Twenty-six

531 15 0
                                    

-Bene ragazzi, mi raccomando alle qualifiche, qui la Ferrari non si fermerá facilmente- concluse mio padre il suo discorso pre-gara.

Ci alzammo tutti dalla sara conferenze, e accompagnai i due piloti alle loro auto, dove li salutai e diedi buona fortuna.

-Radio check-
-Si va?-
-Aspettate, entrerà prima Lewis e poi George, ci sono troppe auto ora-
-Copy-

Avevo indossato le mie cuffie, e mi ero seduta davanti gli schermi, attendendo che qualcuno terminasse il proprio giro, per cominciare il nostro.

-Ocon in uscita, vai Lewis-

Il numero 44 sfrecciò fuori dalla pit lane, entrando nel circuito. Fece un paio di giri di ricognizione, e al mio via, cominciò il suo giro veloce.

-Settore uno, due secondi tardi-
-Copy-
-Push now-

-Settore due, indietro. Curva 13 hai perso tre secondi-

Le qualifiche di Lewis andarono malissimo, e il giorno dopo sarebbe partito tredicesimo. Che diamine era successo. L'auto non aveva reso, e Lewis aveva rallentato troppo su curve che ha fatto mille volte.

-Entra George-
-Copy-

Le qualifiche di George andarono invece alla grande, infatti sarebbe partito secondo in griglia il giorno dopo. In pole c'era Charles, e dopo George in seconda linea Lando e Daniel.

Mi allontanai dai box, solo per vedere Lewis rilasciare una intervista, era visibilmente distrutto.

-Non è stata una grande sessione ed è stata naturalmente deludente. Eravamo ottimisti all'inizio, ma non siamo riusciti a mettere insieme le cose, ed è stata dunque una prestazione che è andata al di sotto delle aspettative. Tutto quello che dovevamo fare oggi non lo abbiamo fatto, e sarà difficile rimontare in occasione della Sprint, ma ci proveremo. Non voglio condividere le cose dette con Toto, dato che sono aspetti che rimangono tra noi. Di sicuro continueremo a lavorare e vedremo come proseguirà questo fine settimana- disse.
-Grazie Lewis-

Il ragazzo annuì, è solo dopo notò la mia presenza, facendomi un debole sorriso. Era da anni che  non si classificava così basso durante le qualifiche.

Quella sera la passai in camera mia, riguardandomi fogli e carte per il lavoro, e stranamente Charles non si fece sentire.

Dopo aver analizzato a lungo varie carte, mi levai gli occhiali da vista, e mi ficcai in doccia, rilassandomi e sciacquandomi i capelli.

Mi asciugai e li legai, indossai il pigiama e tornai nel letto, come una vecchia depressa insomma. Accesi il tablet e misi Netflix, mentre mangiavo un pacco di patatine.

Cominciai a vedermi un film, ma venni attirata da qualcosa fuori.

L'aria era fresca, e tirava un leggero venticello. Nel cielo la luna splendeva, illuminando il mondo sotto di lei, circondata da miliardi e miliardi di stelle.

Mi affacciai al balconcino e notai che poco distante dall'hotel stavano facendo dei fuochi d'artificio che cominciai ad osservare.

Guardando sotto di essi, notai che un ragazzo aveva fatto la fatidica proposta alla sua amata, e quando l'ultimo botto scoppiò uscì la scritta 'ti amo'. Sorrisi alla vista di quella scena, mi venne naturale.

Non avrei mai pensato di arrivare ad un certo punto con il monegasco, un anno fa non ci potevamo nemmeno vedere, mentre adesso, beh, adesso passavamo ogni notte insieme, e ci sussurravamo ti amo mentre facevamo l'amore.

I miei pensieri furono nuovamente interrotti da rumori provenienti il corridoio, così rientrai, e dato il cambio improvviso di temperatura un brivido mi percorse la schiena.

Forgive me Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum