6. Weakness

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🎶Swim🎶

Quando mostri le tue debolezze, cè chi se ne approfitta e chi se ne prende cura. È così che conosci il valore delle persone.

Else, 11 anni.

Era già passato un anno dalla mia adozione, eppure cercavo di legarmi il più possibile al tempo, ad I momenti che passavo con Lory ed Harry, senza curarmi della sfacciataggine di Liam.

Cercavo di non far passare le ore ed i giorni, ma era impossibile per me. Passavano velocemente, i momenti duravano attimi, secondi, i giorni ore. Era tutto così surreale che non mi sembrava ancora vero di avere finalmente una famiglia e tutto quello che avevo sognato.

- Prendi il cappotto, fa freddo!-
Mi risvegliò dal mio stato di trance mattinale Harry con un cappotto imbottito blu in mano.
Io gli sorrisi e lo infilai, mentre Liam mi seguiva con lo sguardo, come sempre lanciandomi occhiatacce.

Per quanto può sembrare impossibile in un anno era cambiato, molto. Era cresciuto, le ragazze della scuola gli andavano dietro ed io non facevo altro che starmene lì a guardarle scodinsolare davanti a lui.

I suoi capelli si erano infoltiti, le ciocche gli ricadevano sempre sul viso dandogli un tocco selvaggio. Gli occhi erano sempre più allungati ed affilati come due lame azzurre e profonde. Si era alzato, molto e quasi non riuscivo a guardarlo dalla mia altezza.

Scivolò dietro la porta senza aspettarmi.

- È meglio che tu vada, altrimenti farai tardi.-
Disse Harry scuotendomi leggermente la spalla.
Io annuii mentre da dietro di lui sbucò Lory.

- Buona scuola tesoro!.-
Urlò Lory con gli occhi che brillavano e il suo comportamento affettuoso. Gli sorrisi e aprii la porta, permettendo al freddo e alla neve di avvolgermi.

I fiocchi erano impetuosi, scendevano velocemente e non riuscivo a vedere quasi nulla. Il vento fischiava ed una distesa bianca mi occupava l'intera vista. Rabbrividii sotto al piumone e con un gesto veloce sfilai dalla tasca i guanti di mamma, che mi aveva fatto prima che lei...

- Else! Muoviti, altrimenti non ti aspetto!.-
Urlò facendo capolina da dietro la collinetta e correndo verso di me.
Ma un rumore improvvisamente attirò la mia attenzione. Una porta si era chiusa, strano per quell'ora di mattina.

Mi girai verso la casa vicina quando vidi due sagome uscire. La voce di un ragazzo mi inondò il cervello, lo riconobbi subito e quel suono così assordante per le mie orecchie fu come un colpo al cuore.

- Evelyn! Ferma, ho detto di aspettarmi.-
Urlò Clarck feroce come un cane mentre la neve ci distanziava. Sapevo di avere dei vicini, ma non che fossero loro.

Non li avevo mai visti, soprattutto non avevano fatto mai la strada con noi. Al solo pensiero delle parole di Clarck mi si riempirono gli occhi di lacrime e morsi la guancia destra cercando di contenermi, e di non scoppiare di nuovo in un pianto.

- Else...io...-

Liam mi venne incontro ed i suoi occhi non erano più felini, affilati. No. Erano aperti, grandi. Mi guardava dall'alto cone sue iridi ghiacciate, e appena vide i miei occhi che stavano per sgorgare di lacrime rimase fermo, immobile con la mascella serrata.

- Ho cercato sempre di scendere prima di loro, di non incontrarli ma...prima o poi avresti dovuto saperlo.-

Una lacrima salata e calda mi percorse la guancia fredda. In un attimo di debolezza mi sembrò come se tutto si fermasse, la neve smettesse di volteggiare in celo, il freddo diventò calore ed il suo sguardo quasi...triste, per me?

Uno Strato Di Ghiaccio Tra Di Noi✔️ - TeclaWhere stories live. Discover now