CAPITOLO 19

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Quando Nicholas apre gli occhi, ricorda ben poco di ciò che è accaduto la notte scorsa. Mette a fuoco la stanza in cui si trova. Non è la sua!

Si mette seduto e si porta una mano alla fronte per placare il forte mal di testa.

Capisce solo dopo di trovarsi nella camera di Will e gli prende quasi un colpo. Si alza di scatto dal letto e si guarda tutt'attorno. Come diavolo c'era finito lì?

Cerca di fare mente locale, e le immagini di lui ubriaco alla festa cominciano a venire fuori. Tira fuori il cellulare dalla tasca e nota un paio di chiamate perse di sua madre e anche di Sofia. Tre messaggi di Molly.

Che cosa era successo? Strizza gli occhi per cercare di ricordare ma è tutto sfocato. Si rimette seduto nel letto e vede poi la porta aprirsi, e sbucare Will, vestito di punto per andare a scuola.

《Come ti senti?》

Avrebbe voluto rispondergli che era mortificato e abbastanza ridicolo a non ricordare quasi perché fosse lì. Aveva l'immagine di lui davanti la sua finestra e guardandosi le mani, nota le bende.

《Quanto sono stato stronzo ieri da uno a dieci?》

《Onestamente anche dieci mi pare riduttivo.》

Socchiude gli occhi a quella risposta.

《Mi dispiace. Anche se ricordo poco di ciò che è successo.》

《Beh allora ti faccio un riassunto. Ti sei presentato in camera mia, arrampicandoti ad un albero, ubriaco e con le nocche spaccate, dopo aver fatto a botte sicuramente alla festa a cui eri. Ti ricordi niente di tutto questo?》

Qualche frammento emerge ma non nel dettaglio. Riavvolge il nastro dei ricordi tornando alla festa e rivede se stesso sopra un ragazzo, mentre lo prende a pugni.

《Cazzo! Cosa ho combinato?》

《Di che parli?》

《Alla festa...ho fatto un casino. 》

《Direi non solo lì.》

Nicholas gli rivolge un occhiata dispiaciuta.

《Mi hai curato le ferite alle mani.》

《Si. Erano un disastro.》

《Non so che mi è preso. Davvero.》

《Cosa ti è successo?》

Facendo mente locale ricorda il motivo di quella rissa. Riguardava proprio lui, Will. Ma non poteva dirglielo.

《Ho...bevuto troppo.》

《No intendo ieri mattina...perché mi hai evitato?》

《Non ti ho evitato.》

《Si l'hai fatto! Non ti sei nemmeno fatto sentire, fino a quando non sei sbucato dalla mia finestra. Che succede?》

Non aveva una risposta a quella domanda, o meglio l'aveva ma non voleva né poteva dirglielo. Perché lui stesso era troppo confuso. Decide di alzarsi e prendere le sue cose.

《Meglio che vada a casa.》

《Nick! Ho...fatto qualcosa di sbagliato? Per questo non vuoi più vedermi?》

《Non hai fatto niente. Devo andare.》

Non gli lascia il tempo di dire nulla che fugge come un ladro, senza farsi notare dalla signora Swan.

Scappa a gambe levate e corre verso casa sua, e quando sente il telefono squillare scorge il nome di Molly.

Non aveva tempo per parlare con lei. Stavano accadendo troppe cose nella sua testa, e Will ne era l'artefice. Mentre cammina comincia a ricordare scorci della notte precedente, e rivede l'immagine di Will che gli cura le ferite. Le sue labbra che ci soffiano sopra.

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