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-andiamo a ballare- dico trascinando la mia amica in pista con me, balliamo come due deficienti per un paio di canzoni, o forse qualcuna in più, non sto più tenendo il conto.

-vuoi qualcosa da bere?- mi chiede gridando Mel,

-no, grazie. Ti aspetto qua!- le urlo e lei in risposta annuisce; torna qualche minuto dopo con un drink in mano.

-cos'è?- le chiedo, lei guarda il liquido blu tendente al viola e alza le spalle,

-non lo so, ho chiesto al barista di farmi qualcosa di forte- dice semplicemente; io annuisco, qualche minuto dopo arrivano due ragazzi, uno balla con la mia migliore amica, che non rifiuta, anche se non ama le feste, a volte le piace andarci...e le fa bene, deve scaricarsi. In quanto al ragazzo che è venuto a ballare con me è rimasto deluso, poiché l'ho rifiutato, devo prendere un po' d'aria. Mi dirigo all'uscita, esco l'aria fresca mi pizzica le narici, la differenza della temperatura della discoteca rispetto a quella esterna è notevole. Tranne qualche coppia in cerca di intimità e qualche ubriaco che parla con i pali della luce non c'è nessuno. Mi appoggio ad un muretto, ultimamente non sto passando un bel periodo, sento tutti distanti, tutto il giorno tutti i giorni, sono circondata da persone, ma mi sento sola, avete presente come ci si sente? Quando più gente hai attorno più ti senti schifosamente solo, quanto tu ci sei per tutti ma nessuno c'è per te? Ti senti sbagliato e l'unica cosa che speri è che arrivi sera per lasciarsi andare e abbandonarsi alle lacrime dentro la doccia? Quando ad un certo punto diventi scontroso e stronzo perfino con la tua famiglia e non vuoi aiuto? Il bello è che tutti, compresi i tuoi migliori amici, pensano che vada tutto bene perché quando sei in giro sorridi sempre; quando tutti ti raccontano i loro problemi, ma tu non li racconti mai per paura di annoiarli, di mostrare debolezza, o per paura che ti lascino più sola di quello che sei? i maschi sono un argomento che per ora non mi intaressa, non voglio innamorarmi per poi stare ancora peggio di come sto ora. In certi momenti vorrei sparire...puff...vorrei vedere com'è il mondo senza di me e vedere se mancherei veramente a qualcuno...il fruscio degli alberi, la luce fioca emessa dai lampioni, e i brividi di freddo che pervadono il mio corpo mi sembra di essere in un film horror. Amo questo genere di film, non fraintendetemi, ma sto bene anche senza provarli di persona. Faccio un respiro profondo, caccio indietro le lacrime, "devi essere forte" mi ripeto...ma è più difficile di quanto potessi immaginare. Devo rientrare, devo tornare da Mel. Entro e vado diretta al bar, mi siedo su uno sgabello,

-cosa le servo, signorina?- mi chiede,

-vodka alla pesca, grazie- gli dico. Tengo d'occhio il mio drink finché non lo posa davanti a me,

-grazie- lo sto per afferrare e buttare giù tutto d'un sorso ma una mano lo afferra e lo riappoggia sul bancone vuoto. Mi giro per uccidere il proprietario di quella mano ma, per mia sfortuna, è Payton.

-cosa vuoi ancora?- gli chiedo mentre ordino un altro shot al barista,

-non devi bere- mi dice,

-lo sai che hai solo un anno in più, vero?- gli chiedo afferrando il bicchierino che mi ha passato il barista, lo butto giù d'un fiato per poi spostare nuovamente lo sguardo su di lui.

quanto odio il mio  babysitter🤍🔒|| Payton MoormeierWhere stories live. Discover now