~Rinata~

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Scarlett era distesa sul comodo divano turchese che si trovava nella casa di vacanze dei genitori di Nicolas

«Questo divano è così comodo che potrei addormentarmi» Disse con gli occhi socchiusi.

«Beh, non lo fare»
Jenny si era accomodata al tavolo di legno che si trovava davanti al divano con una tazza di caffè fumante tra le mani.

I genitori di Nicolas non erano a casa in quel momento e il riccio le aveva invitate a venirlo a trovare. Scarlett, curiosa come non mai di vedere la casa, si era fiondata subito all'indirizzo che gli aveva dato Nicolas, Jenny era arrivata giusto qualche minuto dopo.

La casa delle vacanze di Nicolas era molto carina anche se piccola. Era su un piano, con una cucina abitabile dai colori azzurri, tre camere della stessa grandezza e ovviamente un bagno. Tutta la casa aveva delle tinte che variavano dal blu all'azzurro, tranne la stanza di Nicolas: le fiamme disegnate e i colori arancioni delle pareti avevano fatto sentire Scarlett a casa quando l'aveva visto. Le ricordava vagamente la classe dove insegnavano le lezioni degli elementi e aveva sentito una fitta di nostalgia.

Nicolas era stato molto carino con lei. Le aveva offerta dei biscotti che aveva preparato la madre, ma lei aveva rifiutato. Si sentiva lo stomaco in subbuglio.
Voleva parlare con lui, ma non ci riuscì perché pochi minuti dopo avevano suonato il campanello ed era arrivata Jenny.

Scarlett si alzò leggermente in modo da guardarla in faccia.

«Dobbiamo capire cosa fare.» esortò
«Dobbiamo fare qualcosa. Quello che è successo due sere fa è stato...» cercò una parola che potesse andare bene, alla fine scosse la testa «Assurdo»

Nicolas le lanciò un'occhiata maliziosa.

«Eccome se lo è stato.»

«Figli del fuoco e ormoni sballati vanno a braccetto.» La ragazza corvina alzò gli occhi al cielo.

Nicolas ridacchiò e tornò a prestarle attenzione.
Si trovava sul pavimento, con la schiena appoggiata al divano, la testa vicina dove si trovava Scarlett.

La figlia del fuoco non poté non ricordare cosa era successo giusto due sere prima.

Erano andati in quel locale. Scarlett si era comportata in un modo che, un anno prima, non avrebbe mai fatto.
Stentava a riconoscersi.

Tornata a casa aveva continuato a sentirsi in quel modo. Avrebbe voluto ballare e urlare e baciare Nicolas. Avrebbe voluto divertirsi.
Dopo essersi fatta una doccia fredda e aver bevuto una cioccolata calda iniziò a tornare in sé.
Aveva provato una vergogna assurda per il suo comportamento. Si era domandata cosa avessero pensato i suoi amici e si era passata una mano sul viso.
Aveva desiderato sprofondare sottoterra.

La tosse di Jenny la fece tornare bruscamente al presente.
Qualche secondo dopo smise e guardò il caffè come se volesse ucciderlo.

«Maledetto caffè di merda»

Nicolas scoppiò a ridere e Scarlett fece un sorriso timido. Probabilmente avrebbe riso anche lei, ma era troppo presa dai suoi pensieri.

«Noi dovremmo...» iniziò Scarlett. «Forse dovremmo provare a unire i nostri poteri e cercare di ucciderlo» Propose.

«Oh, davvero?» Il tono sarcastico di Nicolas la colpì.
«E come? Non me lo hanno insegnato alle lezioni degli elementi»

«Forse dovremmo» si mise seduta. «farci notare da lui?»

Stava dicendo un sacco di stupidaggini e una parte di lei se ne rendeva conto.

All'improvviso le venne in mente un'idea.
Un'idea stupida e pericolosa, ma avrebbe funzionato.
Forse.

The Sons Of Elements - L'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora