Capitolo 31 CENA

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"Pasticcino tu mi vuoi morto."
Gli occhi di Lucas non si staccavano dal mio corpo, ma anche lui non era da meno aveva una camicia nera arrotolata fin sopra al gomito dove lascia vedere il tatuaggi e jeans in tinta strappati, mi ripresi, tossi e in fine riuscì a parlare:
"Prendo il telefono e arrivo."
Il tempo di girarmi che Lucas imprecò.
"Mettiti una giacca e lunga ti prego."
Allarmata mi girai verso di lui, che aveva ancora lo sguardo basso.
"Perché? Sto male?"
Mi agitai, guardai il vestito allo specchio e sembrava tutto apposto.
"Il vero problema è il mio autocontrollo."
Alzai gli occhi al cielo, anche se dentro di me esplosi.
Mi trovava sexy e anche io mi sentivo tale.
"Andiamo."
Uscì dalla camera e chiusi la porta, mentre camminavo lo sentivo imprecare, spazientita mi voltai verso di lui.
"Te l'ha finisci?"
Lui sbarro gli occhi.
"Non è colpa mia, ma del tuo vestito"
Si difese.
"Quindi è colpa mia?"
Incrociai le braccia al petto da una parte per far risaltare la scollatura e dall'altra perché sta incominciando infastidirmi.
"Porca miseria."
Disse a denti stretti, avvicinò a me è io lasciai cadere le braccia lungo i fianchi, era così vicino che riuscivo a sentire la sua acqua di colonia, quando alzai gli occhi incrociai i suoi, per un attimo mi persi in quello sguardo magnetico.
"Dovremo andare."
Sussurrai.
"Si dovremo."
Il suo sguardo si soffermò sulle mie labbra, piano piano si allontano e infine mi superò e io ripresi a respirare.
Il viaggio in macchina non durò molto e quando ci trovammo davanti al locale rimasi abbastanza stupita, è magnifico, appena entrano capi che ero uno di quei posti raffinati e costosi, devo ammettere che si è dato davvero da fare.
Durante il tragitto per arrivare al nostro tavolo Lucas mi mise una mano infondo alla schiena, e lo fece sembrare un gesto così naturale quando in verità era del tutto nuovo, almeno per me, ci sedemmo e presi subito il Menù.
"Cosa prendi?"
Mi chiese Lucas.
"Prendo quello che prendi te."
Una scintilla si accese nei suoi occhi e solo adesso mi sono accorta di cosa avevo appena detto.
"Ti fidi così tanto da lasciarmi scegliere là cena?"
Si sporse in aventi e io feci lo stesso.
"Stupiscimi."
Ricambiai il suo sorrisetto con uno sguardo di sfida.
Sta sera mi sarei lasciata andare.

Pov's Lucas
"Stupiscimi."
Dio è cosi dannatamente eccitante quella ragazza, non riuscì a non guardare la sua scollatura quando si sporse in avanti, quel suo seno perfetto che si intravedeva mentre veniva schiacciato dal tavolo, poi con quei suoi occhi grigi risaltati dalla matita nera e dalle labbra perfette messe in risalto dal lucida labbra, è la creatura più bella che io abbia mai visto ed è anche quella che mi fa fare cose stupide.
Alcuni signori dei tavoli vicini ci mandavano qualche frecciatina, anche io mi domanderei cosa ci fa uno come me insieme a una ragazza come lei in questo posto così "raffinato", e bisogna aggiungere che questa per me è la prima volta, portare una ragazza a cena ? Nei miei 19 anni non è mai successo e non avrei mai immaginato che sarebbe successo con lei.
Mi ha stregato.

Pov's Jess
Chiusi gli occhi e mugugnai di piacere, qualunque cosa fosse quello che stavo mangiando è squisito, Lucas ha fatto un ottima scelta.
"Ti piace eh"
Apri gli occhi e lo guardai, non potei frenare il sorriso che mi era spuntato sulle labbra.
"Discreto dai."
Finì di masticare e poi mi guardò intensamente con un sorriso malizioso sulle labbra.
"Io credo il contrario."

Finita la cena ci recammo al cinema arrivano alla cassa.
"Buonasera."
Ci saluto il commesso.
"Buonasera."
Ricambiai, era giovane, non troppo altro e non troppo muscoloso rispetto a Lucas sempre così magro, occhi verdi i quali non si staccavano da me, riconobbi lo sguardo pieno di malizia, non voglio assolutamente sapere quello che gli stava passando per la testa.
Lucas gli stava dicendo il film e i posti ma lui non lo stava ascoltando a quel punto senti la sua mano sul mio fianco e in un attimo ero stretta a lui.
Lo guardai dal basso e vidi la mascella contratta e gli occhi di fuoco, appena il commesso vide la sua espressione e me stretta lui deglutì e in un minuto ci diede i biglietti, Lucas mi lascio ma intreccio la mano alla mia, un gesto così naturale che per un attimo mi lasciò perplessa, è come se non se ne fosse accorto.
Il film durò quasi due ore, avevamo guardato un film d'amore ero riuscita a convincerlo che sarebbe stato bello.
"È stato una noia!"
Si lamentò.
"Ma smettila che anche tu avevi gli occhi lucidi."
Sali in macchina e mi sistemai sul sedile aspettando che salisse nel posto del guidatore.
"Io non avevo gli occhi lucidi, qui l'unica che ha pianto come una bambina sei tu."
Lo guardai torvo e incrociai le braccia al petto.
"Sono sensibile."
Bofonchiai.
Rise e mi strizzo una guancia, e io gli schiaffeggiai la mano, poi finì per ridere con lui.

Entrammo in casa nel modo più silenzioso che riuscimmo a fare appena arrivammo davanti alla mia porta e stavo per aprire quando mi prese per il gomito e mi fermò.
"Non dormi con me?"
Vedi la sua espressione illuminata dalla luce della luna, se prima aveva i capelli perfetti ora sparavano da tutte le parti.
"Non so se sia il caso."
"Perché? Sei ancora arrabbiata?"
"No non sono arrabbiata e solo che..."
Non lo sapevo nemmeno io perché stavo esitando e più guardo i suoi occhi più li vedo riempirsi di delusione.
"Ti prego dormi con me."
Si avvicinò e mi portò una mano sulla guancia accarezzandola con il pollice, chiusi istintivamente gli occhi e sospirai.
"Ti prego."
Sussurrò.
Apri gli occhi e mi caddero sulle sue labbra, e lo baciai, senza aspettare un secondo di più mi prese in braccio e mi porto verso la sua camera armeggiò un po' con la serratura ma poi entrammo, senza mai interrompere il bacio, appena la richiuse mi butto sul letto e lui si stese su di me.
Gli accarezzai le braccia, la schiena e l'addome, ma ci sono troppi vestiti, così presi a tastare i bottino della sua camicia ma lui mi prese le mani e mi fermo, protestai e  apri gli occhi per guardarlo.
"Sei sicura?"
Lo guardai negli occhi per qualche secondo poi risposi.
"Ti voglio"
Mi scruto negli occhi come se volesse accertarsi di aver sentito bene, quando capi che sono seria si tolse la camicia con un unico movimento e io passai lentamente il dito sulla linea degli addominali.
Mi fece alzare e mi guardò negli occhi mentre tirava giù la spallina del mio vestito, rimasi solo in slip e anche lui solo in boxer.
Mi riporto sul letto e mi accarezzo il fianco fino ad arrivare alla coscia.
"Sei così bella."
A quelle parole lo tirai verso di me e lo baciai, poi si staccò e mi prese a baciare il collo, la clavicola fino ad arrivare a uno dei miei seni, lo prese in bocca e lo stuzzico, il mio corpo prese fuoco, lo desideravo così tanto, spinsi il bacino verso di lui e lo sentì eccitato, mi guardò e riprese a lasciarmi dei baci lungo la pancia fino arrivare al mio punto più sensibile, mi tolse piano gli slip come se si volesse godere il momento, ma io mi stavo sciogliendo ad ogni suo bacio.
Quando la sua lingua finì proprio lì sotto, mi uscì un gemito e mi dovetti coprire con in mano la bocca, incarnai la schiena.
Volevo di più.
Quando smise ero ormai al limite e pretestai.
"Non ancora pasticcino."
Sapevo che si stava trattenendo ormai a stento, si avvicinò al secondo cassetto del suo comodino e tirò fuori una bustina argentata, mi morsi il labbro, eccitata è un po' agitata, era pur sempre la mia prima volta.
"Sei sicura? Se non te la senti me lo puoi dir..."
"Lo sono"
Risposi con più decisione.
Mi guardò per un paio di secondi poi si tolse anche i boxe restando nudo prese la bustina tra i denti e la strappo poi si mise il preservativo,  si ristese su di me mi baciò e poi mi scrutò ancora negli occhi, mi stava leggendo dentro, e io gli lasciai vedere che ero pronta e sicura.
"Farà male, quindi devi dirmi quando mi devo fermare pasticcino."
Non riuscivo a parlare così mi morsi il labbro e annui.
Con una spinta entrò cauto dentro di me, il dolore è insopportabile, e mi spinse a chiudere gli occhi.
"Pasticcino guardami."
La voce dolce di Lucas mi fece trovare sicurezza e li apri, gli feci capire che poteva muoversi.
Il dolore spari piano piano lasciando posto al piacere, i mie occhi non si staccavano da quelli di Lucas, un gemito incontrollabile uscì dalle mie labbra ma la mano di Lucas mi tappo le bocca.
Aumentò sempre di più il ritmo e io ero ormai ero al limite, un verso brutale di piacere uscì dalla bocca di Lucas e io lo baciai con passione.
Arrivammo al culmine insieme dicendo il nome  di uno e dell'altro, avevamo il respiro affannato e i corpi sudati ma non ci importava, Lucas crollò al mio fianco e mi sposto una ciocca bagnata dalla faccia, mi sorrise dolcemente e mi attiro a se stringendomi tra le sue braccia, mi sentivo al sicuro e appagata, poco dopo mi piombo addosso una gran stanchezza e sentivo le palpebre chiudersi, mi lasciai andare cullata delle sue carezze.

Pov's Lucas
È qui tra le mie braccia, sta dormendo, è così bella, non ho mai tenuto una ragazza nel mio letto dopo aver fatto sesso, ma lei era diversa lo avevo capito già il primo giorno che l'avevo vista, quando mi è venuta addosso e poi ne avevo avuto la conferma quando avevo incominciato a vivere con lei, non era come le altre che mi volevano solo per il sesso e non mi saltava addosso, lei mi odiava, non mi sopportava proprio per lei ero la persona più irritante di questo mondo e non capivo perché, nonostante quello si è concessa a me e senza saperne il motivo dentro di me è cresciuta una gioia sconfinata.
Mi chiesi se era perché stavo incominciando a provare qualcosa per lei, ma scacciai quella probabilità, era impossibile che io l'amavo, io che ho smesso di credere nell'amore appena mia madre è morta, non sono più capace di amare ma più riflettevo a tutto più mi sto rendendo conto che lei mi sta cambiando.
Non ci pensai troppo e mi sistemai meglio con Jess tra le mie braccia chiusi gli occhi, inspirai il suo profumo di miele mischiato al mio profumo e mi addormentai ancora con il sorriso sulle labbra.

•innamorata del nemico•Where stories live. Discover now