22.

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Liam's pov
Non credo di aver mai visto il mio amico così, non sto parlando di tristezza e pianti la notte perché ti hanno spezzato il cuore,
parlo di aver messo il cuore nel cellofan,
come se improvvisamente al posto dell'oceano negli occhi ha uno spettacolo glaciale che si alterna al buio della mezzanotte.

Siamo sul muretto della scuola, sono le 7.45, lui fuma e non ride, Niall fa battute sulla sua verginità ancora intatta io provo a sorridere ma poi incrocio il suo sguardo e mi passa la voglia di provare, mette le felpe larghe, cosa mi nascondi  di nuovo?
Porta con se il suo diario, nello zaino sgualcito, cosa mi nascondi?

Un giorno fa ho chiamato Zayn, lui sembrava si stesse riprendendo, ma appena vedeva Louis in quello stato crollava di nuovo  nel suo inferno personale, e non poteva salvare il suo principe azzurro.

Ora ha accavallato le gambe e gioca con i lacci della felpa mentre guarda il vuoto, non risponde alle domande, non c'è, non c'è più il mio amico, e non credo sia solo colpa di Harry, certamente lui lo ha piegato fino a spezzarlo, ma ad iniziare il lavoro erano stati i maltrattamenti, le urla e l'educazione data a suon di parole miste e schiaffi.

Ci fu un momento in cui capii che sarebbe stato per sempre il bambino che era da piccolo, e non smetterò di crederlo.

*flashback*
Era il suo compleanno, faceva freddo, in casa c'erano sua madre e sua sorella,
il padre non c'era, per lavoro aveva detto la madre, mentre preparava la torta.

Dopo qualche ora era tornato, ubriaco,  e urlò contro Lou dicendogli di essere un bambino viziato e che se mai sua madre se ne fosse andata da lui sarebbe stata a causa del suo essere inutile.

Si chiuse in camera, e due giorni dopo sua madre iniziò ad abbandonarsi a se stessa, come se così potesse risolvere i problemi della vita.

*ora*
Io ero e sarò sempre dietro quella porta rossa, spero solo che come sempre lui la riesca ad aprire.

Louis' pov
Oggi sono rimasto seduto sul muretto della scuola per tutta la durata delle ore scolastiche, guardavo il cielo cambiare colore e le nuvole mutare con lui,
sembrava esserci un cuore, poi un treno poi un fiore e poi di nuovo un treno... forme mutevoli che non si fermavano mai, a ritmo dei miei pensieri.

Ieri Zayn mi ha chiamato, abbiamo parlato degli eroi greci, mi ha detto che sono Achille, ma io mi sento Patroclo morto per amore e per sofferenza,
e lui la mia Briseide, che si dispera nella tenda perchè il mio cuore apparteneva ad altri.

Sollevo la manica della felpa, avevo fatto una promessa a Briseide, di non farlo più,
ma la promessa del mai cantare ad altri se non a lui superava ogni cosa, perciò l'ho rifatto, era meglio ferire i miei polsi che continuare ad accoltellarmi l'anima,
Zayn non avrebbe saputo.

Zayn's pov
Io ho saputo, grazie Liam.

Come ci sente ad esaurire ogni singola batteria della propria felicità portatile?
Non si sente nulla, ci si spegne, e improvvisamente sembra come se ogni cellula del tuo corpo dipendesse da un essere tanto instabile da far crollare anche se stesso.

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