7. You help me

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🎶Dark Red🎶

Se non mi ami tu, non sarò mai amato. Se non amo te, non amerò mai.
~Samuel Buckett

Non sapevo precisamente cosa fosse accaduto dopo che avevo perso i sensi e crollata in un sonno profondo nel bosco innevato.

Ricordavo ancora l'odore degli alberi, i pini alti che mi circondavano ed il freddo, la brezza che mi pizzicava la pelle e la neve che mi avvolgeva dalla testa ad I piedi.

Ma per qualche strano motivo non ero più lì. Una luce calda e forte illuminava l'aria circostante. Sentivo le palpebre pesanti, gli occhi che mi bruciavano come del ghiaccio bollente ed il mio corpo freddo come un ghiacciolo.

Non potevo certo dire che non era stata un'azione avventata, del tutto fuori luogo e spericolata. Avevo rischiato molto.

Ma quando riuscii ad aprire le palpebre capii di non essere più lì, nel bosco, dove avrei potuto incontrare un orso o una mandria di animali avrebbe potuto schiacciarmi, no. Ero a casa, nel mio letto caldo, con il corpo ancora freddo.

Mi rigiraii tra le lenzuola bianche e mi stirai dalla testa ad I piedi, sfregando le mani tra loro, per generare calore. La luce del sole penetrava dalla finestra, da dove potevo intravedere leggermente, pur essendo sdraiata, il grande lago e la gran quantità di neve che scendeva leggera.

Mi stirai dalla testa ad I piedi ed inclinai leggermente il colore indolensito. Indosso avevo ancora i vestiti di quella mattina buia, in cui sarei dovuta stare a scuola. Maledetti Liam e Clarck!
La giacca che avevo era riposta su un attaccapanni attaccato al muro.

Mi piegai in due sedendomi sul letto e strofinando gli occhi con i pugni stretti. Non capivo come fosse possibile. Ero nel bosco e poi a casa. Non riuscivo a crederci od immaginare il motivo di tale cambiamento.

Decisi di alzarmi. Scostai lentamente le lenzuola dal mio busto e feci forza sulle gambe. Infilaii le ciabatte calde riposte ordinatamente sul tappeto bianco e feci qualche passo verso la porta. La aprii dolcemente e scesi le scale appoggiandomi sullo scorri mando, non sentendomi ancora molto stabile.

La testa mi faceva male, la sentivo pesante e ghiacciata. Le labbra erano fredde e le guance arrossate. Quando misi piede giù, al piano terra non potei fare a meno che ascoltare la conversazione ad alta voce.

Liam, Lory e Harry se ne stavano in cucina, a discutere. Mi accostai dietro la porta, senza farmi vedere, in modo tale da sentire tutto. Ma quello che ascoltai non fu gradevole, affatto.

- Tesoro sappiamo che lei non ti piace ma...-
Cercò di dire la voce dolce e pacata di Lory.

- No mamma! Voi l'avete rimpiazzata! Avete rimpiazzato Miki!-
La voce di Liam riusuonò nella casa. Non riuscivo a capire...chi diavolo era?!

- No, lo sai anche tu che non è così, lei ora è tua sorella, che ti piaccia o no.-
Sentii un colpo sul tavolo e sobbalzai.

- Questo significa rimpiazzare. E poi c'ero io oggi. Sono io che l'ho salvata! Avrebbe potuto morire congelata. Non è sana di mente!-

Lui mi aveva aiutata? Lo stesso Liam che poco prima mi aveva urlato contro di non piangere?

- calmati, ed abbassa la voce. Lei è sana di mente, e poi spiegaci perchè. Perchè hai picchiato Clarck, è questo che ti abbiamo insegnato?-
Mi avvicinai alla porta per osservarli.

Uno Strato Di Ghiaccio Tra Di Noi✔️ - TeclaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora