Capitolo 17

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"Maledetto zaino" sbotto irritata

Sono esattamente due ore che sto litigando con il mio zaino, che ha deciso di non volersi chiudere.

Oggi è arrivato il giorno che speravo non arrivasse mai, il campeggio.
Odio andarci, pesare che dobbiamo dormire in una tenda, tra le zanzare e altri mille insettini.
Poi detto sinceramente mi fa paura il bosco di notte.

Anche se sono infuriata con quello zaino non riesco a non pensare alle parole che ha detto Lucas sta notte, anche se la mia vocina in testa mi rovina tutto dicendomi che era solo ubriaco e non le pensa sul serio, quindi decido di smettere di pensarci e di andarmi a fare una bella doccia, quindi prendo il beauty, i vesti e corro in bagno.

Dopo essermi asciugata, mi vesto e lego i capelli in due trecce, per stare più comoda.
Al solo pensiero che dobbiamo stare via 4 notti, e stare senza un bagno normale con una doccia mi sale il panico, mia mamma quando gli ho espresso tutti i motivi per non andare lei mi ha risposto tranquillamente con "non ti preoccupare tesoro ci sarà uno splendido lago dolce, puoi risciacquarti li, sara fantastico credimi", al solo pensiero mi vengono i brividi.

"JESSIE, SBRIGATI DOBBIAMO ANDARE"
La voce di mia mamma mi fa aprire gli occhi e solo ora mi accorgo che mi ero addormentata.
Senza dare risposta a mia madre mi alzo e vado a prendere il borsone e lo zaino, che come un miracolo sono riuscita a chiuderlo.
Mi guardo velocemente allo specchio e per mio sollievo le trecce non si sono rovinate.

Uscendo dalla camera noto che anche Lucas sta uscendo, ha un solo zaino in spalla, e mi chiedo come fa a portarsi dietro solo quello.
E vestito un po come al solito jeans neri e una maglia bianca semplice e come sempre è estremamente sexy.
No, aspetta io non penso che sia sexy, se mai è un gran bel ragazzo, giusto?
Credo che abbia notato che lo sto fissando perché si gira di scatto verso di me

"Smettila di fissarmi Heidi" sbotta in tono brusco.
Vedo che l'umorismo sta mattina non gli manca, e non mi stupisco nemmeno che quello che mi ha detto sta notte non era niente di importante, anche se dentro di me mi dispiace ma cerco di non farci caso.
Alzo gli occhi al celo, sbuffando e mi dirigo verso le scale, perché sicuramente non ho voglia di sentire altre cattiverie che potrebbe tranquillamente dirmi, come sempre.

Arrivata alla macchina Trent carica le mie borse, lo ringrazio con un sorriso e con un cenno del capo e entro in macchina, dove nel sedile davanti c'era già mia mamma.
"Tutto bene tesoro?"
Tolgo gli occhi dal finestrino e guardo mia mamma.
"Sisi tutto bene"
Mento, mostrando un piccolo sorriso.
Dopo poco sento lo sportello aprirsi e entra Lucas che lanciandomi uno sguardo rapido si siede accanto a me.
Sarà un lungo viaggio me l'ho sento.

Una buca mi fa aprire gli occhi e mi accorgo che mi sono addormentata, ancora ,alzo un po la testa e noto che ci sono solo montagne, mi giro verso Lucas e noto che mi sta guardando ma appena incontra il mio sguardo si gira verso il finestrino.
Ma che gli prende.
"Oh tesoro, ti abbiamo svegliata? Scusa è che qui la strada non è delle migliori"
"No non mi avete sveglia"
Mi giro verso Lucas, ma vedo che è ancora impegnato a guardare fuori dal finestrino.

Il viaggio prosegue in silenzio, a parte mia mamma e Trent che parlavano di quanto sia bello sto posto, a come ci divertiremo e mille altre cose, Lucas e sempre rimasto girato verso il finestrino e non posso negare che questo suo  modo di evitarmi mi irrita e incomincia a farmi arrabbiare, ma finalmente arriviamo.
"Eccoci ragazzi, prendere le borse, io e Velery prendiamo le tende."
Io e Lucas prendiamo le borse e andiamo nel posto che ci a indicato Trent per appoggiare le robe.
"Perché mi eviti?"
Anche io mi stupisco di me stessa della domanda ma allo stesso tempo mi pento.
"Non ti sto evitando"
Dice con non curanza.
"Si invece ieri sera eri anche quasi dolce, invece stamattina sei tornato alle tue stupide battutine sarcastiche e fai lo stronzo"
Alzo la voce spalancando le braccia, ma forse  dovevo stare zitta, vedo il suo sguardo saettare verso di me e noto che è incazzato.
"Ieri sera ero quasi dolce? Ero solo ubriaco e se ti ho detto qualcosa di carino toglitelo subito dalla testa perché non significa nulla ne ora ne mai, e se faccio li stronzo o le battute è perché sei tu che ti rendi ridicola"
Alza ancora si piu la voce.
Sento come se mi avessero sparato, non riesco a respirare e non riesco a trattenere le lacrime, indietreggio e corro via.
"Jess"
Sento urlare Lucas, ma non mi fermo e continuo a correre tra i singhiozzi.
"Jess!!"
Lo sento urlare nuovamente.
Sapevo che era uno stronzo ma non cosi tanto,evidentemente non lo conosco.
Sei tu che ti rendi ridicola.Sei tu che ti rendi ridicola.Sei tu che ti rendi ridicola.
Quella frase mi fa girare la testa costringendomi a fermarmi.
Mi guardò intorno e non so minimamente dove mi trovo,mi asciugo le lacrime, e mi accorgo di un lago davanti a me credo che sia quello di cui parlava mia mamma.
Ancora tra le lacrime mi dirigo su un masso vicino all'acqua, ho bisogno di tranquillità.

