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Louis' pov
Ero di fronte alla porta della biblioteca da quasi un quarto d'ora, ero in anticipo ed io non ero mai in anticipo, mai.

Erano le 15 precise, e dovevo farmi coraggio ed affrontare quei due magnifici, smeraldi che erano il centro dei miei pensieri.
Entrai tentennando e mi avvicinai all'ultimo banco presente, presi il mio libro di arte e inizia a sottolineare distrattamente aspettando il ragazzo, e fortunatamente arrivò poco dopo: entrò in tutta la sua magnificenza, allacciandosi gli ultimi due bottoni della camicia rosa che portava, e io mi persi nei suoi capelli fluidi. Mi fermai a riflettere se quello che stavo facendo fosse giusto, ma quando si sedette al mio fianco e mi salutò baciandomi la guancia persi completamente la ragione, e non ci fu più momento per pensare allo sbaglio che potevo commettere: Harry Styles mi stava sfiorando la coscia con le sue lunghe dita affusolate.

Mi sporsi ogni minuto per notare ogni suo minimo movimento, volevo captare quello che faceva, volevo vedere come si atteggiava quando non c'era nessuno attorno, ma c'ero solo io e per me, sembravo più che abbastanza.

"Mi stai consumando, vuoi una foto insieme?" disse sorridendo maliziosamente.
"Styles, non rompere il cazzo" abbassai lo sguardo per evitare i suoi occhi penetranti.
"Senti Louis, ti va se....come dire, ci incontriamo sta sera dopo cena, a casa mia?"

Iniziai a muovere le gambe in modo ansioso, e picchiettai le dita sulla copertina malandata del libri che avevo chiuso per parlare con Harry.
"Non credo sia il caso...dovrei vedere Zayn" dissi, non potevo abbandonare il mio ragazzo, non ancora. "Oh porta anche lui, ci divertiremo" e mi mandò un occhiolino prima di andarsene.

Mi alzai, sconvolto e con la testa a quello che sarebbe successo quella sera, che il diavolo abbia pietà dei miei peccati, oh lussurioso Harry Edward Styles.

Zayn's pov
Erano appena le 18.30 quando mi trovai Louis sotto casa, portava nella mano destra un cappuccino, probabilmente il mio preferito, e nell'altra le chiavi della sua moto; scesi giù e lo baciai salutandolo, feci per portarlo su, ma mi porse la bevanda e mi fece segno di saltare sulla sella dietro di lui, non feci domande e lo seguii.

"Siamo a casa Styles?" chiesi appena vidi davanti a me una lussuosa villa bianca, con finestre enormi, da cui si notava ogni mobile che adornava l'interno "Esattamente, e sta sera ci sarà molto da recuperare" mi diede un pizzicotto sul sedere e mi trascinò all'intento dell'abitazione.

"Benvenuti miei dolci amici" salutò eloquente Harry, sorrisi in modo dolce e mi accomodai all'interno.
"Andate a fare un giro della casa io finisco la cena, fate come fosse casa vostra" fece per girarsi ma non prima di aggiungere: "La mia camera da letto è l'ultima nel corridoio, fate attenzione a dove si trova".

Louis rise, ma io rimasi immobile dov'ero, ero arrivato alla conclusione di quella serata già ore prima, ma dio, speravo che quella fosse solo l'ennesima dimostrazione che Louis avrebbe guardato solo me, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Iniziammo a girare per la casa, c'erano quadri appesi ovunque, e bagni ogni angolo della casa, dire che era enorme sembrava un vezzeggiativo, probabilmente mi sarei perso se non fosse per le mille cartine che erano poggiate sulle colonne bianche immacolate di quella casa, che emanava serietà e soprattutto molta finzione.

"Scendete bellezze, è pronto" sentimmo urlare dal piano terra, andammo quindi nella probabilmente, sala più grande della casa: c'era un tavolo rettangolare, lungo di un color marrone scuro, apparecchiato attentamente con una tovaglia nera, in netto contrasto con le pareti circostanti, le posate appartenevano ad un servizio antico, lo notavo dai ricami che portavo su di esse, "barocco" sussurrai, attirando l'attenzione del padrone di casa che annuii quasi impercettibilmente.

