CAPITOLO 1

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"Jessy, dove sei? E dai non scappare. Sono il tuo paparino"
Ero nascosta sotto il letto quando la porta della mia cameretta emanò un cigolio e mio padre apparve davanti a me, cerco di allontanarmi il più possibile ma lui è più veloce, mi afferra un braccio e incomincia a tirarmi fuori, stavo urlando per quanto potevo e stavo piangendo.
Mi appoggia sul letto con forza, estrae un coltellino dalla tasca del giubbotto e mi provoco un taglio sul fianco
"Bene, spero che ora ti sia in mente che non devi scappare da me un altra volta ho ti farò male molto male."
Fece una risata amara e uscì dalla stanza barcollando. Mia madre corse in camera,e quando vide il taglio si mise in ginocchio davanti a me e incomincio a piangere....

Mi svegliai di colpo, avevo tutti i capelli appiccicati al mio viso, il respiro irregolare.
Il solito incubo.
Guardai la sveglia contro voglia, le 6:30 decisi di alzarmi con tutta la mia goffaggine e andai di farmi una doccia, accesi  l'acqua e quando la temperatura giusta arrivò sgattaiolai dentro.
Appena uscì misi un'asciugamano nei capelli e uno nel corpo, e andai verso il mio armadio oramai vuoto , presi le uniche cose che restavano una felpa larga e dei jeans.
Legai i miei lunghi capelli color miele in uno chignon, scompigliato, poi decisi di andare verso la cucina dove emanava un profumo di caffè, ed ad accogliermi ci fu mia madre con una tazza in mano.
"Hey tesoro buongiorno, ti ho preparato del caffè "
"Grazie mamma"
Presi la mia tazza e gli diedi un piccolo bacio. E guardai il rimanente di ciò che restava.
"Allora pronta per partire ?"
Eh già, da oggi lasciero questo piccolo paesino e i mie sedici anni di infanzia buttati via.
Tra più o meno due ore, partirò per Miami.
Suonarono alla porta.
Ed io urlai a mia madre che ci sarei andata io ad aprire, davanti a me apparvero Jonas e Laura
"Hey principessa"
Laura scoppiò in singhiozzi.
E delle piccole lacrime incominciavano a rigare le guance di Jonas e i suoi bellissimi occhi verde smeraldo si riempivano di lacrime, io mi buttai tra le braccia dei miei migliori amici.
"Mi mancherete "
Lasciai libero sfogo alle lacrime rimanenti.
Sapevo che non li avrei più rivisti.
"Scusate ragazzi, mi dispiace disturbarvi, ma Jess dobbiamo a dare,"
Caricai l'ultimo scatolone e salutai un ultima volta ciò che stavo per perdere.
Sali in macchina seguita da mia madre, presi le mie cuffie e feci partire la canzone, appoggiai la testa sul finestrino dove incominciarono ad appoggiarsi piccole goccie di pioggia. Diedi un ultima occhiata hai miei migliori amici e mi addormentai.
40 minuti dopo
" Jess sveglia siamo arrivati"
Mi guardai attorno e notai che eravamo già arrivati nel parcheggio dell'aeroporto,
Dopo aver preso quei pezzi di carta che ci avrebbero portate a Miami segui mia madre.
È il momento di salire.
Mi diressi verso il mio posto 43B e subito dopo arrivò anche un ragazzo al quanto carino, ho detto carino, si beh tanto carino. Comunque...
"Heyla, piacere io sono Matthew, ma puoi chiamarmi Matt"
"Oh, piacere io sono Jessie ma puoi chiamarmi Jess"
Scoppiammo in una risata fragolosa.
Per tutto il viaggio parlammo del più del meno è arrivati a destinazione mi lascio il suo numero, era davvero simpatico, dolce e carino.
Un taxi ci porto davanti alla nostra casa, detta villa.
Appena uscì dal taxi rimasi spiazzata da ciò che vedetti, era semplicemente bellissima, in giardino verde e un'enorme piscina.
Era perfetto.
Quando a la porta si aprì, trovai i nostri scatoloni e io andai cercare una stanza che andasse bene per i mie spazi.
E la trovai.
Non ci posso credere.
Un letto matrimoniale, al centro della stanza, una TV enorme con un divanetto è un tavolino piccolo, una scrivania e per finire il mio bagno privato, c'è no non ci posso credere, è tutto un sogno.
Mi buttai sul letto con una leggerezza da bisonte e mi ricordai che mia mamma mi aveva detto che la scuola laverei incominciata fra tre giorni, quindi avevo questa mini vacanza per divertirmi. Ma l'unica cosa che non mi mancavano erano i miei migliori amici.
Anche se faticavo ancora a credere che sono a Miami, mi addormentai.

•innamorata del nemico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora