Suzuka era uno dei circuiti più controversi di tutti a parer mio. Apparte che in Giappone si muore di freddo ogni santa volta, ma anche il circuito non era semplice.
Le prove libere 1,2,3 andarono bene, e le ultime, le prove libere tre, si conclusero con Max in prima posizione seguito dalle due Ferrari, e le Mercedes rispettivamente sesta e settima.
Il giorno dopo ci sarebbero state le qualifiche, perciò i piloti quella sera si riposarono per bene, rivedendo carte e schemi sulle varie curve e le strategie.
...
Le qualifiche cominciarono, e le Mercedes entrarono in pista, facendo prima i loro soliti giri di ricognizione e poi i giri veloci.-Giro veloce tra tre, due, uno..-
Il giro veloce di Lewis era appena cominciato, momentaneamente il pole c'era Max con 1:30.224 e quello era il tempo da superare.
-Settore uno, due decimi in meno-
-Copy-Lewis stava andando alla grande, l'auto sembrava volare, ma nel secondo settore, perse il vantaggio, a causa di un estremo rallentamento in curva 12.
In conclusione Lewis ottenne un tempo di 1:30.906, classificandosi sesto nelle qualifiche e in griglia.
Non andò altrettanto bene per George che ottenne un tempo di 1.31 classificandosi ottavo nelle qualifiche e in griglia.
In prima linea sarebbero partiti Max e Charles, seguiti da Carlos e Perez. Sarebbe stata una gara particolare.
Dopo le qualifiche mi vidi per prendere un caffè con Kelly, era da un po' che non parlavamo.
-Sai, porterò P ad Abu Dhabi, ci tiene molto a vedere Max-
-Finalmente conoscerò la piccola, sono felice che abbia questo rapporto con Max-
-Beh si, alla fine lo considera come un papà- sorrise.Continuammo a parlare, e ci organizzammo per quella sera. Decidemmo di fare un uscita tra ragazze nella città, per ambientarci e vedere com'é l'aria nel Paese.
Indossai un pantalone nero a zampa con un top corto, e da sopra un giubbotto corto, dato che era ormai ottobre e cominciava a fare freddo, soprattutto in Giappone.
Mentre mi stavo preparando, fece incursione in camera mia Charles.
-Dove vai?- chiese squadrandomi.
-Esco-
-Con?-
-Con uno che si chiama Luka- risi.
-Mi prendi in giro vero?- chiese.
-Ovvio-Il ragazzo sembrò tornare a respirare, quanto lo amavo quando era geloso.
-Questo pantalone ti fa un bel culo-
-Charles!-
-Che c'è? Ho detto la verità- si sedette sul mio letto, e mi osservava mentre mettevo il mascara.-Che c'è?- chiesi.
-Tu es la plus belle fille du monde-
-Mh?-
-Sei la ragazza più bella del mondo-Mi voltai verso di lui e camminai verso la sua direzione, mettendomi sulle sue gambe.
-Sono così fortunato ad averti-
Unii le nostre labbra, e il ragazzo approfondì subito il bacio, chiedendo l'accesso con la lingua. È da un bacio si pazzò ad altro.
Fu per questa ragione che Kelly venne a bussarmi alla porta, mentre mi rivestivo.
-Cazzo Charles-
-Che centro io ora-
-É colpa tua se ho fatto tardi-
-Dai non puoi dire che non ti é piaciuto- sorrise.
-Esco, ci vediamo dopo. Fatti trovare qui, magari facciamo le cose più lentamente- gli feci un occhiolino, e uscii dalla mia camera.-Alla buon ora!- commentò la ragazza.
-Scusami scusami, andiamo?- chiesi.Chiamato un taxi, ci facemmo portare nel centro della città, che era pieno di luci e gente.
Facemmo mille giri in locali diversi, fermandoci ogni tanto a comprare dei vestiti.
-Guarda questo maglioncino!-
-É bellissimo- risposi.Entrammo nel negozio, e insieme decidemmo di comprarci lo stesso maglioncino, così da mettercelo insieme nello stesso giorno.
Ci fermammo anche in un bar, a bere cioccolata calda e a mangiare pancake, il problema fu quando cominciò a piovere.
-Oddio non ho un ombrello- mi disse Kelly.
-Non era prevista pioggia-Guardammo fuori dalla porta del negozietto e vedemmo correre gente di là e di qua mentre si copriva con il giubbotto.
-Chiamiamo un taxi e facciamoci riportare in hotel, mh?- chiesi.
-Direi proprio di sì-Il taxi non ci mise molto ad arrivare, infatti in dieci minuti fummo nella hall dell'hotel, tutte bagnate dalla testa ai piedi, a causa del tragitto fatto dalla strada all'entrata.
-Non ci voleva proprio- dissi strizzandomi i capelli.
-É stato divertente- rise la ragazza, contagiandomi.Quando Max venne a prendere la sua ragazza giù, salii dirigendomi in camera mia, e quando aprii trovai Charles poggiato sulla finestra, indossava felpa e pantaloni neri, quel colore gli stava davvero bene.
-Sono tornata-
-Sei tutta bagnata- rise.
-Non lo sapevo sai?-Si avvicinò a me e mi abbracciò.
-Ma che fai, ora ti bagni tutto- rise.
-Vieni-Mi prese delicatamente il polso, e uscimmo di nuovo dalla camera. Prima di uscire però, avevo lasciato buste e borsa in camera, sperai almeno che il ragazzo avesse preso le chiavi della camera.
Camminammo nel corridoio mano nella mano, e salimmo delle scale che non avevo visto mai prima.
-Dive stiamo andando Cha-
-Fidati di me-Arrivati sopra, aprì una porta di metallo, ritrovandoci sul tetto dell'hotel.
-Charles piove-
-Non mi interessa-Pioveva molto, ma con lui era come se ci fosse una bolla intorno a noi.
Si fermò in mezzo al terrazzo, e mi baciò. La pioggia ci bagnava, e così i suoi capelli bagnati solleticavano la mia fronte.
Dopodiché mi prese la mano, e cominciammo a ballare.
-Ma cosa fai- ridevo.
-Ballo, non vedi-
-Fai schifo a ballare-
-Lasciati andare Aria- sussurrò.Eravamo due bambini sotto la pioggia, c'eravamo solo io, lui e le nostre risate.
Ridevamo, ci baciavamo, ridevamo di nuovo, e ci baciavamo di nuovo.
Io lo amavo ogni giorno di più, ormai era diventato la mia essenza, la ragione per cui mi svegliavo la mattina, e lo capii quella sera.
-Ti amo Charles- gli dissi abbracciandolo.
-Ti amo di più Aria-E anche su quel terrazzo, sotto la pioggia, ci giurammo amore, una promessa.
Gli presi la mano e mi avvicinai al muretto, guardando la città davanti a me.
-Bello vero?- chiese.
-Bellissimo- dissi per poi abbracciarlo.Non era un abbraccio normale, lo strinsi a me come se fosse l'ultima volta.
-Non lasciarmi mai, ti prego-
Mi strinse a se, lasciandomi baci tra i capelli.
-Non ti lascio Aria, non ti lascerò mai-
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Forgive me
RomanceAria di era ripromessa di non farlo, ma ci cascò di nuovo in quegli occhi verdi. Quegli occhi che la rapirono dal primo momento; quegli occhi che le provocavano subbuglio e che non riuscivano a farla dormire. 🥇in #formulauno (9/12/23)