Non so quanto tempo sia passato ma stare qui mi fa stare bene, visto che sta incominciando a fare buoi, mi incammino per tornare "all'accampamento".
Non voglio nemmeno immaginare il mio aspetto in questo momento.
"Jess, oddio tesoro stai bene? Dov'eri? Mi hi fatto preoccupare"
La voce di mia mamma mi fa tornare alla realtà, e vedo Lucas girarsi di scatto verso di me.
"No mamma sto bene, non ti preoccupare vado nella tenda"
Sento lo sguardo di Lucas su di me, ma appena mi mamma mi dice qual'è la mia tenda non perdo tempo a nascondermi dento.
Non vedo l'ora che sta giornata finisca.
Mi stendo e provo a dormire, ma con scarsi risultati.
Dopo un paio di minuti sento la zip della mia tenda aprirsi e mi tiro su di scatto, ma mi rilasso appena vedo sbucare la testa di Lucas, e subito dopo sento un gran dolore e mi sale la rabbia vero si lui. Dopo che mi ha detto tutte quelle cose ora viene nella mia tenda ?
"Jess.."
"Vattene"
Arretro quando vedo che si sta per avvicinare ma per fortuna si ferma prima.
"Jess, fammi spieg..."
"Non c'è nulla da spiegare vattene subito, ho sonno"
Mento, mentre mi stendo su un fianco con le lacrime agli occhi, ma non ho intenzione di piangere davanti a lui.
Non gli darò questa soddisfazione.
"No non me ne vado"
Mi giro per guardarlo negli occhi e mi alzo a sedere di scatto.
"Ma che problemi hai!!"
Urlo
"Prima sembra che non mi sopporti, poi ti diverti insieme a me, poi sembra che non mi sopporti ancora,poi arriva una sera ti ubriachi e mi dici cose dolci poi il giorno dopo come se non fosse successo nulla mi insulti dicendomi che sono ridicola e che mi devo dimenticare tutto quello che mi hai detto di dolce e ora sei nella mia tenda e non te ne vuoi andare....mi fai uscire di testa Lucas"
So che sto urlando troppo e che probabilmente mia mamma e Trent potrebbero anche sentirci  ma al momento non mi interessa più di tanto.
"Smettila di urlare!"
Si mette ad urlare anche lui.
"Allora vattene!"
"Ho detto che non me ne vado"
Sto per replicare ma mi blocca prendendomi per la vita e spingendomi verso di lui e un secondo dopo le sue labbra sono sulle mie, e per un attimo mi gira la testa.
Quel tocco morbido ma anche cosi pieno di passione, per un attimo mi fa dimenticare il perché sono arrabbiata con lui.
Anche se una parte si me mi dice che sto sbagliando e che mi devo fermare, ma non gli do retta ora ho bisogno di lui.
Mi fa stendere senza smettere di baciarmi, le sue mani si muovono su tutto il mio corpo e io gli infilo la mia sotto la sua maglia e appena lo tocco vedo che si irrigidisce ma subito dopo lo sento rilassarsi.
Si toglie la maglia e mi incomincia a lasciare una fila di baci in tutto il collo, arrivando al petto, lo faccio alzare per riuscire a togliermi la maglia.
"Merda"
I suoi occhi mi squadrano e vedo nei suoi occhi una scintilla di desiderio e non resisto lo attiro verso di me e lui si posiziona tra le mie gambe e sento il rigonfiamento tra i suoi pantaloni e lo spingo ancora di più verso di me e lo sento mugolare.
Sento la sua mano che passa su tutto il fianco fino all'elastico dei pantaloni, ma gli fermo la mano appena sento l'elastico alzarsi.
"Non credo sia una buona idea"
"Quando sarai pronta pasticcino"
Mi lascia un lungo bacia sulle labbra e poi stacca da me e io sento come una sensazione di vuoto, ma mi rallegro quando vede che si stende di fianco a me.
Mi giro di lato per guardarlo meglio, ho i capelli scombinati e il respiro accelerato, sposto lo sguardo sugli addominali, non ne ha molti ma e comunque molto sexy, involontariamente gli passo la mano sopra e incomincio a tracciare varie line fino arrivare all'elastico dei boxer, poi riprendo a tracciare le line.
"Cazzo Jess"
Ha gli occhi chiusi e presa dal panico gli tolgo di scatto la mano.
"Scusa...non volev..."
"Nono non scusarti, riprendi"
Mi fa avvicinare di più a lui facendomi posare la testa sul suo petto, e cosi ripresi.
Dopo poco mi accorgo che si è addormentato, e cosi dannatamente bello che orami lo devo ammettere a me stessa, mi sistemai meglio sul suo petto e subito dopo mi addormentai anche io.

•innamorata del nemico•Where stories live. Discover now