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Kyle

"Cosa diamine ci fai ancora qui fuori, Kyle?" Mi domandò il mio migliore amico, uscendo dall'istituto con lo zaino sulle spalle e il berretto - messo al contrario - sulla testa.

Alzai il viso dal mio cellulare, per salutarlo con una pacca sulla spalla e un cinque con la mano, prima di tornare ad appoggiare le mie spalle sul muretto. "Sto aspettando Faith." Mormorai abbassando lo sguardo sullo schermo, per vedere che ore fossero e notare il quanto in ritardo fosse quella nanerottola. Il suono che segnava il termine delle lezioni, era suonata oramai da quindici minuti buoni e di lei ancora nessuna traccia. Dove diamine era finita?

"Vi siete dati appuntamento?" Chiese. "Non pensavo facessi le cose così di fretta, amico." Cantinellò, spintonandomi con la spalla, muovendo le sopracciglia su e giù, in uno sguardo malizioso.

Alzai gli occhi al cielo. "Non iniziare." Parlai facendolo ridere. Oramai era da quella volta, che non la smetteva di viaggiare con la mente su un qualche mio presunto interesse verso Faith. Inesistente fra l'altro, eravamo diventati da poco amici. "In realtà deve venire a casa mia..dobbiamo-.."

"Cosa?" Parlò portandosi le mani alla bocca, accompagnato da un'espressione sconvolta e sorpresa. "Siete già arrivati a quel punto? Ed io in tutto questo, dove diamine ero?" Domandò, ricevendo automaticamente una sberla sulla nuca da parte mia, facendolo brontolare. "Ahia!"

Gli riservai un'occhiataccia. "Smettila di fare l'idiota." Dichiarai, ottenendo una risata divertita da parte sua. "Mi deve dare ripetizioni, ma è in ritard-..oh eccola." Mormorai guardando la figura piccola e minuta di Faith, correre in mia direzione, con i capelli sciolti a svolazzarle nel vento, la solita felpa troppo larga per la sua struttura fisica e le guance completamente rosse per lo sforzo.

Mi ritrovai a sorridere semplicemente guardandola, era così buffa. Naturalmente questo non passò inosservato agli occhi del mio migliore amico, che mi dedicò un sorriso beffardo, che sparì immediatamente davanti alla mia occhiataccia.

"K-..Kyle, perdonami." Mormorò Faith una volta arrivata davanti a me, gettando lo zaino a tracolla a terra ed appoggiando i palmi sulle ginocchia, per riprendere fiato. "Stavo finendo di scrivere gli ultimi appunti in classe e nel mentre che venivo qui, mi sono ricordata di aver lasciato gli appunti che ho fatto per le ripetizioni..nell'armadietto, così..sono dovuta tornare indietro e.." Balbettò fra una parola e l'altra, cercando di respirare.

"Ei." Mi avvicinai a lei, sovrapponendola con la mia altezza, facendole alzare - per l'appunto - il viso in mia direzione. "Non ti preoccupare, va tutto bene." Mormorai, portandole una ciocca di capelli ribelli, dietro l'orecchio. Le sue grandi iridi verdi mi guardavano attentamente, quasi volesse ricordarsi ogni minimo particolare del mio viso, facendomi sentire quella stretta al petto, per l'intensità del suo sguardo. Le guance rosse, proprio come quelle di una bambina e le labbra piene, gonfie e rosee, mi davano la voglia di volerle..

"Kyle?" Mi domandò il mio migliore amico, al quale non feci troppo caso. "Ei, Kyle?"

"Uhm?"
Cosa?

"Va tutto bene, amico? Mi sembri un po'.." alzò gli angoli delle labbra verso l'alto, in un sorrisetto furbo.

Scossi la testa per più volta, prima di annuire, interrompendo qualunque cosa stesse per dire. "Si, tutto apposto. Ci vediamo più tardi per gli allenamenti." Lo salutai con una pacca, prima di girarmi nuovamente verso Faith. "Questa, te la porto io." Parlai prendendo da terra la sua borsa a tracolla, portandomela sulla spalla.

"Non serve, Kyle. Ridammela." Mormorò Faith, mettendosi in punta di piedi per riprendere il suo zaino, senza troppi successi, era talmente minuta che nemmeno allungando le mani raggiungeva a pieno le mie spalle.

Le toccai la punta del naso con il dito. "Non fare storie, nana. Andiamo, che siamo già in ritardo. Sto morendo di fame." Mormorai portandomi una mano sullo stomaco, mentre le davo le spalle e iniziavo ad incamminarmi in direzione della mia macchina.

"Ei, nana a chi?!" Parlò lei alle mie spalle, con la fronte aggrottata e il broncio stampato sul volto, facendomi ridere.

Matthews

Guardai quei due andarsene in direzione dei parcheggi della scuola, con Kyle che prendeva in giro Faith per la sua altezza e lei che lo rincorreva per tirargli una sberla, sentendosi alquanto offesa.

Mi ritrovai a sorridere, guardandoli.

Solo io vedevo già, ciò che loro probabilmente ignoravano?

LULLABYWhere stories live. Discover now