Twenty-one

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Uscii dal mio bagno caldo dopo essermi rilassata abbastanza, e mi asciugai i capelli in una piega mossa, che mi veniva molto bene ultimamente.

Mi misi poi una lozione profumata, e mi diressi verso la mia valigia per cercare qualcosa da mettere. Non volevo disturbare Lewis perciò chiamai al cellulare Carlos e Lando.

-Eccoci- entrarono con il fiatone.
-Avete corso?-
-Hai detto che era importante e siamo venuti velocemente- spiegò Carlos.
-Ma con le camere siete accanto e difronte a me-
-Si eravamo impegnati a fare altro, vabbè che volevi?- disse Lando.

Li guardai, e poi scoppiai a ridere.

-Mi serviva aiuto per scegliere cosa mettere-
-E tu hai interrotto la nostra sessione sportiva per questo?- chiese Lando.
-Dai ragazzi, continuerete dopo, ora aiutatemi su su-

Alla fine i due rassegnati, levarono tutto dalla valigia, analizzando ogni singolo indumento.

-Questo?-
-Assolutamente no-
-Allora questo?-
-Per niente-

Andava avanti così da quindici minuti buoni.

-Eccolo!- disse felice Lando.

Il riccio aveva in mano un mini vestitino bianco tutto ricoperto di paiettes, e sulla scollatura era più sblusato.

-É perfetto- sorrisi

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-É perfetto- sorrisi.
-Ritorno etero così- disse Carlos provocandomi una battuta e un occhiataccia da Lando.
-Se preferisci Aria a me dimmelo subito-
-Lando dai su, torniamo in camera a finire- ribatté.

I due risero e mi salutarono, così lasciandomi sola in camera per finire di prepararmi.

Osai con il trucco facendomi un trucco che allungasse la forma del mio occhio, e venne davvero bene devo dire. Indossai il vestito scelto da Lando e ci abbinai i tacchi bianchi, e la borsa dello stesso colore. Non presi giacca tanto era Luglio e faceva molto caldo.

Mi stavo sistemando la scarpa quando fui costretta ad andare ad aprire la porta perché qualcuno aveva bussato.

-Cherié-
-Ciao Charles-

Lo lasciai entrare, è appena sentii il suo profumo, mi ritornarono in mente le parole di Pierre.  Non avrei detto nulla al mio ragazzo, non avrei cambiato atteggiamenti, ma avrei cercato di scoprire il più possibile.

-Allora...-

Mi voltai dopo aver chiuso la porta, ritrovandomelo con le mani nelle sue tasche a guardarmi con il suo sguardo magnetico dall'alto al basso e dal basso all'alto.

-Che c'è?- domandai.
-Nulla, ti osservavo-
-Sembra che vuoi uccidermi-

Lo superai e mi sedetti sul letto, finendo di legarmi la scarpa.

-Quel vestito ti fa un bel fondoschiena-
-Grazie lo so Charles- risi.
-Non ti leveranno gli occhi di dosso- si avvicinò mettendosi davanti a me ancora seduta.
-Sei geloso Leclerc?-
-Non dovrei esserlo?-

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