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Mi alzo dal letto, sono ancora a pezzi, ieri sera abbiamo fatto veramente tardi, e non fraintendetemi, non siamo andate a nessuna festa, festini o robe simili, la mia migliore amica non è proprio il tipo...ma abbiamo fatto una maratona dei film di Harry Potter.

-Mel, Mel...svegliati- le dico scuotendola,

-dai mamma, lasciami stare, voglio dormire- dice voltandosi dalla parte opposta;

-Melanie non sono tua madre- non si alzerà mai, vado in cucina, prendo un bicchiere di vetro, lo riempio di acqua e ghiaccio, salgo nuovamente le scale. Arrivo ai piedi del letto per poi rovesciargli l'acqua in faccia. Scatta in piedi come una molla,

-ma che...!- quando si rende conto di essere fradicia, e che io ho un bicchiere vuoto in mano inizia a strillare come una psicopatica.

-TU SEI FUORI DI TESTA, IO STAVO SOGNANDO QUEL GRAN FIGO DELL'ULTIMO ANNO E TU! TU MI HAI SVEGLIATO- si lamenta,

-dai, è domenica, non possiamo stare qui a poltrire!- esclamo,

-e allora la grande Aria cosa vuole fare?- chiede cambiandosi la maglia.

-boh, non so, potremmo pranzare, poi andiamo da Mike- propongo,

-e la colazione?- chiede,

-amore sono le due- le dico, esco dalla camera e corro in cucina a preparare un piatto di pasta al pomodoro. Mangiamo tranquillamente guardando un film su Netflix. Dire che la giornata è passata velocemente è un eufemismo; e domani c'è scuola, contando che siamo a metà novembre manca un mese e mezzo a Natale.

-lo sai che ti voglio un gran bene, ma fra un po' torna mia mamma dal lavoro, e tu devi evaporare-

-lo so, lo so, ora vado, ci vediamo domani mattina?- chiede raccogliendo la sua roba che è sparsa per la casa.

-si, ovvio, ciao-

-ciao!- mi saluta uscendo. Ho giusto il tempo di riordinare tutto che i miei genitori entrano in casa,

-allora tesoro, volevamo dirti una cosa, avevamo intenzione di farlo domani ma hanno anticipato la nostra partenza per l'Inghilterra- dice mia madre, lancia un'occhiata a mio padre,

-io e tua madre stavamo parlando, o meglio, ci stavamo chiedendo se fosse necessario o meno lasciarti qua da sola, infondo staremo via per quattro mesi...- continua mio padre,

-io ve l'ho già detto, non verrò con voi- affermo sicura.

-non te lo stiamo chiedendo, volevamo far sì che il figlio di una nostra collega che partirà con noi...- lo interrompo,

-non ho bisogno di un Babysitter!- esclamo,

-lo sappiamo, ma ha solo un anno in più, solo per tenervi compagnia, e per avere qualcuno di un po' più grande e responsabile-

-ho sedici anni!-

-appunto! Hai solo sedici anni! Ormai abbiamo deciso, arriverà domani alle quattro, appena torni da scuola- un babysitter? Gli renderò la vita un un inferno. La mattina seguente mi alzo e vado a scuola come regolare che sia,

-non è giornata per raccontarmi di quanto sia bello quel tipo!- esclamo passando a fianco alla mia migliore amica, che in risposta mi guarda malissimo.

-ti sei alzata male?- chiede,

-no, i miei ritengono che abbia bisogno di un babysitter, che ha un anno in più, e che è il figlio di una loro collega- sbuffo continuando a camminare.

-e...come si chiama?- chiede,

-ma che ne so? Ma ti assicuro che chiunque sia, la sua vita diventerà un inferno- dico. 

quanto odio il mio  babysitter🤍🔒|| Payton MoormeierWhere stories live. Discover now