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sto scappando, di nuovo, per l'ennesima volta, da lui, da noi, sto uscendo da quel bagno, la mano mi trema ancora, e sento un leggero pizzicorino alla mano destra. si, gli ho tirato uno schiaffo, non so perchè ma prima che potessi rendermene conto  di quello che stavo facendo la mia mano era sulla sua guancia. lo ho spinto indietro, e sono uscita, ed eccomi qua, in corridoio che cerco di schivare le persone mentre corro via. Entro in classe mentre i miei migliori amici, a cui sono passata a fianco prima, mi stanno inseguendo. 

-mi spieghi dove corri? poi prima sei sparita- questo è Mike, 

-nulla, volevo arrivare un po' in anticipo prima dell'inizio della lezione- affermo guardando l'entrata della classe, eccolo, mi sta fulminando con lo sguardo, ha i capelli scompigliati e il segno di cinque dita sulla guancia sinistra. Mel scoppia a ridere, per poi zittirsi quando incontra lo sguardo impassibile di Josh, 

-cos'ha fatto?- chiede Mike riferendosi a Payton, io mi limito a fare spallucce, 

-boh, si vede che una si era rotta dei suoi modi di merda- affermo inseguito. scoppiamo a ridere mentre mi trucida con lo sguardo, mi passa a fianco lasciandomi un bigliettino nella mano, rivolgo lo sguardo ai miei migliori amici che non hanno notato niente, mi piego, fingo di cercare qualcosa nella cartella. 

"puoi scappare quanto vuoi, lo sai che prima o poi tornerai a casa, e lo sai che ci affronteremo allora. comunque spostati un po' i capelli, si vede il succhiotto"

mi volto verso di lui che sta parlando e ridendo con i suoi amici, alzo gli occhi al cielo, ma ha ragione, ha fottutamente ragione, per quanto io possa evitarlo saremo chiusi in casa insieme per altri tre mesi e mezzo, non posso evitarlo per sempre, anche se sono tentata. Sbuffo sonoramente buttandomi sulla sedia quando quel tucano della prof entra in classe. 

-sono a casa!- urlo appena entrata, è un'abitudine, un'abitudine che devo perdere se voglio evitarlo, chiudo la porta e resto in ascolto per qualche secondo, 

-non c'è nessuno...per fortuna- sussurro, lascio lo zaino a fianco al divano, vado in cucina e inizio a preparare il pranzo, taglio qualche carota, qualche peperone, un po' di insalata e metto tutto dentro ad una terrina. apro la confezione del pollo, ci metto qualche spezia e lo metto in padella, una volta cotto lo tolgo aspetto qualche minuto che si raffreddi un po' mentre apparecchio, torno al bancone, prendo un coltello con la lama liscia e inizio a tagliarlo in piccoli pezzettini, metto il tutto dentro la ciotola e mescolo con forchetta e cucchiaio, un po' d'olio, un po' di sale e voilà! pronta. metto tutto in tavola, sento un rumore proveniente dal salotto, 

-c'è qualcuno? Payton?- chiedo, lo so che questa è una frase molto, ma molto stupida perchè anche se ci fosse qualcuno sicuramente non risponderebbe. afferro il coltello dal lavandino, vado in sala, a terra c'è una lampada rotta a terra; mi guardo attorno, niente, faccio due passi avanti. Ho fatto il giro della casa, sono andata anche al piano di sopra, non c'è nessuno, sarà stato il vento... sto per rientrare in cucina quando qualcuno mi afferra i fianchi, per lo spavento lascio cadere il coltello, sento la schiena contro il muro e il respiro di qualcuno sul collo. appena riconosco la fragranza maschile apro gli occhi che avevo chiuso in precedenza. 

-PAYTON! SCOLLATI, MI HAI FATTO VENIRE UN INFARTO TESTA DI CAZZO!- gli urlo mentre cerco di regolarizzare il respiro, ma la sua vicinanza non aiuta, scoppia a ridere, 

-io te lo avevo detto che non potevi scappare da me, siamo chiusi in questa casa, e staremo qua insieme per altri tre mesi...vuoi evitarmi? auguri- afferma divertito, 

-poi ti sei scordata che io sono il tuo babysitter?- chiede malizioso. 

-non ti sto evitando e non sto scappando, da cosa dovrei scappare?- gli chiedo aspettandomi da parte sua il silenzio, ma le mie aspettative vengono deluse, 

-vuoi davvero che te lo spieghi?- mi chiede mordendosi il labbro inferiore. 

-si, sono curiosa, perchè io non ne vedo- lo sfido. 

quanto odio il mio  babysitter🤍🔒|| Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora