CAPITOLO 16

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Per i successivi due giorni Will non va a scuola. E Nicholas va a trovarlo a casa tutte e due le volte. Ha raccontato a Molly il motivo per cui era andato via da scuola quella volta, e anche il fatto che continui ad andare da lui per vedere come sta. Lei è apparsa comprensiva, soprattutto perché ormai non avevano più segreti.

Quando anche oggi la scuola volge al termine, Nicholas devia strada e invece di andare a casa, va da Will.

Non gli ha fatto cenno dei tagli che ha notato sul suo polso. Non ha voluto tempestarlo di domande ma...quando si sarebbe rimesso, avrebbe voluto parlargliene.

Quando bussa alla porta la signora Swan lo fa accomodare e sentire sempre come fosse a casa sua. Ormai era diventata quasi un'abitudine trovarsi lì, e alla donna non dispiaceva vedere un amico tanto legato al figlio.

Il papà di Will era a lavoro. Faceva il meccanico, quindi tornava spesso in serata.

《Vado di sopra da Will.》

《Certo caro vai.》

La donna gli dedica un ampio sorriso.

Quando Nicholas arriva davanti alla porta della camera di Will, riflette bene su cosa dirgli. Erano tre giorni che stava a casa, ma lo aveva visto migliorato. Non si prende la premura di bussare che apre di scatto la porta, trovandosi la figura di Will con addosso  solo un asciugamano attorno alla vita, e i capelli tutti gocciolanti.

《Oddio, scusa!》

D'istinto si volta di spalle, pensando di procurare imbarazzo.

《Mi sento meglio, ho fatto una doccia. Ma...non sono mica nudo che ti giri.》

《Beh...un pò si...》

《N-non mi imbarazza, tranquillo.》

Forse non a lui.

Con movimenti lenti si gira, ritrovandosi davanti agli occhi la sua esile figura colma di goccioline d'acqua.

《Ti...ti ho portato gli appunti delle lezioni di oggi. Così non rimani indietro.》

《Grazie.》

Will si massaggia i capelli con un'altro asciugamano, per asciugarli e Nicholas resta immobile a guardare la scena.

Ammira i lineamenti del suo fisico, non immaginava si nascondessero dei muscoli dentro quelle felpe larghe. Nelle braccia erano messe in evidenza vene pronunciate, e l'asciugamano si adattava perfetto al girovita.

Sembrava quasi un Dio greco.

Si rende conto di quel ridicolo pensiero e scuote ripetutamente il capo, battendo le palpebre più volte.

Will era decisamente un bel ragazzo ma non lo intendeva in altro modo se non come amico. I suoi occhi si posano poi sui polsi, il tempo di vederlo indossare una felpa nera, sempre larga.

《Ora dovresti uscire perché devo togliere l'asciugamano, e spoiler: non indosso nulla.》

Quella battuta sarebbe suonata anche spiritosa in una circostanza diversa. Ma il pensiero che sotto non avesse  nulla era...curioso?

《S-si...esco. Si.》

Sbatte la spalla nel tentativo frettoloso di aprire la porta e a Will scappa una risata, beccandosi anche un occhiataccia.

Dopo alcuni minuti Nicholas viene invitato a rientrare in stanza, e Will è perfettamente vestito, con una felpa e sotto un pantalone grigio di tuta.

《Penso proprio domani tornerò a scuola.》

《Ah! Bene. Forte...fantastico.》

《Tutto bene?》

《Si perché?》

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