11. I can't breathe!

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🎶Pity Party🎶

"Per sempre e un giorno"
~William Shakespeare

Forse fu una scelta sbagliata e del tutto pericolosa, ma volevo farlo. Avevo quattordici anni ormai, e per quattro avevo resistito alla tentazione di mettermi quei pattini così lucenti e appuntiti.

Volevo farlo. E lo avrei fatto.0
Corsi fuori come se fosse l'ultima volta. La sciarpa volò dietro al mio collo, ed i mi sentii la gola in fiamme per il gelo mentre fiocchi di neve cadevano sul mio giacchetto di lana e sui miei capelli biondi.

Li legai in un veloce chingnone mentre mi portavo le mani alla gola e ansimavo per la fatica. Guardai le montagnette di neve davanti a me, ricoperte da una distesa bianca, e quando finalmente mi ritrovai davanti alla distesa di ghiaccio davanti alla casa mi accasciai per terra.

Mi lasciai cadere in una mossa veloce, seduta, tolsi le scarpe controllando intorno, speravo solo che qualcuno non mi vedesse.

Infilai I pattini argentati e taglienti come una lama e gli allacciai stretti, così forti da sentirmi soffocare per qualche secondo. Mi misi pronta, seduta con i piedi verso la pozza di ghiaccio.

Mi chiesi cosa mi aspettava. Sarei caduta atterra? Oppure non sarei riuscita neanche a tenermi inpiedi? Quale sarebbe stato il mio destino una volta messo i piedi su quel ghiaccio freddo e con l'aria di essere profondo?

Era un lago blu, quasi pauroso. Mi sembrava infinitamente lungo, e profondo, quasi da farmi rabbrividire...oppure era il freddo di quel giorno. Il vento fischiava nell'aria e la neve mi offuscava quasi la vista per quanto cascava impetuosa.

Misi due mani sulla neve, appoggiandomi al terreno e ghiacciandomi i palmi che da bianchi diventarono rossi come il mio naso e le mie guance.

Mi alzai in piedi su quelle lame trabballando per qualche momento. Le gambe mi tremavano così tanto da poter credere che fosse un terremoto a muoverle!

Quando misi il il piede destro sul ghiaccio allargai le mani come per stare dritta. Camminai lentamente verso il centro del lago, che spariva dietro le colline.

Fu come se tutto andò liscio, incredibilmente perfetto. Mi lasciai andare una risata nervosa ma anche di gioia. Per la prima volta ero sul lago, e nessuno mi avrebbe potuto fermare.

Cominciai a pattinare sempre più velocemente lasciando come delle scie a forma di righe sul ghiaccio blu notte. Mi fermai di secondo facendo cadere sulle mani i fiocchi di neve.

Alcuni erano grandi, veramente molto. A contatto con le mie mani fredde quasi non riuscivano a sciogliersi. Dopo di che mi infilai i guanti riscaldandomi e scuotendo le mani per produrre calore.

Sentivo sotto di me il ghiaccio scricchiolare, e ciò, devo ammettere, mi mise paura, provocandomi delle scosse lungo tutto il corpo.

Era una coda normale giusto? Mi mossi velocemente cercando di ignorare quel rumore che mi inondava la testa ripetutamente facendomi impazzire.

Ma mi sentivo bene, per la prima volta dopo quattro anni mi sentivo bene. Adesso c'eravamo solo io, la neve ed il ghiaccio. Nessun Liam a fare battute di troppo, niente di niente.

Aumentai sempre di più la movensa del corpo, girando su me stessa e fermandomi facendo strisciare solo i pattini lungo la parete di ghiaccio. Lo strato che separava me e l'acqua sembrava resistente, e molto spesso.

Uno Strato Di Ghiaccio Tra Di Noi✔️ - TeclaWhere stories live. Discover now