CAPITOLO 2

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Erano già trascorse due settimane dall'inizio della scuola, e Nicholas sentiva già il peso di quei giorni addosso. Per tutti gli studenti dell'ultimo anno era il momento di consultarsi con la nuova consulente scolastica, su aspirazioni, forse sogni e sui college a cui si pensava di fare domanda.

Per ogni classe vi era stata una suddivisione a gruppi, e a giorni alterni a tutti sarebbe toccato il colloquio.

Oggi era il turno di Nicholas.

Quando arriva davanti la porta della dottoressa Young fatica quasi a bussare. Anzi sbuffa, perché se c'era una cosa che riteneva inutile era proprio quel colloquio.

Non è che non volesse pensare al college o fosse certo di non andarci, era solo tutto...troppo. Quel giorno avrebbe dovuto parlare di ciò che voleva fare una volta finito il liceo. Ma se, nemmeno lui ancora lo sapesse?

Deciso, alla fine, Nicholas da due colpi leggeri alla porta e la voce della consulente, che lo invita a entrare, si sente forte e chiara.

《Oh, tu devi essere....Nicholas Connor!》

Chiaramente si aiuta con il registro, in cui sono segnati tutti i nominativi degli studenti.

《Sono io.》

Nicholas prende posto davanti la donna, che si sistema gli occhiali.

《Bene. Sai perché sei qui oggi?》

《Si.》

《E hai qualcosa da dire?》

《Mmmh...veramente no.》

《Davvero?》

Nicholas fa si con la testa ma la consulente non sembra accettare quella risposta.

《Va bene. Allora parlerò io. Ho visualizzato un pò il tuo curriculum scolastico e devo dire che te la cavi bene in tutte le materie. Questo è l'ultimo anno per te! Cosa pensi di fare dopo?》

Ecco la fatidica domanda.

《A dire il vero ancora non ho deciso. Cioè...ho un paio di idee ma, non sono sicuro.》

《Quali idee? 》

《Mia madre vorrebbe mi iscrivessi a medicina. 》

《Wow! E a te piace l'idea? Ti ci vedi?》

《In che senso?》

Nessuno gli aveva mai chiesto fin'ora cosa volesse fare. Cosa gli sarebbe piaciuto fare. E per tale ragione non trovava una risposta esaustiva.

《Nel senso che...mi hai detto è ciò che vorrebbe tua madre. Ma tu cosa vuoi?》

Doveva dire a una completa estranea cosa voleva fare nella vita?

《Non so ancora cosa voglio.》

《Ne sei sicuro?》

Nicholas scrolla le spalle e la consulente comprende molto di quel gesto anche se non lo da a vedere.

A un certo punto la donna si mette con le braccia poggiate sul tavolo.

《Io penso...che tu sappia cosa vuoi. Ma ti senti frenato perché pensi potresti dare un dispiacere a tua madre se non fai medicina.》

《Cos'è una psicologa lei? Non fa la consulente scolastica?》

Lei emette una risata e si toglie un attimo gli occhiali.

《Ho studiato psicologia, si. Ed è vero, sono solo una consulente ma...capisco molto di una persona dai suoi gesti, dai piccoli movimenti. E la mia idea è che tu ti senta frenato...da cosa però non capisco.》

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