La cena passò in fretta, finii la pasta con un leggero sugo che aveva cucinato Harry, stando molto attento agli sguardi sottecchi che rifilava al mio ragazzo ogni tanto, il quale prontamente arrossiva, maledicendolo sotto voce, gli strinsi la mano che aveva poggiato sul mio ginocchio per tranquillizzarlo della situazione.

Mi alzai dal tavolo seguito da Louis e preceduto dal più alto che sparecchiando la tavola, toccò "accidentalmente " le gambe di entrambi, sussultammo, ma non potei negare l'accenno di eccitazione che inibiva i miei sensi.

Passavano una frazione di secondo quando mi ritrovai la mano di Louis afferrarmi il collo, e quella di Harry ancorata al mio fianco, mentre con l'altra toccava ardentemente il sesso di Lou, chiusi gli occhi e aspettai la prossima mossa;
se solo avessi saputo che sarebbe stata l'ultima sera in cui avrei toccato il mio ragazzo, me la sarei goduta di più.

Harry's pov
Trascinai entrambi su per le scale di quella maledetta casa che era sempre stata più una prigione che un'abitazione e un posto dove fuggire dai drammi dell'adolescenza.
Sbattei la porta dietro le mie spalle e buttai sul letto entrambi i fidanzati: "Spogliatevi, zoccole" ordinai, e non se lo fecero ripetere due volte, li vidi togliersi gli indumenti e buttarli in terra non curanti della figura che stessero facendo, ero entrato anche nella loro mente, pensai che quella serata potesse davvero cambiare quello che provavo per Louis, ma non fece che peggiorare.

Mi avvicinai al letto, e salii a carponi su di esso, inizia a lasciare baci umidi sulla pelle del più chiaro e tracciare le figure poco chiare che si confondevano con la carnagione olivastra dell'altro, loro si bearono delle mie carezze e presto, mi trovai in mezzo a due fuochi contrastanti: Zayn che provava in tutti i modi a raggiungere quella pelle che tanto desideravo, mentre il mio giocattolo preferito si strusciava su di me , e lo accontentai iniziando a toccare, con movimenti circolari la sua erezione ormai completamente formata.

Zayn si avvicinò alle labbra di Louis e preso da un attacco di gelosia lo scansai bruscamente e lo feci attaccare al mio cazzo, con un movimento animalesco mentre io mi fiondai sulle labbra del mio amato castano: sapevano di caffè e fumo esattamente come immaginavo, non persi tempo e le nostre lingue si incontrano a metà strada, passammo metà del tempo nel quale Zayn succhiava avidamente il mio sesso, a guardarci negli occhi scambiandoci quale bacio che consisteva solo nel fare intrecciare le nostre lingue fuori dalle nostre labbra.

Appena lo vidi portare una mano alla sua base, decisi che era arrivato il momento, mi scansai dal ragazzo che fino ad allora mi stava beando delle sue più grandi cure e inizia a preparare quel fascio di nervi che aveva Louis dentro le gambe,
gliele allargai e con due dita aprii le sue natiche.
"Succhiagli il cazzo mentre lo apro Malik, fallo" e lui senza pensarci o ribattere si sdraiò sul viso del suo fidanzato, facendo sì che anche lui potesse ricevere piacere e si chinò sul suo membro, prendendolo tutto tra le labbra carnose; quella scena suscitò in me un forte senso di disgusto, l'eccitazione per poco non mi passò ma quando abbassai lo sguardo e vidi quelle gambe che tanto desideravo aperte per me, mi ci infilai, senza preavviso facendo scappare un lamento, che poi si trasformò in una nota acuta di piacere,  spinsi dentro e fuori, sempre più forte, finché Louis non mollò la presa dal cazzo di Zayn che anche se a malincuore, fece lo stesso, essendo ormai stanco, si allontanò da lui essendo già venuto sul suo viso, e non fece altro se non farsi masturbare dalla mia mano destra mentre continuavo ad annaspare, facendo scontrare il mio bacino con quello che sapevo sarebbe diventato il suo ex ragazzo da lì a poco tempo.

Venni dentro di lui, e lui sulle mie dita che stringevano la cappella di quest'ultimo,
Zayn andò a farsi una doccia, che gli offrii io, mentre Louis doveva ancora riprendersi dalla scopata migliore che avesse mai fatto fino ad allora, mi avvicinai al suo orecchio per dire due parole che fecero uno strano effetto anche a me "Non farti mai più toccare da lui, o ti giuro che lo ammazzo".

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