CAPITOLO 10

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Il giorno dopo la festa di Molly, Nicholas non ha parlato con Will.  E nemmeno quello successivo. Ne quello ancora.

Si evitavano, e quando capitavano nello stesso corridoio, era sempre uno dei due a cambiare strada. Che poi non c'era nemmeno motivo di comportarsi così. A Nicholas non importava nulla se Will fosse gay, etero, o bisessuale! Erano affari suoi. Ma quando quella sera si era confessato con lui, non ha avuto di certo l'appoggio che si aspettava.

In una giornata di scuola come le altre, Nicholas si trova a camminare da solo per il corridoio, ritrovandosi davanti la porta dell'ufficio della dottoressa Young.
Avevano parlato solo quella volta, durante il colloquio su ciò che avrebbe fatto dopo il liceo.

Non sapeva quanto lei potesse essergli utile, ma...molti l'hanno definita l'amica degli studenti. Ne parlavano tutti benissimo.

Quindi perché no? Un colpo deciso alla porta e bam.

《Avanti.》

《Posso?》

《Nicholas! Entra. Siediti pure.》

E lui fa come le dice.

《Dimmi. Come posso aiutarti?》

《Ehm...ho tipo un problema con un amico.》

《Un amico, eh?》

Sa a cosa stava pensando. La solita scusa del "un mio amico" per non dover ammettere che si parla di sé stessi. Ma in quel caso si trattava davvero di un amico. Uno buono.

《Si, un amico. Lui ha tipo problemi...ma quando me ne ha parlato non...ho saputo aiutarlo. Credo.》

《Questo tuo amico...sta male? Cioè fisicamente?》

《No. Ma credo che lo stia emotivamente. 》

《Capisco. Beh...il consiglio che posso darti è questo: se davvero tieni alla vostra amicizia, dovresti mettere da parte l'orgoglio, e parlare con lui. Digli come ti senti e come pensi di far sentire lui.》

《È più complicata di così.》

《Perché?》

Era di certo una donna ingamba, ma poteva fidarsi di lei? Tutto ciò che gli studenti le raccontavano restava davvero tra quelle mura?

《Non...racconto nulla, Nicholas. Puoi stare tranquillo, ho il vincolo del segreto professionale.》

Gli aveva letto nel pensiero? Era ingamba davvero!

《Questo amico mi ha detto di essere gay. E non gli ho detto nulla.》

《Cosa avresti voluto dirgli?》

《Che non mi importa! Non cambia la persona che è.》

《Questo è un pensiero bellissimo!》

《Ma..sicuramente lui adesso mi odia. Penserà che sono come gli altri.》

《E come sono gli altri?》

Era difficile da spiegare. Tutti tenevano a distanza Will solo perché era l'unico ad aver avuto abbastanza coraggio da ammettere la propria identità. Ma quanto gli è costato farlo? Ha detto di aver avuto dei problemi. Chissà a cosa si riferiva di preciso.

《Loro..mmmh...lo..giudicano.》

《Per esperienza personale Nicholas...posso dirti che il liceo è un rito di passaggio. Sai, molti usciti da qui non si rivedranno né parleranno più. Alle volte, alla tua età, si tende a vivere tutto con più dramma, quando la cosa più semplice sarebbe non badare a ciò che pensano gli altri. So che risulta difficile, ma col tempo diventa più semplice, fidati.》

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