~Fuoco~

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Le luna splendeva nel cielo ricoprendo con un manto argenteo tutto ciò che si trovava sottostante.

Gli insettini volavano qua e là nei pochi fiori che non erano morti per via del fuoco innaturale che si era creato qualche ora prima.

Audley si trovava in una distesa verde. Seduto sull'erba, con la testa leggermente all'indietro a godersi di quell'aria fresca e pulita che solo nelle zone verdi è possibile trovare.
Gli ricordava l'accademia.

Poco lontano da lui, giusto al di là di qualche albero, si trovava un vecchio casolare abbandonato.

Etere li aveva portati lì. Non aveva dato grandi spiegazioni. Non aveva detto perché dovevano stare lì o chi era il proprietario.
Aveva solo detto: "Dite ciao alla vostra nuova momentanea casa" poi era sfrecciato su per le scale lasciandoli lì.

In quegli ultimi mesi Allison e Audley erano andati dietro il quinto Guardiano come cagnolini.
Audley faceva quello che Allison voleva perché sembrava lo desiderasse ardentemente, ma aveva dei grandi dubbi su questa scelta.

Avvertì un rumore, aprì gli occhi e vide una sorella avvicinarsi a lui.

Guardava a terra attenta a dove metteva i piedi.
Indossava un giaccone bianco dall'aria molto pesante, stivali alti e jeans neri. I capelli biondi lasciati al vento, una ciocca le andò davanti agli occhi. Lei la spostò con un gesto della mano.

«Ehi» gli sorrise dolcemente e si abbassò per mettersi accanto a lui, nella sua stessa posizione: gambe allungate e mani messe dietro la schiena, con i palmi rivolti verso il terreno per sorreggersi.

«Come mai qui?»
Audley alzò le spalle. «Pensavo.»
«Pensi troppo.»
«È...» fece una pausa insicuro se continuare. «È questa situazione a preoccuparmi» ammise alla fine

Allison si accigliò «Perche?»

Audley si girò verso di lei.
Da quando avevano visto la loro madre morire Allison si comportava come se seguire Etere fosse la cosa più importante.
Audley aveva pensato che avrebbe odiato il Guardiano per aver ucciso la madre. Aveva pensato che avrebbe dovuto fermarla dall'ira cieca che avrebbe provato. E invece, con sua grande sorpresa, Allison era andata dietro Etere quando quest'ultimo aveva deciso che i danni all'accademia potevano bastare, e si era portata dietro Audley.
Etere non si era mostrato contrario, ma neanche felice di questa scelta. Il più delle volte si comportava come se non esistessero.

«Non mi fido affatto di lui.» Chiarì.

Allison spostò lo sguardo sulle sue mani.
«È difficile fidarsi di un Guardiano, ma se non ci fosse stato lui saremo morti tutti»
«Questo è vero, ma... perché sei così ostinata da seguirlo sempre e ovunque?»
Allison lo guardò dritto negli occhi.
«Per anni ho cercato di essere perfetta. Ho cercato di essere quello che mamma voleva che io fossi. E poi, aveva deciso di ucciderci, dicendolo prima a te piuttosto che a me» prese un respiro profondo.

«Non ce l'ho con te. Non potrei mai» lo guardò «Ma odio, odio profondamente come nostra madre si è comportata con me»

Non poteva darle torto. Le paranoie di Allison, il suo voler essere perfetta, non erano solo paranoie, la madre insinuava continuamente cose e Allison, essendo molto sensibile alle sue critiche, incassava il colpo e ci pensava ogni notte e ogni giorno finché Eleanor non si dimostrava soddisfatta di come Allison aveva riparato alle "imperfezioni" che secondo lei la affliggevano.

Ma sentirla parlare così della loro madre lo colpiva lo stesso.

«Sono stata, cioè siamo stati sempre sottomessi a lei e a tutti»
Lo guardò. Una strana scintilla negli occhi.
«Potremo essere molto di più, potremo governare il mondo. Non avremo più bisogno di essere perfetti per nessuno e nessuno oserebbero giudicarci.»

The Sons Of Elements - L'ombraOnde as histórias ganham vida. Descobre agora