12. Stay with me.

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🎶Cults🎶

"La differenza tra mente e cuore? La mente ti dirà la cosa più intelligente da fare. Il cuore ciò che farai comunque."
~Wiz Khalifa

Liam, 14 anni.

Non era vero, non poteva esserlo.
Era un incubo, doveva. Non poteva essere reale, non potevo perderla. Lei era tutto, tutto quello che mi restava, ed era anche la mia forza, che mi faceva andare avanti ogni giorno.

Nella mia mente le scene di quel pomeriggio passarono così veloci. Lei che mi fissava da lontano con quegli stupidi pattini affilati e lucenti. Gli stessi di Micky.
Io che la fissavo incredulo con il cuore pesante, ed un buco nello stomaco e nel petto che si era riaperto.

Come una ferita, si. Come quelle stupide cicatrici. Solo che la mia era profonda, così tanto che avvertii un urlo interiore. Forse era quello che avrei voluto fare, urlare. Urlare perchè non avevo altro modo per esprimermi se non la rabbia.

"Liam è cattivo, lui neanche prova ad essere buono con gli altri. Lui non ha sentimenti, non prova nulla. Pensa solo a stesso, è un narcisista, egoista e con manie di protagonismo."

Era così che venivo descritto. Un ragazzo senza alcun sentimento, crudo sotto ogni centimetro della mia pelle. Ma questo era solo un lato. Quello che sceglievo di mostrare. Forse ero molto peggio nel profondo. O forse il contrario.

Solo una persona mi aveva conosciuto come ero realmente: Micky. Ma adesso non c'era più.

E al solo pensiero di perdere Else, nello stesso identico modo di come avevo perso Micky, una fossa si scavò dentro di me.

La verità è che Else, o meglio la mia dolce regina dei ghiacci, è rimasta scolpita nel mio cuore da quando ha messo piede dentro la casa con I suoi capelli dorati ed i suoi occhi buoni e gentili di ghiaccio, con la sua piccola borsetta leggermente rotta con un gattino all'interno.

Lei, anche se era insopportabile, e la odiavo più di me stesso, mi aveva aiutato. E non riuscivo a capirne il come. Ma lo aveva fatto.
E poi è scomparsa sotto una lastra di ghiaccio causandomi più tagli sul petto di quanti non ne avessi mai avuti.

Quando crollo in quella pozza ghiacciata rompendo in mille pezzi il ghiaccio sotto ad I suoi piedi fu come uno scatto involontario. Corsi più veloce che mai, come se fossi un fulmine.

Guardai i suoi occhi blu e le sue guance rosate attraverso uno strato spesso di ghiaccio, fissarmi mentre il mio cuore batteva forte come un tamburo. Lei spalancò la bocca cercando di urlare mentre io appoggiai i palmi delle mani sulle sue, anche se non potevamo toccarci realmente.

Avrei voluto fargli sentire il mio calore, ed assorbire quel freddo che ha lungo il corpo. Avrei voluto tirarla fuori, tuffarmi e salvarla. Ma non potevo. Sarei morto anche io.

Così in preda al panico unii le mani in due pugni e cominciai a sbatterle sul ghiaccio con tutta la forza possibile. Più forte, più forte, ancora più forte!

Urlava una voce dentro di me mentre le mie mani diventavano di un bianco cadaverico. Else mi guardò per qualche altro secondo mentre una lacrime mi scese lungo la guancia. Ricordi, solo ricordi. Ricordi brutti. Molto brutti.

Fu come una specie di flash back. Al posto di Else c'era Michy, che mi guardava con gli occhi più grandi che avessi mai visto. Ma ero troppo piccolo per capire cosa stesse accadendo. Piangevo solo. Volevo che lei tornasse in superficie ad abbracciarmi e a cantare le canzoni che metteva la mamma alla radio. Ma me ne stetti lì. A guardare il suo corpo abbandonare la sua vita.

Uno Strato Di Ghiaccio Tra Di Noi✔️ - TeclaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora