21- Stava andando tutto così bene

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Sam Hawkins

- E così ieri ho invitato Amelie a casa mia e siamo diventati amici.

Era il 20 novembre. Sam era seduto su un tavolino nel giardino della scuola con Jen, il cielo autunnale era grigio, ma per il momento non minacciava pioggia. Iku quel giorno non c'era: aveva mandato un messaggio a quella mattina a Senna dicendo in maniera vaga che non sarebbe venuto a scuola per una settimana perché aveva fatto qualcosa che non doveva. Sam era abbastanza preoccupato per lui ma per il momento cercava di non pensarci. Stava passando la pausa pranzo in compagnia di Jen e le stava raccontando le sue avventure del giorno prima.

- Ah Sammie, sei fantastico, riesci a fare amicizia anche con i sassi.

Sam scoppiò in una risata imbarazzata.

- Sam, a proposito, devo parlarti di una cosa un po' seria...

- Dimmi tutto.

- Ieri, dopo che te ne sei andato, abbiamo incontrato Hero in compagnia di qualche suo amico.

- Hero? Ha visto Iku con Micah o Sora?
Chiese Sam con urgenza, forse questo spiegava l'assenza di Iku quel giorno.

- Sì, io per fortuna non sono stata vista, ero nei camerini quando ho sentito la loro voce.

- Cosa si sono detti?

- Hero pareva infastidito del fatto che vi state allontanando dal vostro gruppo di amici, se l'é presa e ha detto delle cose orribili su Micah e Sora. Sarei tanto voluta uscire e picchiarlo, ma non potevo. È così stressante fingersi una brava persona quando vorresti pestare tutti a sangue.

Sam trattenne a stento un sorriso, sapeva che quella ragazza, se avesse potuto, avrebbe gettato da un bel po' la maschera da brava ed educata persona.

- Io e Iku era da un po' che sospettavamo che Hero potesse lavorare per i Lucos con il compito di tenere d'occhio Iku.

- Oh...

Jen rimase in silenzio. Quelle parole sembravano averle dato molto su cui pensare. Forse anche lei stava valutando come più plausibile l'ipotesi che Iku fosse rimasto a casa quel giorno a causa di quell'incontro.

- Indagherò. Grazie dell'informazione Sammie.

- Mi sono dimenticato di dirtelo prima, scusa.

Jen scosse la testa e diede un enorme morso al panino che aveva per pranzo.
- Non fa niente. - Disse con la bocca piena. - Piuttosto se oggi pomeriggio sei libero possiamo continuare ad allenarci.

- Allenarci per cosa?
All'improvviso la voce di Zalia fece sobbalzare Sam. Da quanto tempo li stava ascoltando? Non si era nemmeno accorto che si era avvicinata al loro tavolo. Si lasciò scappare una risatina tesa.
- Allenarci per...
Biascicò in cerca di una scusa intelligente, guardò Jen in cerca di aiuto.

- Il discorso per il ballo di inverno!

Rispose prontamente Jen, in quel momento Sam si accorse che quando Jen mentiva parlava più veloce del normale.

- Il discorso per il ballo d'inverno?
Domandò Zalia sedendosi al tavolo con loro.

- Ma certo.
Disse Sam.

- È molto importante!
Aggiunse velocemente Jen.
- Di solito non lo fa il preside oppure tu, Jennifer? Mi sembri già bravissima.

Jen tossicchiò imbarazzata.
- Ecco... Grazie, credo. Ma da quest'anno si è proposto che uno a caso tra gli studenti faccia un breve discorso dopo il mio, tra il nostro anno è stato sorteggiato Sam.

Zalia aggrottò le sopracciglia perplessa. - Non ne sapevo niente...

- Doveva essere una specie di sorpresa e inoltre non mi va che si sappia troppo in giro.
Borbottò Sam a disagio, quella scusa non gli piaceva per niente soprattutto perché comportava che lui avrebbe dovuto tenere davvero un discorso durante il ballo di inverno, tra appena poco più di dieci giorni.

Devil town ||boyxboy||Where stories live. Discover now