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Louis' pov
Erano le 20.30 io e Harry eravamo stati insieme tutto il giorno solo un ora prima ci eravamo separati, non avevo molta fame per cui liquidai mamma con un morso ad un panino per poi salire in camera.

Mi sedetti sul letto, avevo scelto poco prima con cosa mi sarei vestito quella sera, semplici skinny neri, con una maglia di altrettanto colore e una stampa anni '80 abbinata con delle vans old school e giacchetta di jeans.

Mi vestii, pensai a cosa fare dei segni sul braccio sinistro, presi così il fondotinta di mia sorella e tentai di coprire il più possibile, mi sarei tolto  prima o poi quella sera da dosso la giacca per cui avevo pensato a una scusa per eventuali errori nel coprire le ferite:
"No mi sono fatto male con il coltello";"Mia sorella con le unghie sai";
Solite vecchie grandi cazzate che da anni si tramandano per coprire la violenza,
perché dover far del male a chi ami se si può mentire?

Si erano fatte le 21.20 mi misi velocemente le scarpe appena il telefono squillò rivelandomi che Harry era sotto casa, scesi e lo vidi in tutta la sua perfezione: era poggiato al cofano della macchina che si sistemava il bottone della manica che apparteneva ad una camicia orlata d'oro, aveva i soliti anelli, tra cui uno nuovo, era una semplice fascetta nera che avevamo preso assieme quel pomeriggio io la portavo all'anulare destro lui al medio della medesima mano,
mi accennò un sorriso, mi accarezzò l'interno braccio e mi fece salire sul sedile di fianco al suo.

"Allora c'è anche il tuo amico Nate oggi?"Dissi dopo essere partiti.
"Si" rispose annuendo.
"Perdonami la domanda ma.." iniziai a tamburellare le nocche sul finestrino dell'auto.

"Non fare domande di cui già sai la risposta, io non ti chiedo con quante persone sei stato" parlò mentre continuava a muovere elegantemente le dita sul volante del mezzo.

"Perché io non mi facevo mezza scuola"
"Metà no, ma un quarto si Lou, io so quel che tu non hai mai detto" aggiunse semplicemente, io allora arrossii e lasciai cadere il discorso mentre una canzone estiva suonava lentamente in radio.

Harry's pov
Arriviamo con un quarto d'ora di ritardo al locale, Lou aveva messaggi dei suoi amici non letti e io godevo ridendo del suo panico:
"Harry io non arrivo mai tardi dio ti odio".
Diceva, ed era così bello mentre straparlava e poi si fermava per guardarmi storto, era una luce che solo grazie a lui brillava.

Entrammo mano nella mano, mi sistemavo i capelli mentre lui guardava nella direzione da cui provenivano le voci degli altri, e purtroppo l'incubo mi si presentò davanti:
Nate e Zayn che parlavano ridendo e guardando le nostri mani intrecciate.

"Ciao ragazzi" disse scocciato Lou mentre si sedeva al mio fianco e a quello di Liam.
"Tommo" disse annuendo leggermente Zayn.

"Uh guardate il ragazzo che mi ha rubato le scopate notturne"  interruppe così il discorso Nate.
"Falla finita" disse Liam.
"Si esatto, smettila" continuò Lou.

Gli strinsi l'interno coscia per evitare che lui potesse sentirsi in più nei miei confronti.

"State tranquilli non vi tocco il bambino, stavo ironizzando sul mio poco sesso attualmente" continua il biondo mentre si mordeva il piercing al lato del labbro in modo provocante mentre mi ammiccava.

"Senti lo dico sinceramente, probabilmente non riesce più a fare nulla con te" disse Lou alzandosi e fronteggiando il più alto, quest'ultimo allora sorrise e guardandolo dritto negli occhi:
"No tranquillo, riusciva a venire anche il giorno prima di baciarti piccoletto".
Detto questo prese la sua birra e varcò la soglia di ingresso.

"Non dargli ascolto, non è vero" sussurrai all'orecchio del più basso, lui annuì impercettibilmente e mi baciò la guancia.

"Scusate, non dovevo invitarlo non credevo facesse così.." iniziò a parlare Liam con aria sconfitta.
"No Lí, tu non centri nulla è lui che farebbe di tutto pur di far separare quei due" finì così il discorso, con questa frase di Niall che prontamente riempiva i bicchieri di tutti con foga.

La serata finí con risate e baci passionali a causa della tequila e del sale che leccavo, prima di buttare giù il liquido trasparente, dal collo di Louis, una situazione talmente eccitante che dopo poco tutti i ragazzi ci incitarono ad andare a casa e continuare lí.

"Va bene, andiamo, a lunedì ragazzi" dissi prendendo la giacca dalla sedia e successivamente quella di Lou dal suo fianco.
"Va bene, ciao ragazzi attenti sta sera".

Facemmo per andare ma Zayn bloccò Lou "Vieni un secondo".

Zayn's pov
"Mi dispiace bloccarti a metà serata, ma devo dirti una cosa".

Vidi Lou annuire e incitarmi a continuare;
"Fammi vedere il braccio per favore".
"No, Zayn".
"Ho detto fammi vedere il braccio Louis".

Tossì e ingoiò a vuoto, fu così che presi di colpo il braccio e sollevando la manica vidi dinanzi a me il mostro che più mi spaventava:
"Tommo ti prego..."
Lui si scansò bruscamente e corse via verso Harry, e mi lasciò lì, a pensare a cosa avessi fatto di male al mondo per dover vedere l'uomo che più amo tagliare la sua pelle perché i suoi demoni lo costringono a non fidarsi, ad odiare se stesso perché gli altri non lo accettano, o perché il suo cuore non regge il sentimento.

Con un sospiro dissi:
"Nate ha detto il vero..." così il vento portò via le mie parole e con loro le lacrime mi bagnarono le labbra secche dal dolore che le consumava.

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