Capitolo 15

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"OH MIO DIO!!! Sono stata invitata alla festa di Joe Mcullen"

Guardo divertita la mia migliore amica che saltella per tutti i corridoi della scuola

"Quindi deduco che verrai con me a quella festa"

Mi prendo gioco di lei

"CERTO CHE VENGO"

Urla continuando a saltellare per poi avvicinarsi verso di me tornando seria

"Oggi dopo gli allenamenti con la squadra vengo da te, anzi no vado a casa prendo su tutto quello che ci serve per essere le piu fighe e sexy poi vengo da te, okay, perfetto ci vediamo in palestra"

Non posso non ridere a questa scena, per non parlare del fatto che sta correndo come una pazza verso il suo armadietto, ricevendo delle occhiate da tutti quelli presenti nel corridoio.

Scuoto la testa ancora con il sorriso tra le labbra e apro il mio armadietto per prendere le mie cose, quando questo ultimo viene chiuso di botto facendomi sobbalzare.

"Ma che diamine di passa per le testa mi potevi  fare male"

"Beh non è successo"

Si mette a braccia incominciate e si appoggia con la schiena agli armadietti.

Dio ma questo ragazzo che problemi ha dalla vita.

"Lucas Johnson mi hai appena fatto venire un infarto e mi stavi per chiudere un armadietto sulla mano e tu te ne stai tutto tranquillo, tu sei pazzo"

Raccolgo la mia borsa che dallo spavento era caduta e mi dirigo il più veloce possibile verso gli spogliatoi femminili.

Ma non riesco a fare nemmeno due passi che Lucas mi prende per il braccio, non propio delicatamente.

"Cosa vuoi ?"
Gli rispondo acida

"Alla festa ti ci porto io"

"Cosa ? Prima non vuoi che vengo e poi mi offri un passaggio? Non ci pensare neanche e poi vado con Beth."

Mi libero della sua presa e mi giro per andarmene, ma non faccio in tempo a girarmi che con un movimento veloce mi attira a se.

"Non mi importa se ci sarà anche lei, ti ci porto io e se non ti va bene ti ci porto a forza, credo di essere stato più che chiaro quindi ora non fare la bambina capricciosa e per una volta dammi ascolto"

Siamo talmente vicini che il mio petto aderisce il suo, per non parlare della vicinanza alle sue labbra.

Cavolo devo allontanarmi .

Come se mi legge nella mente Lucas lascia la presa dal mio polso e si allontana.

"Ora e meglio che vai pasticcino"

Mi da una sculacciata per poi girarsi ancora sorridente e andarsene verso la palestra.

Dopo averlo mandato al diavolo, non perdo un secondo per correre verso gli spogliatoi e appena chiusi la porto mi ci appoggiai sopra tirando un sospiro di sollievo.

Quello li prima o poi mi farà impazzire con tutti i suoi cambiamenti di stato d'animo, neanche avesse il ciclo, almeno lo potrei capire ma lui e peggio cavolo.

•innamorata del nemico•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora