CAPITOLO 18

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Quel disegno era stato per Nicholas un chiaro segnale di prendersi una pausa dalla sua amicizia con Will.

C'erano troppe cose che stava pensando e molte non erano affini a una amicizia e prima che varcasse i limiti dell'impossibile, era meglio un timeout immediato.

Will non c'entrava nulla. Non era giusto. Ma Nicholas aveva bisogno di spazio, di ritornare un pò alle sue abitudini e quando arriva a scuola, un venerdì mattina, la prima persona che cerca è Molly.

La vede arrivare con lo zaino poggiato su una spalla e appena le si avvicina la bacia con passione, davanti a decine e decine di studenti. Gli infila la lingua in bocca quasi con prepotenza ma a lei non sembra dispiacere affatto.

《Nick cos...》

《Mi sei mancata. 》

A lei quelle parole fanno piacere, ma quando lui scorge da lontano gli occhi di Will su di loro cambia espressione. Gli fa solo un cenno col mento per salutarlo ma non viene ricambiato.

Poco male. Doveva abituarsi anche a vederlo flirtare con Molly.

《Ascolta...so che magari non ti vanno più queste cose ma...stasera ci sarà una festa, per i diciotto anni di un ragazzo della squadra di Hockey e pensavo che noi...》

《Ci sto.》

《Non sai nemmeno che stavo per chiederti.》

《Era di andarci insieme no?》

Lei fa sì con la testa.

《Allora era giusto. Si, ci sto. È un pò che non ci divertiamo insieme.》

Il suo atteggiamento sembrava proprio quello di una volta, anzi sembrava quasi una recita. Ma questo Molly non poteva saperlo, perché dietro quel comportamento c'era molto di più.

Il tentativo di sfuggire a una persona. La stessa che gli passa davanti senza degnarlo di attenzione.

Era quasi assurdo dopo tutto quello che fin'ora avevano passato insieme ma...era anche giusto prendersi degli spazi.

Tutti entrano in aula e si preparano per le lezioni.

Al suono della campanella che segna la fine della giornata scolastica, Molly si precipita fuori mentre Nicholas prende tempo per parlare con l'insegnante di letteratura, che lo avvisa di aver fatto un compito disastroso rispetto le altre volte.

Non si era concentrato tanto sullo studio in quel periodo ma aveva intenzione di recuperare e lo promette anche alla prof.

Appena esce dall'aula, scorge nel corridoio Will, appena uscito dall'ufficio della dottoressa Young. Che ci faceva lì? Era andato a parlare con lei di qualcosa?
Gli vengono in mente i tagli sui polsi.

Allontanarsi da lui significava anche lasciarlo solo con le sue insicurezze. D'istinto va verso di lui, che resta di sbieco quando se lo trova davanti.

《Ciao.》

《Ciao.》

《Stamattina io...》

《Non serve ti giustifichi di niente.》

《È vero. Non c'è bisogno. Sai che sto con Molly. Cioè...non stare stare ma...stare.》

Che discorso da pazzo sembrava!

《Va bene.》

《Ti ho visto uscire dall'ufficio della consulente scolastica. Tutto ok?》

《Alla grande.》

Sparisce subito dopo, lasciandolo lì, fermo, ignaro di ciò che si porta dentro.

Si avvicina all'ufficio e vede la dottoressa Young sistemarsi la borsa.

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