18.

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Harry's pov
Erano le 10 di un venerdì mattina, non saremmo andati a scuola, e avrei portato il mio nano dagli occhi blu al mare;
presi la macchina, portai dietro anche un telo, non mi sarei sporcato i pantaloni neri che indossavo.

Un motivetto suonava nelle mie orecchie mentre guidavo in modo lento in direzione della casa di Louis,
gli scrissi di scendere, e una luce mi si presentò davanti gli occhi, un jeans nero con una canottiera di uguale colore calzavano a pennello su quel corpo tanto esile tanto forte.

Lo feci salire al sedile a fianco al mio, e di tanto in tanto gli stringevo la cosca sinistra, lui sobbalzava e un sorriso meraviglioso gli compariva sul volto...
mi sarei goduto quella visione finché avrei potuto.

Dopo un oretta e mezza all'insegna di musica estiva, e di piccoli colpi da parte di Louis sul finestrino per tenere il tempo, arrivammo in spiaggia, era teso lo vedevo, aveva le spalle tese e il corpo in tensione come una molla che stava per saltar
scesi per primo, gli aprii la portiera e gli baciai delicatamente le spalle e sussurrai:
"Rilassati, ci sono io con te non temere".
La tensione si sciolse ma i suoi occhi lo tradivano.

Ci tolsimo le scarpe e le poggiammo su un lato del muretto prima di toccare la sabbia calda e morbida sotto le nostra dita, lui strinse istintivamente la mano nella mia, e iniziò a giocare con la fedina, unico anello che portava alle dita affusolate da quando lo avevo conosciuto.

Dopo esserci sdraiati sulla sabbia bianca, azzardai a chiedere:
"Ma quell'anello da dove viene? Porti solo quello sembra essere importante".
Lui si tirò su e iniziò a far scivolare tra l'anulare e il medio l'oggetto.
"Me lo aveva regalato Zayn anni fa...
lui lo ha uguale".

Strinsi la mascella, i sentimenti che iniziavo a provare mi portavano a detestare ogni nome che pronunciava, soprattutto il suo, ma a che prezzo?

"Ah, lo porti ancora" dissi sprezzante.
"Lo porterò sempre Harry" e si alzò, barcollò fino alla riva, lo vidi sfiorare con la punta delle dita dei piedi l'acqua ma si ritirò, mi dimenticai della piccola arrabbiatura e con due passi mi trovai dietro di lui:
"Facciamolo assieme" e così gli arrotolai la fine dei suoi jeans per evitare si bagnasse, feci lo stesso con i miei e entrammo in acqua.

Era fredda, ma il colore del cielo si adattava perfettamente con quello della superficie cristallina, lo vidi girarsi verso di me e stringermi le dita in segno di paura, io sorrisi e dissi solamente:
"Avevo ragione, hai lo stesso colore del mare nei tuoi occhi".

Louis' pov
Appena pronunciò quella frase, le mia gambe non rispondevano più al mio corpo, e si mossero andando verso di lui e lo abbracciai, così forte che non sentivo più il mio respiro, ma solo il suo, che piano piano muoveva i miei capelli dalla fronte.

"Mi fai passare la paura Hazz".
Dissi mentre una lacrima solitaria sfuggì al mio controllo, lui si staccò da quella stretta mortale per il mio cuore, che era rimasto impigliato alle sue dita la prima volta che strinse le mie, asciugò quella piccola goccia d'acqua che probabilmente dal mare dove ci trovavamo era volata sulla mia guancia nel momento esatto in cui lui mi paragonò ad essa stessa.

"Non ho fatto nulla, sei solo tanto forte".
E così lo feci, presi coraggio:
"..come quello che provo per te".
Improvvisamente vidi le sue iridi diventare fredde, dilatarsi e poi stringersi in un frammento di secondo, si staccò dalla  presa della mia mano, e corse via, si mise le scarpe e disse:
"Credo tu non abbia capito, volevo solo farti passare una paura".

"Andiamo a casa" ed io bloccato da quell'attacco di crudeltà, non potei fare altro che seguirlo, mentre metteva in moto la macchina, guardai con occhi tristi e rabbiosi la riva di quel mare, l'unico mare di cui non avrei mai avuto paura, l'unico mare a cui la mia anima aveva donato ogni sua sfumatura,resterà sempre il nostro mare.

Scesi dalla macchina, camminai verso casa senza guardalo nemmeno in faccia,
ragion per cui non notai il sorriso fiero che aveva sul suo viso, che non dava segno di amare se stesso, ma di amare i miei progressi, così io corsi in casa, sbattendo la porta dietro di me, e mi buttai sul letto, il prato davanti casa mia improvvisamente non era più bello come prima, perché aveva lo stesso colore degli occhi del ragazzo che per l'ennesima volta mi aveva spezzato il respiro.

Zayn's pov
Lo avrà portato al mare? Lo avrà amato nello stesso in cui lui ama quelle onde?
O lo avrà odiato come lui odia se stesso?

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