CAPITOLO 43

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Dopo quello che era successo a casa di Will, Nicholas non lo aveva sentito più. Nei tre giorni successivi aveva pensato che sarebbe stato lui stesso a farsi avanti, invece nulla. Lo aveva a stento visto a scuola, e non riusciva mai a fermarlo e parlargli. Tra loro c'era stato un momento intimo anche molto intenso, e a dirla tutta, in realtà, Nicholas era contento dell'audacia che Will gli aveva mostrato. Prendere lui le decisioni, sembrava avesse il controllo di tutto e per un momento avrebbe voluto fosse sempre così.

Ma non era così. Will era tornato ad essere il solitario di una volta, e mentre camminava lo vedeva sempre tenere il capo chino. Conoscendolo doveva sentirsi male per ciò che aveva fatto. Ammesso ricordasse qualcosa, questo Nicholas non lo aveva ancora appurato.

Così, un bel giorno, durante la pausa pranzo a scuola, decide di essere lui a prendere il controllo della situazione, e senza farsi notare, lo raggiunge nel piccolo vialetto in cui è rintanato.

Gli si posiziona davanti e Will quasi sbarra gli occhi per la sorpresa.

《Dobbiamo parlare.》

Nicholas va dritto al punto e prende per un braccio Will trascinandolo con sé dentro l'edificio.

Il corridoio era deserto perché la massa di studenti pululava nel cortile, quindi ne coglie l'occasione. Trascina Will dentro uno sgabuzzino, vicino ai bagni.

Quando sono dentro, una leggera luce, data da una piccola lampadina collocata nel soffitto, ne illumina i volti.

Will se ne sta fermo e zitto come se aspettasse una qualche sentenza. Sembrava assurdo che non avesse nulla da dire, dopo quanto era successo.

《Perché siamo qui?》

《Will...serietà.. ti ricordi cos'è successo la sera della festa?》

Non era esattamente un tatto delicato ma in un certo senso Nicholas era anche stanco di questo atteggiamento da: "ti voglio" e "non ti voglio."

Will abbassa il capo e guarda il pavimento.

《Frammenti.》

《Frammenti. Ti ricordi cosa hai fatto, si?》

《Nick...》

《No, voglio parlare io. Will tu mi hai usato. Ti sei tolto uno sfizio da ubriaco, proponendomi anche di scopare, poi mi hai buttato addosso tutte le tue insicurezze. Perché fai così? Perché fingi che non ti importi nulla?》

《Provo troppa vergogna. Non hai idea.》

《Fidati che ne so qualcosa. 》

Era vero. Anche a Nicholas era capitato di fare delle cavolate da ubriaco ma non ha mai rinnegato nulla. Perché faceva tutto parte di lui.

《Nick..Dio, scusa. Non avrei dovuto fare ciò che ho fatto. Se ci penso sto male...》

《Quindi sei pentito?》

Faceva male anche solo chiederlo. In cuor suo Nicholas non era affatto dispiaciuto di quello che era successo, ma forse Will ora se ne era pentito.

《Non si tratta se sono pentito o meno, si tratta del fatto che non dovevo. Ma...tu eri lì.. 》

《Quindi ogni volta che ti ubriachi e io sono nelle vicinanze mi molesterai?》

《Non ti ho molestato! Non ti ho visto tirarti indietro. 》

《Vero. Perché lo volevo. E tu?》

Will fa una smorfia con le labbra e non risponde.

《Voglio sapere a che punto siamo? Amici, amanti o cosa? Non posso stare più in questo limbo.》

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