•Capitolo 5•

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Il giorno seguente.

-Beh non mi racconti nulla? Cosa é successo ieri?- mi chiede ansiosa Ludovica.
-Niente, non mi ha baciata, non mi ha portata a letto, puoi vivere tranquilla.- le rispondo seccata.
-Vi sarete pur detti qualcosa no?-
-Per l'intero tragitto il resto di niente, solo arrivati a casa mi ha liquidata con "Dovresti starmi lontana" o qualcosa del genere, ma non capisco cosa voglia dire.
Insomma, ci conosciamo da due giorni, e non ho fatto nulla che potesse far intendere il mio interesse verso di lui, che é appunto inesistente.-
-Sei pazza di lui e viceversa, e Gabriele muore dalla gelosia.-
-Spero che tu stia scherzando.-

Ci incamminiamo verso la classe, mentre continua a farmi le stesse domande sul professore, quando all'improvviso me lo trovo davanti.
-Ciao Greta.-
-Buongiorno professore.-
-Stai meglio?-
-Certo. Arrivederci.- e me ne vado, senza dar alcune spiegazioni.
Ha detto che devo stargli lontana? Lo sto facendo.
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Alla quinta ora arriva in classe, bello come sempre.
-Buongiorno ragazzi, oggi faremo il test di ingresso di inglese, per vedere un po' le vostre conoscenze, di conseguenza non metteró voti.-
Nel distribuire i fogli sembra scarti qualcosa, non é molto chiaro ció che sta facendo.
Erika vedendo il suo foglio sembra a dir poco felice, probabilmente é un test semplice.
-Ecco a te Greta.- mi porge il foglio con uno di quei sorrisi che farebbero sciogliere chiunque.
'É il tuo professore. Non sarà altro e devi stargli lontana.'
La mia vocina interiore aveva ragione.
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A fine ora, io e le ragazze andiamo in cortile per poi rimanere sola con Ludovica.
Nel mentre di una chiacchieratina, mi giro e intravedo il prof con Erika, che si baciano.
Rimango impietrita a tale scena.
Mi faceva male.
Ho un nodo in gola, e lacrime che vogliono scendere.
E non so perché.
Faccio per andarmene, ma qualcuno mi prende per il braccio.
Chi poteva essere se non lui?
-Mi dica prof.- dico come se non avessi visto nulla.
-Non é come pensi.-
-Cosa non é come penso? Non deve dar conto a me, puó sbatterla a chiunque, non sono affari miei.-
Forse ho usato un termine alquanto volgare, ma non mi frega un cazzo.
-In un foglio del test di ingresso c'era scritto "ti aspetto fuori scuola" ed era indirizzato a te, ma purtroppo é arrivato ad Erika e vedendomi mi ha baciato, ma l'ho respinta subito per venire da te. Non devo sbatterla proprio a nessuno.- mi dice distaccato ed io altrettanto distaccata rispondo -Storia molto carina ed interessante, e bene cosa doveva dirmi?-
-Volevo parlarti di ieri.-
-Non c'é molto da aggiungere.-
-É inutile che tu menta, so benissimo che sei attratta da me.
Lo si capisce dal tuo respiro e dalla tua reazione nel vedermi con Erika.-
Faccio una di quelle risatine isteriche e dico -Quanti film mentali si fa?
É il mio professore, senza alcun dubbio un bell'uomo ma ciò non significa che io sia attratta da lei.
Che capisca ció che vuole, la saluto.-
-Stai scappando da me? Fai bene.-
-Non sto scappando da nessuno.
Ma questi deliri mi infastidiscono.-
-Evidentemente la verità fa male.- si avvicina sempre di più a me ed ora ci troviamo con le bocche a pochi centimetri di distanza.
E sento di scoppiare.
-Cosa vuole da me?-
-Te.-
Mi bacia con foga, e non riesco a staccarmi da lui, non voglio.
Qualcosa in me ha aspettato questo momento dal primo giorno.
-Ecco la dimostrazione che sei pazza di me.-

~Angolo autrice.

Scusate il ritardo, ho fatto il possibile per aggiornare e sono riuscita solo ora.

Commentate e a 4 voti aggiorno.

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