Capitolo 12

2.4K 77 4
                                    

Capitolo 12

La settimana era iniziata nel peggiore dei modi. Forse anche nel più doloroso.
Christian era una brava persona, così almeno credevo, quindi sospettare che potesse davvero tradirmi non era mai stata neppure un'opzione.

Leggere il messaggio di quella ragazza, Federica, mi aveva ferita davvero. Aveva fatto il doppio gioco per quanto? Un anno? Provavo disgusto per un ragazzo così.

Gli avevo subito scritto, un lungo messaggio.

A Christian: È triste essere uomini piccoli, tu sei davvero minuscolo. Ci conosciamo da anni e non hai neanche avuto il coraggio di dirmi che ti eri innamorato di un'altra. Sempre che di amore si possa parlare visto che prendevi in giro anche lei. Sei venuto a Londra da me, lasciando lei qui con la banale scusa del lavoro. Ora capisco molte cose, le telefonate chiuso in bagno, le zero foto pubblicate con me sui social in quel periodo, gli impegni assillanti da quando sono tornata.
Mi hai fatto sentire in colpa per esserci visti poco, tu a me! Sei una delusione, Christian. Non cercarmi più. Mai più.

Lo avevo bloccato, ma avevo anche pianto, con la faccia piantata sul cuscino.
Il giorno dopo avevo due profonde occhiaie mentre andavo in ufficio, le cuffiette piantate nelle orecchie e l'umore a terra.

Tutto per colpa di un idiota.

Ero entrata da poco nello studio, con un caffè bollente in mano, quando lo schermo del mio cellulare si era acceso. Avevo paura fosse un messaggio di Christian su Instagram, visto che su whatsapp lo avevo bloccato.

Invece, quando vidi il mittente quasi mi venne un colpo.

@DusanVlahovic ha risposto alla tua storia

—> Buon inizio settimana 😎

Guardavo il cellulare paralizzata, appoggiandomi con le mani ai braccioli della sedia dell'ufficio. Ringraziai mentalmente di essere seduta perché al contrario sarei probabilmente caduta a terra.

Dusan Vlahovic mi aveva appena augurato un buon inizio settimana? Seriamente? Doveva essere uno scherzo di pessimo gusto, non c'erano altre spiegazioni.

Mi guardai intorno, assicurandomi che non ci fossero telecamere nascoste nella stanza o qualcuno pronto ad apparire urlando "ci sei cascata!"

Guardai ancora lo schermo, vedendo la mano che afferrò il cellulare tremare mentre deglutivo.

Grazie <—

Grazie?! Ma che diavolo mi stava dicendo il cervello? Imprecai mentalmente digitando in fretta un secondo messaggio.

oddio è piuttosto strano parlare con te<—

—> strano? Nessuno ha mai definito strano parlare con me

Oh non era un'offesa!<—
Ma è strano <—

—> cercherò di renderlo meno strano allora
—> come stai?

Credo scioccata dal fatto che tu ti sia <—ricordato il mio nome sul serio

—> beh te l'ho chiesto per ricordarmelo o non lo avrei fatto. Non credi?

In effetti <—
Sto bene, direi. Tu?<—

Magnets - Dusan VlahovicWhere stories live. Discover now