~Passo avanti~

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«Ti consiglierei di mangiare quel puncake»

Nicolas era di fronte e lei. I suoi genitori erano andati in vacanza a New York dove abitava anche la sorella della madre.
E così, una volta in città, Nicolas non perse tempo per andare a trovarla.

«Non lo voglio»
Insistette Scarlett.

Erano andati in un piccolo bar vicino casa di Scarlett.
Lei aveva preso un muffin che era più grosso di quanto si aspettasse, mentre Nicolas aveva semplicemente preso della birra locale.

«Te lo consiglio vivamente, te ne pentirai dopo»

Scarlett lo fissò con aria di sfida.
«No, non lo voglio, lo mangerò-»

Ma si blocco quando vide una mano prendere la metà del muffin che aveva lasciato.

Alzò gli occhi e vide un caschetto nero familiare.

Jenny.

«Ehilà»
Disse prendendo posto.

«Jenny!!» Esclamò la figlia del fuoco, era così felice di rivederla.

«Ciao Scarlett, buono quel muffin»

«Si, lo so»

«Te l'avevo detto di mangiarlo»

Scarlett gli lanciò un'occhiataccia per poi rivolgersi a Jenny.
«Come mai sei qui? E perché non me l'hai detto?»

«Volevo farti una sorpresa» rispose la mora.

Scarlett si sentiva al settimo cielo.

«Tu lo sapevi?» Chiese rivolta a Nicolas.

Lui alzò le spalle.

«Me l'ha detto giusto stamattina.»

«Come vanno le cicatrici?» cercò di cambiare discorso Jenny.

«Oh, stanno andando sempre meglio»

«Bene» Jenny posò le mani sul tavolo.

«È tutto molto bello stare qui e veder le persone e i palazzi e la spazzatura, le urla, i clacson, la confusione...»
Con un gesto della mano si sistemò il caschetto.
«Non ci voglio stare qua, voglio tornare nell'accademia nel bosco vi prego»

«Dobbiamo trovare Etere»

«Ed Allison e Audley» Puntualizzò Scarlett.

«No» Gli occhi di Jenny la trafissero.
«Quei due sono dei traditori, se li vedo li uccido»

«No, Jennifer no»
Nicolas le posò una mano sul braccio. Lei gli lanciò un'occhiataccia.

«Non chiamarmi più così»

Poi si girò verso l'altra ragazza.

«Altri sogni Scarlett?»

«No, cioè si, ma i soliti, fuoco, etere, parole che non ricordo...insomma il solito»

Rimasero a parlare del più e del meno quando Jenny annunciò che sarebbe tornata a casa perché iniziava a sentirsi stanca.

«No» esclamò Scarlett.
«Sei appena arrivata»

«Lo so, ma-»

Scarlett si alzò di scatto dal tavolo.

«Andiamo un po' in giro!»

«In giro?» ripeté.

Scarlett annuì. Le mancava stare con loro e non pensava fosse possibile, ma le mancava davvero.

Detto ciò i tre ragazzi uscirono fuori.
L'aria era calda, ma c'era un po' di fresco.
Ormai era la fine di giugno, da quel momento in poi il caldo avrebbe dominato le giornate.

Jenny alzò lo sguardo. Il cielo scuro e le stelle che brillavano come diamanti, ma all'accademia, ricordò la figlia della terra, le stelle erano il triplo.

Camminarono per le vie del queens dove c'erano i negozi più belli e più ricchi, Scarlett si sentiva di nuovo bene. Nicolas le stava sempre accanto e Jenny la rassicurava in una maniera inspiegabile.
Le cicatrici le facevano male ma riuscì a dimenticarsene per un po'.

«Aspetta! Ci dovrebbe essere una discoteca qua vicino. Andiamo a vedere com'è, così ci divertiamo!»

Jenny non sembrava affatto convinta.

«Ma si dai, non possiamo pensare sempre alle cose negative, qualche volta dovremmo pur svagarci, no?»

Arrivarono nei pressi di un locale.
Fuori c'erano persone che ridevano e parlavano.
Il locale era illuminato da delle luci a neon con su scritto "La Boom"

Scarlett entrò e i due la seguirono.
Dentro l'odore era orribile.
Fumo, sudore e Alcol.

La figlia del fuoco rise e alzò le braccia.

«Non è fantastico?» Urlò per sovrastare la musica.

Si sentiva ubriaca di felicità. Mancava poco e si sarebbe messa a salterellare come un coniglietto.
Una parte di sé si stava chiedendo che diavolo le stesse succedendo. Una volta sarebbe inorridita ad entrare in un posto del genere e adesso, invece, non ne vedeva l'ora.

«Ehm...»
Jenny avrebbe voluto dire che era orribile e che voleva tornare a casa a dormire, ma Nicolas sorrise e annuì.
Prese la mano di Scarlett e si buttarono in pista.

Jenny alzò gli occhi al cielo.
Sapeva che Nicolas amasse la musica, le persone e tutte quelle cose appiccicose, ma non si aspettava la stessa cosa dalla più piccola.
Conseguenze dell'essere una figlia del fuoco?

La diretta interessata si stava scatenando con Nicolas.

Scarlett notò Jenny andare al bancone e chiedere qualcosa da bere.

Scarlett iniziò a muovere i fianchi a ritmo di musica.
Incatenò i suoi occhi a quelli del riccio.

Sentiva una connessione senza precedenti.

Si girò, Nicolas appoggiò le mani sui suoi fianchi per poi scendere leggermente.

Seguiva i suoi movimenti e la teneva incollata a sé.

Lei si morse il labbro, lui la fece girare di nuovo.

Erano vicinissimi; sentiva il suo respiro.

Avrebbe voluto baciarlo, intrecciare i capelli nei suoi ricci, mordergli le labbra e-

Ma fu in quel momento che lo sentì.

Fu come uno sciocco di dita. Una candela accesa e poi spenta nell'istante dopo.

Nicolas si irrigidì e Scarlett, notando Jenny con lo sguardo fissò nel vuoto e con le mani che stringeva forte il bicchiere capì che tutti e tre l'avevano sentito.

Etere aveva fatto un passo avanti.

Spazio autrice

Ciao!! Questi giorni sono un inferno, c'è davvero troppo caldo ed è difficile trovare la voglia e la concentrazione.

Andiamo al dunque, questo capitolo è veramente mini. Adesso Nicolas, Jenny e Scarlett sono insieme, per un po' almeno.
Scarlett continua a cambiare e a mostrare la vera sé e certe volte questo cambiamento sorprende anche lei.
Inoltre l'attrazione fisica tra i due figli del fuoco cresce sempre di più 👀
Oddio, sto scrivendo mentre sto morendo di sonno, spero di non aver fatto grossi errori, in ogni caso, ci vediamo tra due giorni <3

PS. Si, Scarlett abita nel Queens, un quartiere di New York e la boom esiste davvero anche se non sono sicura che sia nel Queens...

The Sons Of Elements - L'ombraWhere stories live. Discover now