Capitolo 11

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È lunedì mattina e sto correndo giu dalle scale ad una velocità che non credevo di avere.

"Lucassss muovitii è tardi"

Incarto la colazione e la metto nella borsa, poi corro di nuovo di sopra.
Se non apre sta cavolo di porta giuro che gliela butto giu.
Sono esattamente le 7:50 tra dieci minuti incominciano le lezioni, non posso arrivare tardi, io odio arrivare tardi, perché dai a chi gli piace essere guardato male quanto entri in classe morente e rosso con un peperone.

"Ohh cosa urli alle 7:51 di lunedì mattina??!"

"Ma sei impazzito?! Tra 10 minuti iniziano le lezioni e tu sei ancora in pigiama ?!"

Non ci posso crede

"In verità ora mancano 8 minuti "

"Muovi quel culo IMMEDIATAMENTE!!"

Mamma mia se lo odio, lui è li tutto tranquillo con quel sorrisetto che mi guarda mentre mi sta facendo uscire fuori di testa.

"Va bene, però e meglio se ti calmi non vorrei che ti venisse un infarto"

Arriverà il giorno in cui gli tiro una scarpa

Arriviamo giusto in tempo e io mi metto a correre verso l'aula di biologia.
Appena entro tutta la classe si gira verso di me e la cosa è abbastanza inquietante, intravedo Beth che mi sorride e non perdo tempo a raggiungerla.

L'ora passa abbastanza velocemente, prendo le mie robe e mi dirigo insieme a Beth al mio armadietto

"Non ci posso credere"
"A cosa?"
Dico guardandomi intorno

"L'ho vedi quel ragazzo là?"

Seguo il suo sguardo che finisce  su un ragazzo, capelli biondi e occhi verdi chiaro che si sta guardando intorno, sicuramente sarà nuovo.

"Si quello biondo"
"Shhhhhh cosa urli"

Ops
Vedo il ragazzo girarsi verso di noi ma prima che ci possa vedere ci giriamo e cambiamo direzione.
Ci fermiamo davanti al bagno delle femmine e riprendo il discorso.

"Quindi chi è questo ragazzo biondo"
"Quel ragazzo intanto si chiama Oliver, ed è stupendo"

L'ultima la frase la dice con occhi sognanti e non voglio sapere quello che gli passa per la testa per carità

"E cos'è successo?"
"Allora praticamente ieri pomeriggio ero andata all'edicola ha comprare il solito giornale per mio padre e c'era anche lui, quando stavo per andare via sono scivolata e in mano avevo il caffè, in poche parole glielo versato tutto addosso"

Dalla sua faccia percepisco tuutto il suo imbarazzo

"Vagli a parlare "
"Cosa ?!!!"
"Si beh vagli a dire che ti dispiace e tutto e che vuoi il suo numero"
"Io non ho detto che voglio il suo numero"

Certo, come se fosse vero

"Non c'era bisogno che lo dicessi"

Gli faccio l'occhiolino e gli sorrido

"Uhmm, vedrò, però ora devo andare a letteratura si non la prof si incazza"

Mi saluta e corre via, e anche io vado verso la mi aula.
Durante il tragitto mi scontro con qualcuno, no aspetta mi correggo volevo dire contro Lucas ovviamente.

"Stai piu attenta pasticcino "
"Pasticcino ??!!"
"Si, perché quando ti incazzi sembri un pasticcio diventi di vari colori soprattutto tendenti al rosso"

Ha un umorismo pari a un bradipo.

"Se mi chiami ancora cosi ti castro"

L'ho avverto in modo da fargli capire che non scherzo.
Si lo so sono anche molto fine me l'ho dicono in parecchi.

"Cosi come pasticcino ?!"

Jess stai calma respira, e uno... e due... e tre, bravissima cosi.

"Non puoi capire quanto ti odio"

Gli faccio un sorriso, mi giro e me ne vado.

Sono chiusa nella mia camera da tutto  il giorno anche se ora sono le 20:50, non ne posso più, perciò scendo le scale e vado in salotto.
Forse un po di Netflix farebbe al mio caso.
Appena entro ovviamente ci deve essere sempre qualcuno

"Ehi pasticcino cosa vuoi? "

Gia mi sta sulle palle

"Vattene"
"Perché dovrei?"
"Perché voglio vedermi un film in santa pace"

Rispondo ovvia

"No"
"Come??"
"No non me ne vado"
"Allora rimani ma il film lo scelgo io e tu starai zitto per tutta la durata"

Cerco il telecomando ovunque ma ovviamente non lo trovo da nessuna parte,sicuramente l'ha nascosto .

"Voglio il telecomando"
"Cosa ti fa pensare che c'è l'ho io?"
"Non ci vuole un genio"
"Mi dispiace deludere le tue aspettative pasticcino ma non c'è l'ho "

Detto questo incrocia la braccia dietro la schiena come se nulla fosse.
Sbuffo irrita e me ne ritorno in camera, mi butto sul letto e chiudo gli occhi senza accorgermene mi addormento.

•innamorata del nemico•Where stories live. Discover now