Thirty-six

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Le Mercedes sarebbero partite entrambe in prima fila nel Gran Premio del Brasile, risultato meraviglioso.

George in prima posizione seguito subito dopo da Lewis. Dietro le due Mercedes c'erano subito le due RedBull, seguite a loro volta dal mio "ragazzo" e da Lando.

C'era mezz'ora di tempo ancora prima della gara vera e propria, e quindi ero nel box a parlare con i due piloti, a fare battute e affermazioni stupide.

Poco dopo ci raggiunsero anche Lando e Carlos, che ormai erano diventati ufficialmente la mia coppia preferita.

-Cioè tu hai fatto la pipì in macchina- stavo ridendo a crepapelle, perché Lando aveva appena detto che da piccolo durante una corsa sui kart se la fece sotto.
-Andiamo, mi spaventai a morte- si difese il britannico.
-Non credo di potercela fare- disse George anche lui con le lacrime agli occhi.

Arrivato il momento della gara, augurai buona fortuna ai quattro piloti e andai alla mia solita postazione accanto a mio padre.

E fu quando i cinque semafori rossi si spensero che la giocata cominciò, e tutti i piloti accelerarono di colpo.

Sin da subito le due RedBull tentarono di attaccare le due Mercedes, che per fortuna riuscirono a tenere testa per quasi tutta la gara.

Ad un certo punto però le due McLaren si presero, e di conseguenza Lando finì DNF. Mentre tutto continuava andai verso di lui, e cercai di tirargli su il morale, ma tornai subito dopo nel box, quando sentii un mezzo boato.
George aveva ottenuto il giro veloce, e le due Mercedes avevano fatto doppietta al Gran Premio del Brasile.

I festeggiamenti furono giganti, era da un sacco di tempo che non si aveva una doppietta Mercedes sul podio, e eravamo riusciti ad avere anche il giro veloce.

Sul podio dietro i nostri due piloti, c'era Carlos e al quarto posto Charles. Max dopo un testacoda e un pit stop di sei secondi, aveva concluso la sua gara solo al sesto posto.

Durante la premiazione sul podio, cominciai a sentirmi poco bene, e sbiancai, è molto probabilmente Lando che era vicino a me se ne accorse.

La vista cominciò ad offuscarsi e i suoni cominciarono ad attutirsi. Non era mai successo prima d'ora.

-Aria, va tutto bene?-
-Devo andare in bagno-

Corsi in bagno, e il ragazzo correva dietro di me, mi accasciai a terra e vomitai.

-Cazzo Aria-

Rigettai l'anima intera, e Lando mi teneva i capelli per farmi prendere aria, e mi poggiai al muro dopo aver finito.

-Aria, come ti senti-

Eravamo seduti in quel metro di bagno, uno difronte all'altro, mi sentivo meglio, ma non benissimo.

-Sto meglio-
-Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male? Cazzo hai rigettato perfino lo stomaco- rise leggermente.
-No ne ho idea Lan, ci ha visto qualcun altro?-
-No, no non credo-
-Meglio cosi-
-Aria che ti prende? É da un po che sei giu, c'è qualcosa che ti tormenta-

Lo guardai, e incontrai i suoi occhi azzurri ricoperti da alcuni ricci sudati dalla gara. Lando é sempre stato un bellissimo ragazzo, e Carlos é molto fortunato ad averlo come ragazzo.

-É Charles- dissi.
-Ci avrei scommesso, sempre per quella storia?-
-Si. Continua a mentirmi, so che c'è qualcosa, ma non me la vuole dire, ho paura Lan-
-Di cosa?-
-Non lo so, il mio sesto senso mi dice di stare allerta ma davvero non so da cosa-

Mi guardò, ma non normalmente. Mi scavò dentro cercando di capire cosa ci fosse dentro di me e cosa pensassi con quella testa bacata.

-Se hai detto che non hai mangiato niente, perché hai vomitato?-
-Non ne ho idea-
-Da quanto non ti vengono le tue cose Aria?-

Forgive me Where stories live. Discover now