, we're not who we used to be, we're just two ghosts standing in the place of you and me, trying to remember how it feels to have a heartbeat.
The fridge light washes this room white, moon dances over your good side, and it was all we used to be..."

Sentii dei passi fuori dalla porta, probabilmente erano gli ultimi ragazzi che tornavano nelle proprie camere per andare a dormire.

Guardai l'orologio ed era effettivamente tardi, scrissi ad Emily per darle la buonanotte ed aprii la chat con Louis.

Rilessi il testo completato che mi aveva inviato ormai quasi un mese prima e sospirai.
Se Zayn aveva ragione allora quelle parole erano per...me?

Provavamo davvero le stesse cose quando stavamo insieme?

Ne dubito, sarebbe tornato da me.

Effettivamente nemmeno io ero andato a cercarlo.

Presi in mano la chitarra e iniziai a suonare la nostra canzone.

"Louis, sono qui. Non sono chi vorresti, come mi vorresti, ma sono qui. Dove sei?" pensai.

Finii l'ultimo accordo e mi sdraiai sotto le coperte e subito mi addormentai.
Ancora una volta sognai quegli occhi blu.

Ice and emeralds|lxuistmlnsnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora